Usufrutto: significato, esempio, durata
Cos'è il diritto di usufrutto, quali sono le modalità in cui può essere attribuito, quanto dura e come si calcola.
L’usufrutto è un diritto reale di godimento, che trova disciplina giuridica all’articolo 978 c.c. e successivi.
Cosa vuol dire avere usufrutto? Nella pratica, un dato soggetto, che prende il nome di usufruttuario, ha il diritto di poter utilizzare e godere del bene di qualcun altro.
Quindi chi ha l’usufrutto è proprietario? No, ma il suo titolare effettivo diventa nudo proprietario. Questo termine indica che, pur continuando a conservare la proprietà del bene, in presenza di usufrutto perde le prerogative di utilizzo e di godimento del bene.
Queste ultime sono invece attribuite all’usufruttuario, che avrà comunque l’obbligo di non cambiarne la destinazione economica.
Come funziona l’usufrutto
L’usufrutto, per esempio quello della casa dei propri genitori, si può costituire:
- per legge;
- per contratto;
- per testamento;
- per usucapione.
Oggetto dell’usufrutto può essere sia un bene mobile, sia un bene immobile: dovrà comunque sempre trattarsi di beni infungibili e inconsumabili. In caso contrario, si potrebbe solo parlare di quasi usufrutto.
Nel caso di usufrutto di un’abitazione, ci potrà essere:
- usufrutto legale, quando i genitori esercitano la patria potestà sui beni immobili che appartengono a un figlio non ancora maggiorenne;
- usufrutto volontario, ovvero quello istituito da un contratto;
- acquisito per usucapione.
Quanto può durare il diritto di usufrutto?
La durata dell’usufrutto è regolata dall’articolo 979 c.c., in base al quale non può essere superiore alla vita dell’usufruttuario. Nel caso di usufrutto costituito a favore di una persona giuridica, non si potranno superare i 30 anni di tempo.
L’usufrutto ha, dunque, una durata limitata, anche nel caso di usufrutto congiuntivo, ovvero qualora tale diritto sia attribuito a più soggetti. In caso di decesso, si potrebbe attribuire la quota del soggetto deceduto agli altri – e non si ricadrebbe nella nuda proprietà.
In alternativa, sarebbe possibile, a titolo oneroso, l’usufrutto successivo, a condizione che venga costituito tra vivi. In questa ipotesi, il diritto sarà inizialmente di un soggetto, alla cui morte sarà trasferito a un altro soggetto, e così via.
Cessione usufrutto a titolo gratuito
Ai sensi dell’articolo 380 del codice civile, l’usufrutto può essere ceduto dall’usufruttuario, a meno che ciò non sia vietato a titolo costitutivo:
- per un determinato periodo di tempo;
- per tutta la sua durata.
La cessione sarà notificata al proprietario. Prima della notifica, l’usufruttuario sarà comunque solidalmente obbligato verso il proprietario.
Estinzione usufrutto
L’usufrutto può estinguersi non solo per scadenza della durata, ma, sulla base di quanto previsto all’articolo 1014 cc, anche per:
- prescrizione, ovvero nel caso in cui il bene non venga utilizzato per 20 anni;
- riunione dell’usufrutto e della proprietà nello stesso soggetto;
- perimento della cosa sulla quale si basa il diritto di usufrutto.
Altri casi in cui si potrebbe verificare l’estinzione dell’usufrutto sono una sentenza che invalidi il titolo costitutivo, una rinuncia da parte del titolare del diritto, la revoca, la rescissione, l’annullamento, la nullità.
Qualora l’usufruttuario lasciasse perire il bene che ha ricevuto, ci potrebbe essere l’intervento da parte dell’autorità giudiziaria. Quest’ultima potrebbe predisporre che il bene venga posto sotto l’amministrazione di qualcuno, o dato in possesso al suo proprietario.
Tabella calcolo valore usufrutto
Nella tabella che segue viene utilizzata per il calcolo del rapporto del valore tra usufrutto e nuda proprietà, che prende in considerazione l’età di chi gode del diritto di usufrutto vitalizio e un coefficiente.
Età beneficiario | Coefficienti | Valore percentuale usufrutto | Valore percentuale nuda proprietà |
0-20 | 38 | 95 | 5 |
21-30 | 36 | 90 | 10 |
31-40 | 34 | 85 | 15 |
41-45 | 32 | 80 | 20 |
46-50 | 30 | 75 | 25 |
51-53 | 28 | 70 | 30 |
54-56 | 26 | 65 | 35 |
57-60 | 24 | 60 | 40 |
61-63 | 22 | 55 | 45 |
64-66 | 20 | 50 | 50 |
67-69 | 18 | 45 | 55 |
70-72 | 16 | 40 | 60 |
73-75 | 14 | 35 | 65 |
76-78 | 12 | 30 | 70 |
79-82 | 10 | 25 | 75 |
83-86 | 8 | 20 | 80 |
87-92 | 6 | 15 | 85 |
93-99 | 4 | 10 | 90 |
Usufrutto – Domande frequenti
Considerato che quando muore l’usufruttuario, termina anche l’usufrutto, alla sua morte eventuali debiti saranno pagati dal proprietario del bene.
La donazione con usufrutto è un contratto che trasferisce al donatario la nuda proprietà sull’immobile, a titolo gratuito.
No, il pagamento dell’IMU spetta al soggetto che utilizza e gode del bene, ovvero l’usufruttuario.