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Bonus idrico 2022: come funziona il bonus per rubinetti

Quali sono i requisiti di accesso al bonus risparmio idrico e quali le novità che sono state approvate fino al 2023: scopri come richiedere il bonus rubinetti nel 2022.

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Redazione deQuo
18 Febbraio 2022
bonus bagno rubinetti e docce
  • Tra i tanti bonus introdotti dal Governo Conte, rientra anche il cosiddetto “bonus idrico”, conosciuto anche come “bonus rubinetti” o “bonus bagno“.
  • Quali sono i requisiti per richiederlo e le spese sulle quali potrà essere utilizzato? Come viene pagato?
  • Analizziamo di seguito le sue caratteristiche, dato che è stato prorogato anche per il 2022, analizzando cosa comprende, come funziona e quando arriva.

Bonus risparmio idrico: cos’è

Il bonus idrico 2022 consiste in un contributo pari a 1.000 euro stanziato per la sostituzione di sanitari e rubinetti con strumenti più moderni che possano permettere di limitare il flusso dell’acqua, dunque in grado di favorire il risparmio idrico

La misura, già prevista nella Bilancio 2021, è stata prorogata fino al 2023, con lo stanziamento di 1,5 milioni di euro. Chi ha effettuato i lavori nel 2021, potrà presentare l’apposita domanda per ricevere il bonus a partire dal 1° gennaio 2022.

Non sarà possibile cumulare questo bonus con altre agevolazioni in quanto si tratta di un contributo alternativo, non integrabile con altri benefici in vigore.

bonus bagno rubinetti e docce

Bonus idrico: come funziona

Ai sensi del comma 61 dell’articolo 1, il bonus idrico potrà essere utilizzato per la copertura delle seguenti spese:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica che abbiamo un volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Il bonus idrico non costituisce reddito imponibile per chi ne usufruisce e non ne modifica l’ISEE. L’agevolazione sarà erogata fino all’esaurimento delle risorse che sono state messe a disposizione. Non vi rientrano i lavori su doccia, bidet, box doccia, serbatoi di accumulo, sanitari in resina.

Piattaforma per richiederlo

A partire dalle ore 12:00 del 17 febbraio 2022 è attiva la piattaforma bonus idrico, sulla quale presentare domanda di ricezione del bonus idrico: nelle prime 5 ore di operatività, sono state ricevute ben 7.000 richieste. Al momento sono state già impegnate 5 milioni di risorse, su un totale di 15 milioni di euro.

Il bonus, disponibile fino ad esaurimento delle risorse, potrà essere richiesto:

  • dai cittadini maggiorenni residenti in Italia;
  • che siano titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari;
  • che nel 2021 abbiano interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d’acqua.

Sarà possibile accedere alla piattaforma bonus idrico con l’utilizzo di SPID o Carta d’Identità Elettronica. Nel caso di dubbi è possibile chiamare il call center dedicato, messo a disposizione dal ministero della Transizione Ecologica, al numero 800090545, oppure scaricare il manuale utente piattaforma bonus idrico.

Dati da inserire in piattaforma

La richiesta per l’ottenimento del bonus idrico è subordinata all’inserimento dei seguenti dati:

  • nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  • importo della spesa sostenuta;
  • quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
  • specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  • identificativo catastale dell’immobile (Comune, Sezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • coordinate del conto corrente bancario/postale (IBAN) del beneficiario;
  • indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, e così via);
  • attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  • attestazione di avvenuta comunicazione al cointestatario/proprietario, identificato con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Novità proroga bonus idrico al 2023

Il bonus risparmio idrico è stato prorogato con un emendamento alla legge di Bilancio che lo ha esteso fino al 31 dicembre 2023: potrà usufruirne, sotto forma di detrazione fiscale, chi nel 2022 comprerà dei sistemi che permettono di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile.

Al contempo, dal 1° gennaio 2022, potranno fare domanda tutti coloro i quali hanno effettuato dei lavori nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. Sarà necessario registrarsi alla Piattaforma bonus idrico che sarà messa a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica e alla quale si potrà accedere tramite SPID o CIE.

L’incentivo potrà essere richiesto:

  • dai maggiorenni residenti in Italia;
  • titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, e di diritti personali di godimento su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari.

Leggi anche: “Cosa sono i diritti reali immobiliari“.

bonus idrico 2022

Bonus ristrutturazione e bagno

Il bonus ristrutturazione è una misura che permette di avere accesso a una detrazione del 50% (su una spesa massima di 96.000 euro) per la realizzazione di alcune tipologie di interventi. Parlando del bagno, non tutti i lavori che si possono eseguire al suo interno possono rientrare nel bonus ristrutturazioni.

In particolare:

  1. la sostituzione di sanitari o la trasformazione di una vasca in doccia rappresentano interventi di manutenzione ordinaria;
  2. tuttavia, si può ottenere il bonus ristrutturazioni se tali interventi facciano parte di un piano di abbattimento delle barriere architettoniche, come per esempio la necessità di installare dei sanitari rialzati a causa di sopravvenuti problemi di disabilità di uno dei componenti del nucleo familiare. 

Rientrano a pieno titolo nei lavori di ristrutturazione:

  • la sostituzione di vecchie tubature;
  • la realizzazione ex novo del bagno;
  • il rifacimento dell’impianto idrico

La sostituzione di rubinetti in un bagno può essere considerato un intervento di manutenzione straordinaria, per il quale spetta la detrazione al 50%, soltanto nel caso in cui sia necessario per cause di forza maggiore

Bonus idrico – Domande frequenti

Come viene erogato il bonus idrico?

Si tratta di un contributo economico previsto per interventi di risparmio idrico nel proprio bagno, che viene erogato sotto forma di detrazione di imposta.

Come richiedere bonus rubinetti 2022?

Il bonus rubinetti, chiamato anche bonus idrico, permetterà di accedere a una detrazione sull’acquisto di determinati prodotti per il bagno: scopri di quali si tratta e come fare domanda.


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