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Scadenza tasse: le imposte da pagare il 16 settembre 2020 

Il 16 settembre 2020 è un tax day importantissimo per i contribuenti: ecco quali sono le imposte da pagare e le proroghe previste dal decreto agosto.

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Redazione deQuo
11 Settembre 2020
tax day 16 settembre 2020

Scadenze fiscali 2020

Il 2020 è stato un anno diverso dal solito, caratterizzato da slittamenti e cambi di rotta per quanto riguarda il calendario delle scadenza fiscali fissate dalla legge. Tra rinvii e contributi sospesi, il tax day del 16 settembre 2020 è ormai alle porte. 

Ritenute Irpef, versamenti dell’IVA e contributi INPS: ecco quali sono le imposte da sostenere il 16 settembre 2020, ricordando che il decreto legge n. 104 del 14 agosto 2020 ha introdotto la possibilità di rateizzare le imposte e i contributi sospesi durante il lockdown fino al 2022

Le imposte da pagare

Il 16 settembre rappresenta uno dei tax day più importanti del 2020 in quanto ripartono i pagamenti dell’IVA, delle ritenute Irpef e dei contributi INPS, che potranno essere versati a rate oppure in un’unica soluzione

In seguito allo stop iniziale e alla successiva proroga, dovranno essere pagate le imposte relative ai mesi di marzo, aprile e maggio, previsti per i titolari di partita IVA e i sostituti d’imposta

Nello specifico, le scadenze fiscali del 16 settembre 2020 riguarderanno:

  • l’IVA;
  • i contributi previdenziali e assistenziali;
  • le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro di lavoro dipendente e assimilati;
  • le trattenute sull’addizionale regionale e comunale;
  • i premi per l’assicurazione obbligatoria;
  • gli avvisi bonari. 
tax day 16 settembre 2020

La sospensione causa Covid-19

Per le aziende che sono state fortemente danneggiate dalla crisi epidemiologica in corso, la scadenza di tasse e contributi rimane sospesa, sulla base di quanto contenuto nel decreto Cura Italia e nel successivo decreto Liquidità e Rilancio, ma solo se si è in possesso di determinati requisiti. 

Nella pratica si dovrà:

  1. avere avuto un calo del fatturato pari ad almeno il 33% nel caso di soggetti con ricavi e compensi inferiori ai 50 milioni;
  2. avere avuto un calo del fatturato pari ad almeno il 50% nel caso di soggetti con ricavi e compensi superiori ai 50 milioni;
  3. essere esercenti di un’attività d’impresa, arte o professione operanti dal 1° aprile 2019

I residenti delle Province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza potranno beneficiare della proroga senza verifica sulla soglia di fatturazione, a condizione di aver subito una riduzione di almeno il 33%. 

La rateizzazione delle scadenze fiscali

In un primo momento era stata prevista la possibilità di pagare IVA, ritenute Irpef e contributi INPS sospesi in un’unica soluzione, oppure in 4 rate mensili di pari importo, con prima scadenza prevista per il tax day del 16 settembre 2020

Al fine di andare incontro alle esigenze di professionisti e imprese, il decreto agosto ha esteso la durata della rateizzazione: le tasse che sono state sospese durante i mesi del lockdown potranno così essere pagate fino al 2022

Il 16 settembre 2020 è il giorno in cui dovrà essere sostenuto il 50% del totale dell’importo dovuto, mentre il restante 50% potrà essere pagato a partire dal 16 gennaio 2021, fino a un massimo di 24 rate di pari importo. I pagamenti potranno essere così dilazionati fino al 2022.

tax day 16 settembre 2020

I contributi INPS sospesi

Nonostante fossero in tanti ad aspettarsi un rinvio per tutti sui contributi INPS, i professionisti con la partita IVA dovranno versarli il 16 settembre 2020.

Nel caso in cui si fosse in possesso dei requisiti previsti dal decreto agosto per accedere alla proroga, si dovrà trasmettere entro il 16 settembre una comunicazione obbligatoria all’INPS

Nell’istanza il contribuente dovrà indicare se:

  • vorrà sostenere il pagamento in un’unica soluzione;
  • vorrà sostenere il pagamento a rate. 

Dovranno inoltre essere indicati l’articolo di legge relativo alla sospensione dei contributi, i codici di sospensione di appartenenza, il periodo interessato, il totale della somma da rateizzare e il numero di rate: quest’ultimo parametro non potrà essere modificato in un secondo momento. 

La domanda per poter usufruire della sospensione dei contributi INPS, che potrà essere inviata tramite la sezione Prestazioni e Servizi / Covid-19: domanda di rateizzazione dei contributi sospesi presente sul sito dell’INPS, è obbligatoria e permetterà ai professionisti che rispettano il termine fissato del 16 settembre 2020 di evitare eventuali sanzioni e interessi e avere accesso alla successiva rateizzazione dei pagamenti. 

I soggetti che potranno presentare istanza all’INPS sono:

  • i lavoratori autonomi, quali artigiani e commercianti;
  • i lavoratori iscritti alla Gestione separata INPS;
  • i datori di lavoro privati.
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