Pensione anticipata: come funziona e quando richiederla
Cos'è la pensione anticipata, quali sono i requisiti per farne richiesta e quali le differenze esistenti tra il sistema retributivo, il sistema contributivo e quello misto.
- La pensione anticipata consente ai lavoratori che hanno versato i contributi per uno specifico numero di anni di ricevere l’assegno pensionistico prima di aver raggiunto i requisiti di età previsti dalla pensione di vecchiaia.
- In Italia esiste dal 1° gennaio 2012, quando è entrata in sostituzione della vecchia pensione di anzianità, rimasta in vigore per chi ha maturato i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2011.
- Il trattamento pensionistico è riservato agli iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria.
- Fino al 31 dicembre 2026 l’anzianità contributiva dovrà essere di 42 anni e 10 mesi per gli uomini, e di 41 anni e 10 mesi per le donne.
Chi può richiedere la pensione anticipata
La pensione anticipata può essere conseguita da tutti gli iscritti a:
- l’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), che include anche il Fondo pensioni lavoratori dipendenti e le Gestioni speciali per i lavoratori autonomi;
- la Gestione separata INPS;
- le forme sostitutive dell’AGO, come per esempio il Fondo Volo e la Gestione sport e spettacolo;
- le forme esclusive dell’AGO, come per esempio le Gestioni dei dipendenti pubblici.
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Pensione anticipata ordinaria 2023
I requisiti contributivi per richiedere la pensione anticipata sono pari a:
- 41 anni e 10 mesi per le donne, ovvero 2.175 settimane;
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini, ovvero 2.227 settimane.
Per i lavoratori che appartengono al cosiddetto “sistema misto”, ovvero coloro i quali hanno iniziato a versare i contributi prima del 31 dicembre 1995, la pensione di vecchiaia può essere percepita a patto che almeno 35 anni di contribuzione siano al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e prestazioni equivalenti.
Dal 1° maggio 2017, per tutti i lavoratori abbiano svolto almeno 12 mesi di lavoro effettivo prima del 19° anno di età – i cosiddetti lavoratori precoci – il requisito contributivo per la pensione anticipata è stato abbassato a 41 anni.
Per i lavoratori che rientrano, invece, nel solo sistema contributivo, quindi che hanno iniziato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996, la pensione anticipata può essere conseguita alle stesse condizioni previste per il sistema solo retributivo o per il sistema misto.
In questo caso non è però in vigore nessuna agevolazione per i lavoratori precoci. La contribuzione relativa a periodi di lavoro prima dei 18 anni viene invece moltiplicata per 1,5.
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Pensione anticipata a 64 anni
Chi ha iniziato a versare i contributi dal 1° gennaio 1996, ha la possibilità di andare in pensione anticipata al raggiungimento dei 64 anni di età, a condizione che:
- abbia maturato almeno 20 anni di contributi effettivi;
- la prima rata di pensione non sia inferiore a 2,8 volte quella dell’assegno sociale.
In questa ipotesi, per il calcolo degli anni di contributi si considerano soltanto quelli versati in modo effettivo e vengono esclusivi quelli accreditati a qualsiasi titolo in modo figurativo.
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Pensione anticipata: decorrenza
La pensione anticipata prevede la cessazione del rapporto di lavoro dipendente, mentre questa condizione non è richiesta nel caso di lavoro autonomo.
I lavoratori dipendenti privati o autonomi riceveranno l’assegno pensionistico dal primo giorno al mese successivo a quello di presentazione della domanda, mentre i dipendenti pubblici iscritti alle Gestioni esclusive dell’AGO dal giorno successivo a quello di cessazione del servizio.
La decorrenza è invece prevista dal 1° settembre e dal 1° novembre per il personale del comparto scuola e dell’Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM).
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Pensione anticipata 2023 – Domande frequenti
La pensione anticipata ordinaria prevede che uomini e donne debbano raggiungere due requisiti contributivi differenti: scopri come funziona la pensione anticipata ordinaria 2023 per conoscerli.
No, il trattamento pensionistico che permette di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall’età non è ancora entrato in vigore.