Ape sociale: cos’è, come funziona, calcolo e requisiti
Il trattamento pensionistico Ape sociale permette di anticipare la pensione di vecchiaia, ma ne hanno diritto soltanto a determinate categorie di lavoratori: ecco quali sono i requisiti per avere l'Ape sociale nel 2023.
- Ape sociale è un’indennità che viene erogata dall’INPS e riservata ai soggetti che hanno compiuto 63 anni e che non siano già titolari di pensione diretta, in Italia o all’estero.
- La pensione Ape sociale consiste in un trattamento che precede la pensione di vecchiaia ed è in vigore dal 1° maggio del 2017.
- Nella pratica, sarà erogata un’indennità mensile non superiore ai 1.500 euro lordi, fino al raggiungimento dell’età pensionabile.
- Trattandosi di una misura di accompagnamento all’età pensionabile, viene corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.
- A partire dal 2022, l’elenco dei lavori usuranti che permettono di accedere ad Ape sociale, finora ristretto a sole 15 mansioni, sarà ampliato.
Chi ha diritto all’Ape sociale nel 2023?
La pensione Ape sociale può essere richiesta:
- dai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti;
- da quelli iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della stessa;
- dai lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali o alla Gestione Separata.
I lavoratori dovranno essere in posesso di alcuni requisiti specifici, ovvero dovranno rientrare in una delle seguenti categorie:
- essere in stato di disoccupazione a causa di un licenziamento, oppure dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro;
- avere un contratto a tempo determinato in scadenza, a condizione che nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto ci siano stati almeno 18 mesi di lavoro dipendente e che siano stati versati almeno 30 anni di contributi;
- per i caregivers che abbiano versato almeno 30 anni di contributi e che assistano il coniuge o un parente di primo grado convivente che abbia un handicap grave da almeno 6 mesi, oppure un parente o un affine di secondo grado convivente nel caso in cui i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i 70 anni di età, siano affetti da patologie invalidanti, oppure siano deceduti o mancanti;
- i lavoratori con invalidità pari ad almeno il 74% che abbiano versato almeno 30 anni di contributi;
- i lavoratori dipendenti con 36 anni di contributi versati, che abbiano trascorso almeno 7 anni degli ultimi 10 o 6 degli ultimi 7 a svolgere lavori gravosi.
Lavori usuranti: quali sono
Tra le attività gravose che consentono di avere accesso all’Ape sociale, ci sono quelle svolte da:
- operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
- conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
- conciatori di pelli e di pellicce;
- conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
- conduttori di mezzi pesanti e camion;
- personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
- addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
- insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
- facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati;
- personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia;
- operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti;
- operai dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca;
- pescatori della pesca costiera, in acque interne, in alto mare, dipendenti o soci di cooperative;
- lavoratori del settore siderurgico di prima e seconda fusione e lavoratori del vetro addetti a lavori ad alte temperature non già ricompresi nella normativa del decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67;
- marittimi imbarcati a bordo e personale viaggiante dei trasporti marini e in acque interne.
I contributi richiesti alla donne per ottenere la pensione Ape sociale sono ridotti di 12 mesi per ogni figlio, per un limite massimo di 2 anni.
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Ape sociale INPS: requisiti
Dal 2022, l’elenco dei lavori usuranti sarà incrementato: ai 15 lavori già individuati, si aggiungeranno altre 23 categorie, nonostante in un primo momento fosse stato stilato un elenco di 92 mansioni totali.
Salvo ulteriori modifiche previste in un momento successivo, i nuovi lavori gravosi previsti dal Governo sono stati raccolti nella tabella che segue:
Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate |
Tecnici della salute |
Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate |
Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali |
Operatori della cura estetica |
Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati |
Artigiani, operai specializzati, agricoltori |
Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali |
Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli |
Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati |
Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta |
Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica |
Conduttori di impianti per la produzione di energia termica di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque |
Conduttori di mulini e impastatrici |
Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei mineral |
Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio |
Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare |
Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento |
Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci |
Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli |
Portantini e professioni assimilate |
Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca |
Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni |
Ape sociale conviene?
Nel caso in cui si rientrasse nei requisiti richiesti per avere accesso ad Ape sociale, il contributo economico sarà versato dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
L’indennizzo viene erogato su base mensile per 12 mesi all’anno fino al raggiungimento dei 67 anni, ovvero quando è stata raggiunta la pensione di vecchiaia. Non prevede né la tredicesima né la quattordicesima.
Per quanto riguarda l’importo, non è mai superiore a 1.500 euro. Nel momento in cui viene calcolato, è possibile procedere con il cumulo dei contributi qualora siano stati versati presso gestioni differenti.
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Ape sociale: come fare domanda
I lavoratori che abbiano compiuto 63 anni e che rispettino anche i requisiti contributivi relativi alle categorie citate in precedenza, potranno richiedere l’Ape sociale. Si ricorda anche che si potrà accedere al beneficio solo in caso di cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero.
L’unica eccezione è rappresentata dal caso in cui i redditi derivanti da lavoro dipendente o parasubordinato non superino gli 8.000 euro lordi annui e quelli da lavoro autonomo non superino i 4.800 euro lordi annui, pena la decadenza del beneficio.
Il primo passo per ottenere l’Ape sociale consiste nella domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso. Nel caso in cui quest’ultima dovesse avere esito positivo, si potrà presentare la domanda vera e propria, che dovrà essere inoltrata telematicamente e rivolta alle sedi territoriali INPS di competenza.
Ape sociale – Domande frequenti
I requisiti per accedere al trattamento pensionistico Ape sociale dipendono non solo dall’età, ma anche dall’attività svolta, che dovrà rientrare in uno dei lavori gravosi previsti dalla legge.
L’importo massimo che si potrà ricevere fino al raggiungimento dell’età pensionabile è pari 1.500 euro lordi: clicca qui per sapere come funziona.