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Testo Unico della Previdenza Forense: le novità 2021

Cos'è il Testo Unico della Previdenza Forense e cosa cambia rispetto al 2020: le norme abrogate e le novità del nuovo Regolamento.

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Redazione deQuo
13 Febbraio 2021
testo unico previdenza forense
  • Dal 1° gennaio 2021 è in vigore il Testo Unico della Previdenza Forense.
  • Il nuovo regolamento spazza via i testi precedentemente in vigore, creando un unico corpo normativo che regola la previdenza degli avvocati
  • Nelle prossime righe vedremo insieme perché è così importante e quali sono i cambiamenti che ne derivano. 

L’importanza di un testo unico

Fino alla scorso anno, per avere informazioni sulla pensione di un avvocato, come quelle sul contributo soggettivo minimo o sul contributo integrativo, era necessario esaminare i vari regolamenti relativi alla previdenza forense

Ciò comportava una certa difficoltà nel riuscire a individuare la norma da applicare al proprio caso specifico: lo scenario appena descritto ha portato la Cassa Forense a introdurre un testo unico al fine di mettere a disposizione dei propri iscritti, all’interno di un solo regolamento, tutti i diritti e i doveri previdenziali

Il Testo Unico della Previdenza Forense ha, in pratica, accorpato i 10 regolamenti che erano in vigore fino a quel momento in materia di previdenza e ha inserito alcune novità. 

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Com’è nato il Testo Unico della Previdenza Forense

Il nuovo regolamento della previdenza forense è stato deliberato dal Comitato dei Delegati della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense il 21 febbraio 2020 ed è entrato ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2021, in seguito alla sua approvazione con nota da parte del Ministero del Lavoro del 21 luglio 2020 (G.U. 11/8/2020).

Come affermato dal Presidente dell’editoriale della Previdenza Forense, Nunzio Luciano, il Regolamento Unico nasce dalla necessità di raccogliere tutte le norme sulla Previdenza Forense “nella finalità di semplificare la conoscenza e l’applicazione della disciplina previdenziale”.

Il testo è stato elaborato da una Commissione di studio, che ha lavorato alla stesura assieme al Consiglio di Amministrazione e al Comitato dei Delegati. L’approvazione da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (n. 36/0008780/AVV-L-162) è avvenuta di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero della Giustizia, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. n. 509/1994.

Come si articola il Regolamento Unico 

Il Testo Unico è diviso in 8 titoli, per un totale di 88 articoli, ognuno dei quali tratta una determinata materia.

Si tratta, nello specifico, dei seguenti temi:

  1. Iscrizione, retrodatazione, cancellazione e sospensione alla Cassa Forense:
  2. Modello 5, con specifiche relative all’obbligo di comunicazione, al contenuto, compilazione e relativo invio, alle sanzioni, alla compilazione incompleta, errata o non conforme al vero, alle disposizioni per le associazioni professionali, alla comunicazione del reddito e del volume di affari e alla rettifica delle comunicazioni;
  3. Contributi, quali il soggettivo di base integrativo, quello di maternità modulare volontario, le agevolazioni per i primi anni di iscrizione e in base al reddito, gli esoneri temporanei dal versamento dei contributi, le modalità del pagamento in autoliquidazione e la prescrizione;
  4. Istituti particolari, dei quali fanno parte il riscatto, la ricongiunzione e la totalizzazione;
  5. Prestazioni previdenziali, come per esempio la pensione di vecchiaia, la pensione di vecchiaia anticipata, la pensione di anzianità, la pensione di vecchiaia contributiva, la pensione di invalidità e inabilità, la pensione di reversibilità, la pensione indiretta;
  6. Sanzioni;
  7. Disciplina speciale degli iscritti che assumono cariche pubbliche;
  8. Norme finali e l’entrata in vigore del testo.

Il prossimo obiettivo della Cassa forense sarà quello di revisionare il sistema previdenziale forense

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Le novità del Testo Unico

Il Testo Unico della Previdenza Forense contiene anche alcune importanti novità: la prima è l’aumento dell’aliquota del contributo soggettivo, che è proporzionale al reddito del professionista e passa dal 14,5% al 15%. 

Sono stati modificati anche i requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia: dal 2021 si dovranno avere 70 anni di età (prima erano 69) e 35 anni di contributi (prima erano 34). I requisiti per la pensione di anzianità restano, invece, gli stessi, ovvero 62 anni di età e 40 di contributi. 

Per quanto riguarda i supplementi:

  1. sono stati eliminati dalle pensioni che hanno una decorrenza successiva al 1° gennaio 2021;
  2. per le pensioni che decorrono nel periodo compreso tra il 1° febbraio 2019 e il 1° gennaio 2021, è previsto un supplemento unico dopo il 1° anno di pensionamento. 

Cosa è stato abrogato

Il Regolamento Unico della Previdenza Forense non ha soltanto inserito alcuni cambiamenti rispetto ai 10 regolamenti preesistenti, ma anche anche abrogato alcune norme

In particolare, sono stati eliminati i regolamenti:

  • per le prestazioni previdenziali;
  • dei contributi;
  • di attuazione dell’articolo 21 commi 8 e 9 della legge n. 247 del 2012;
  • per l’accertamento dell’inabilità e dell’invalidità;
  • di esecuzione dell’art. 22 della Legge 20 settembre 1980 n. 576;
  • per il riscatto;
  • per la disciplina delle sanzioni;
  • per il recupero di anni inefficaci per la contribuzione prescritta;
  • per la determinazione del periodo di riferimento per il calcolo delle pensioni

Sono stati abrogati anche gli articoli 1, 2 e 3, e l’articolo 40 del regolamento generale, il quale regolava l’iscrizione, la cancellazione e la restituzione dei contributi, e l’articolo 40 sulla liquidazione dei supplementi di pensione. 

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