Gradi di parentela: quali sono e come si calcolano
Come vengono calcolati i gradi di parentela nel Codice Civile e cosa cambia rispetto al concetto di affinità.
La differenza tra parenti e affini
I gradi di parentela esistenti tra persone che fanno parte dello stesso albero genealogico vengono definiti dal Codice Civile, in particolare dall’articolo 74. Tuttavia, quando si parla di questo argomento, forse non tutti sanno che esiste una differenza tra il concetto di parentela e quello di affinità.
I parenti sono infatti tutte quelle persone legate da un vincolo di consanguineità, in quanto discendono dal medesimo capostipite (e comprendono anche i figli adottivi). Di contro, gli affini sono quelle persone legate da un vincolo indiretto: il concetto di affinità trova disciplina nell’articolo 78 c.c.
In questa guida sarà presentata una spiegazione dettagliata di quelli che sono i gradi di parentela stabiliti dalla legge e quali sono invece i gradi di affinità: si ricorda che sia i parenti sia gli affini possono essere legati in linea retta o in linea collaterale.
I parenti
Nell’articolo 74 c.c. si legge che “La parentela è il vincolo tra le persone che discendono da uno stesso stipite, sia nel caso in cui la filiazione è avvenuta all’interno del matrimonio, sia nel caso in cui è avvenuta al di fuori di esso, sia nel caso in cui il figlio è adottivo. Il vincolo di parentela non sorge nei casi di adozione di persone maggiori di età, di cui agli articoli 291 e seguenti”.
Conoscere i gradi di parentela, in particolare quelli fino al sesto grado, può risultare estremamente importante nel caso in cui ci si dovesse ritrovare di fronte a una successione ereditaria.
Come anticipato nelle righe precedenti, la parentela può essere:
- in linea retta: si ha qualora due persone discendano l’una dall’altra, come nel caso di un genitore e di un figlio, o di un nonno e un nipote;
- in linea collaterale, ovvero quella fra fratelli o tra zio e nipote, nella quale si ha soltanto uno stipite in comune.
Come si calcolano i gradi di parentela
Il calcolo dei gradi di parentela varia in relazione al fatto che si tratti di parenti in linea retta o in linea collaterale. Nello specifico:
- nel primo caso, si dovranno contare le persone che ci sono fino allo stipite in comune, senza conteggiare quest’ultimo;
- nel secondo caso, invece, si dovrà partire da uno dei parenti, conteggiare fino alla stipite in comune, il quale non dovrà essere incluso, e poi discendere fino all’altro parente.
Nella tabella che segue sono stati riportati alcuni esempi per comprendere meglio come funziona il calcolo.
Tipo di parentela | Calcolo |
Genitore e figlio | Il figlio discende dal genitore in linea retta, quindi i due sono parenti di primo grado |
Nonno e nipote | Nonno e nipote sono parenti in linea retta di secondo grado perché tra di loro è presente il padre, ma nel conteggio non deve essere incluso il nonno: i gradi di parentela sono pertanto due |
Fratelli e sorelle | Fratelli e sorelle sono parenti in linea collaterale di secondo grado, in quanto hanno lo stesso capostipite, ma non discendono l’uno dall’altro. Per effettuare il calcolo si deve partire da uno dei due figli, non contare il genitore, e scendere all’altro figlio |
Bisnonno e bisnipote | Un bisnonno e un bisnipote sono parenti in linea retta di terzo grado in quanto, escludendo il capostipite si devono conteggiare il nipote, il padre e il nonno |
Zio e nipote | Zio e nipote sono parenti in linea collaterale di terzo grado: hanno infatti in comune il nonno. Per effettuare il calcolo non si dovrà conteggiare il nonno, ma il nipote, suo padre e lo zio |
Cugini e prozii | I cugini e i prozii sono parenti in linea collaterali di quarto grado: hanno infatti in comune il nonno che dovrà essere escluso dal conteggio |
I figli di due cugini o i cugini dei genitori | Nel caso dei figli dei cugini o dei cugini dei proprio genitori, si ha una parentela di quinto grado |
I figli dei figli di cugini e i figli dei cugini dei genitori | Nel caso dei figli dei figli di cugini e dei figli dei cugini dei genitori, si ha una parentela di sesto grado |
I gradi di parentela in sintesi
Sulla base di quanto detto fin qui, i gradi di parentela che vanno dal 1° al 6° coinvolgono le seguenti persone:
- 1° grado: genitori – figli;
- 2° grado: nonni – nipote;
- 3° grado: bisnonni – pronipoti e zii – nipoti;
- 4° grado: cugini e prozii (ovvero fratelli dei nonni);
- 5° grado: figli di cugini e cugini dei genitori;
- 6° grado: figli di figli di cugini e figli dei cugini dei genitori.
Nell’articolo 77 c.c. si legge infine che: “La legge non riconosce il vincolo di parentela oltre il sesto grado, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati”.
Gli affini
L’affinità viene definita nell’articolo 78 c.c. quale “il vincolo tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge. Nella linea e nel grado in cui taluno è parente di uno dei coniugi, egli è affine dell’altro coniuge.
L’affinità non cessa per la morte, anche senza prole, del coniuge da cui deriva, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati. Cessa se il matrimonio è dichiarato nullo, salvi gli effetti di cui all’articolo 87 n. 4”.
Gli affini sono, pertanto, i parenti del coniuge, ovvero il i suoceri, la nuora, il genero e i cognati. Vediamo di seguito come si effettua il calcolo dei gradi di affinità.
Calcolo gradi di affinità
Così come nel caso dei parenti, anche gli affini possono essere in linea retta o in linea collaterale. Nella tabella che segue sono stati riassunti i gradi di affinità che esistono fra le varie tipologie di soggetti coinvolti.
Tipo di affinità | Calcolo |
Suoceri e genero/nuora | I suoceri e i rispettivi genero o nuora sono affini in linea retta di primo grado. Dato che genitore e figlio sono parenti in linea retta di primo grado, allora in questo caso si ha un’affinità di primo grado |
Nonno e moglie/marito del nipote | Nonno e marito/moglie del nipote sono affini in linea retta di secondo grado perché tra nonno e nipote esiste una parentela in linea retta di secondo grado |
Coniuge e fratello/sorella dell’altro coniuge | Marito/moglie e fratello/sorella del marito/moglie sono affini in linea collaterale di secondo grado, in quanto fratelli e sorelle sono parenti in linea collaterale di secondo grado |
Bisnonni del marito/moglie | I bisnonni del marito o della moglie sono affini in linea retta di terzo grado perché bisnonni e nipoti sono parenti in linea retta di terzo grado |
Zii del marito/moglie | Gli zii del marito o della moglie sono affini in linea collaterale di terzo grado perché zii e nipoti sono parenti in linea collaterale di terzo grado |
Cugini del marito/moglie | I cugini del marito/moglie sono affini in linea collaterale di quarto grado in quanto tra cugini è previsto un grado di parentela in linea collaterale di quarto grado |
I gradi di affinità in sintesi
Sulla base di quanto riportato in tabella, i gradi da prendere in considerazione per legge in relazione all’affinità sono 4, ovvero:
- 1° grado: suoceri e nuora/genero;
- 2° grado: nonni e moglie del nipote, coniuge e fratello/sorella dell’altro coniuge;
- 3° grado: bisnonni del coniuge, zii del coniuge, i figli del cognato o della cognata;
- 4° grado: i cugini del coniuge.
Marito e moglie non hanno un rapporto né di parentela né di affinità, ma hanno una relazione diretta di coniugio che deriva dal matrimonio. A proposito degli affini:
- la legge vieta il matrimonio sia tra affini in linea retta, sia tra affini in linea collaterale;
- quelli di due coniugi non sono affini tra loro, e a loro volta non lo sono neanche i coniugi degli affini. Per esempio, la moglie del cugino del proprio coniuge non è un affine di quarto quadro, così come la moglie del figlio di un cognato non è un affine di terzo grado.
Tutti i parenti fino al sesto grado e gli affini fino al quarto grado costituiscono i famosi congiunti, dei quali fanno parte anche le parti dell’unione civile, i conviventi di fatto e i fidanzati.