Superbonus 110%: come funziona la cessione del credito nel 2023
Ecco le ultime notizie che riguardano la cessione del credito relativa al superbonus 110%, esteso fino al 2025, ma con detrazioni fiscali differenti a seconda dell'anno di riferimento e dalla tipologia di richiedente.
La proroga del superbonus 110% al 2023 rientra nell’elenco dei bonus che sarà possibile richiedere anche il prossimo anno, ma il rinnovo è arrivato anche per altre agevolazioni statali.
Dalle ultime notizie emerge infatti che resteranno in vigore anche:
- l’ecobonus e il sismabonus, fino al 2024;
- il bonus ristrutturazione al 50%;
- la misura nota come bonus verde;
- il bonus mobili, fino al 2024, con spesa massima ammissibile fino a 5.000 euro;
- il bonus acqua potabile.
Le ultime notizie sul Superbonus 110% sono relative al cambiamento dell’aliquota applicata, che non sarà più pari al 110%, ma cambierà, già a partire dal 2023.
Superbonus 110%: proroga 2023
Il superbonus 110% è stato rinnovato anche per il 2023: l’agevolazione potrà essere richiesta dalla spese sostenute dalle persone fisiche per la realizzazione di lavori miranti all’efficienza energetica e all’adozione di misure antisismiche degli edifici.
Per quanto riguarda le case indipendenti, il Superbonus rimane al 110% fino al 31 marzo 2023, per coloro i quali abbiano completato almeno il 30% degli interventi complessivi da realizzare.
Per i lavori che inizieranno nel 2023, invece, si parlerà di Superbonus 90%, che si potrà applicare soltanto:
- a una prima casa non di lusso;
- per i proprietari che abbiano un limite di reddito pari a 15.000 euro (con incremento proporzionale al numero di componenti del nucleo familiare).
L’opzione sconto in fattura o cessione del credito resterà in vigore fino al 2025 esclusivamente per il superbonus 110%.
Novità Superbonus 110%
Il Superbonus 110% è stato esteso fino al 31 dicembre 2025. Tuttavia, ci saranno dei cambiamenti in relazione alla percentuale di detrazione fiscale applicata. Nello specifico:
- la maxi-detrazione al 110% è diventa pari al 90% per tutto il 2023;
- sarà invece pari al 70% per le spese che saranno sostenute nel corso del 2024;
- per le spese relative al 2025, sarà infine ridotta al 65%.
Il Decreto Aiuti quater introduce la possibilità di poter usufruire di 10 rate annuali di pari importo per i crediti d’imposta non utilizzati (che oggi sono solo 4), a condizione che venga inviata la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Scadenze diversificate per IACP e condomini
La scadenza per accedere all’agevolazione fiscale prevista per gli interventi effettuati dagli istituti autonomi case popolari (IACP) è stata fissata al 31 dicembre 2023; la stessa data è valida anche per gli enti aventi le stesse finalità sociali che, alla data del 30 giugno 2023, abbiano effettuato lavori per almeno il 60% dell’intervento complessivo.
In merito ai condomini, invece, la detrazione spetterà per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022, a prescindere dallo stato di avanzamento dei lavori.
Sanzioni Superbonus 110%
Sono in vigore delle sanzioni per i professionisti che agiscono in modo truffaldino in relazione all’utilizzo del superbonus 110%. È stato infatti previsto che:
Il tecnico abilitato che, nelle asseverazioni, espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione dello stesso oppure attesta falsamente la congruità delle spese è punito con la reclusione da 2 a 5 anni e con la multa da 50.000 a 100.000 euro. Se il fatto è commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri la pena è aumentata.
Quali lavori rientrano nel superbonus 110%
Per quanto riguarda gli interventi, il superbonus 110% potrà essere applicato ai lavori di riqualificazione energetica che saranno effettuati:
- sulle parti comuni di edifici condominiali (interventi trainanti);
- sulle singole unità immobiliari (interventi trainati);
- su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e con uno o più accessi autonomi dall’esterno, site all’interno di edifici plurifamiliari (interventi trainanti e trainati).
La detrazione non potrà essere applicata agli interventi previsti sulle unità residenziali che appartengono alle categorie catastali A1, A8 e A9. Le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, invece, potranno godere dell’agevolazione fiscale per gli interventi realizzati su immobili che rientrano nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4, a condizione che:
- i beneficiari si occupino di attività di prestazione di servizi sociosanitari e assistenziali;
- i membri del consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica.
Ultime notizie bonus edilizi 2023
Il Ddl di Bilancio 2022 ha introdotto alcune modifiche alle detrazioni fiscali riguardanti i più importanti bonus edilizi attualmente in vigore e che sono stati riconfermati anche per il prossimo anno. Le abbiamo raccolte nella tabella che segue.
Bonus 2023 | Detrazione prevista |
Bonus ristrutturazione | 50% |
Ecobonus | fino al 65% |
Sismabonus | 75 e 85% |
Bonus verde | detrazione IRPEF del 36% |
Bonus mobili | 50%, con spesa massima ammissibile a 5.000 euro |
Bonus acqua potabile | 50% fino a un massimo di 1.000 euro |
Superbonus 110% – Domande frequenti
Nel 2023 il Superbonus non sarà più al 110%, ma l’agevolazione prevista passerà al 90%: scopri di più leggendo il nostro articolo.
Il Superbonus 110% è stato prorogato fino al 2025, ma ci sono differenze sulle scadenze e la percentuale ai agevolazione applicata in relazione alla tipologia di interventi e richiedenti: scopri di più leggendo il nostro approfondimento.