Tutti i bonus casa 2023: guida alle agevolazioni e alle detrazioni fiscali
Bonus casa 2023: dal bonus ristrutturazione al bonus mobili ed elettrodomestici, tutte le agevolazioni che sono state prorogate anche nel nuovo anno.
Sono diversi i bonus casa ai quali si può avere accesso nel 2023 e ottenere così degli sgravi fiscali per il miglioramento della propria abitazione.
Si va dalle modifiche all’impianto di riscaldamento agli infissi, dal bonus verde all’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Analizzando i restanti bonus casa già esistenti, emerge che:
- alcuni bonus sono rimasti identici al 2022, mentre per altri sono state introdotte alcune modifiche sull’aliquota fiscale che li caratterizza;
- sono stati prorogati gli incentivi per l’acquisto della prima casa per gli under 36 e il bonus acqua potabile;
- sono stati aboliti il bonus terme, il bonus facciate e il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Come ribadito dalla stessa Agenzia delle Entrate, nel caso in cui ci dovesse essere una sovrapposizione, il contribuente dovrà scegliere una sola agevolazione. Nel caso di lavori in un condominio, invece, ciascun condomino può decidere di usufruire del bonus a sua scelta in merito alla parte di spesa che gli spetta.
Per tutti i bonus citati, tranne che il bonus mobili e il bonus verde, sarà possibile scegliere se:
- pagare tramite lo sconto in fattura;
- procedere con la cessione del credito a soggetti terzi, come per esempio banche o intermediari finanziari.
L’opzione scelta dovrà essere comunicata telematicamente all’Agenzia delle Entrate nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge.
Ecco quali sono allora le agevolazioni che sono state prorogate anche nel 2023 e quali le novità e i cambiamenti in arrivo.
Superbonus non più 110%
Il bonus casa noto come superbonus 110% è stato prorogato anche per il 2023: può essere richiesto per realizzare interventi di risparmio energetico su interi edifici, che possono essere di proprietà condominiale o privata, sulle seconde case, per i lavori su due unità immobiliari e per quelli di efficientamento energetico nei quali ci siano interventi di demolizione e ricostruzione.
La detrazione fiscale derivante da interventi di isolamento termico dell’edificio, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti di riscaldamento centralizzati, di adozione di sistemi di raffrescamento o di fornitura di acqua calda a condensazione con efficienza almeno di classe A, potrà essere distribuita nell’arco di 5 anni.
In alternativa si potrà ottenere uno sconto direttamente dalla ditta che esegue i lavori, la quale a sua volta potrà recuperare l’importo scontato:
- sotto forma di credito d’imposta;
- sotto forma di cessione del credito.
A cambiare è l’aliquota di detrazione, che scende al 90% per il 2023 ed è destinata ad abbassarsi ancora, riducendosi al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Tuttavia, il bonus resta al 110% per le case indipendenti per le quali siano stati completati il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022, fino al 31 marzo 2023.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Il bonus mobili ed elettrodomestici un contributo che permette di usufruire di una detrazione IRPEF del 50% per le ristrutturazioni che abbiano previsto:
- l’acquisto di alcuni mobili;
- l’acquisto di grandi elettrodomestici con classe energetica non inferiore alla A+ e pari almeno ad A per i forni e le lavasciuga.
Il bonus potrà essere ottenuto se si è residenti in Italia o all’estero e si è assoggettati all’IRPEF in Italia e solo per i pagamenti avvenuti tramite carte di debito, carte di credito o bonifico bancario, quindi con strumenti di pagamento tracciabili.
La detrazione spetta fino a una spesa massima che si abbasserà a 5.000 euro nel 2023 e nel 2024 – mentre nel 2022 era pari a 10.000 euro. Per quanto riguarda i mobili, non rientrano nel bonus porte, pavimentazioni, tende e complementi di arredo. Gli altri mobili necessari al completamento di un immobile oggetto di ristrutturazione sono invece agevolabili.
Bonus verde
Chiamato anche bonus giardini, si tratta di una detrazione IRPEF del 36%, prorogata anche per il 2023, e che potrà essere utilizzata per la sistemazione a verde di aree esterne di edifici, unità immobiliari, pertinenze e recinzioni, e impianti di irrigazione, o per la realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili.
Il tetto massimo previsto per questa agevolazione è pari a 5.000 euro per singola unità immobiliare, cifra che comprende anche le spese di manutenzione e progettazione relative ai lavori da realizzare e che corrisponde a 1.800 euro. Il pagamento dovrà avvenire per mezzo di strumenti tracciabili e l’agevolazione fiscale si potrà ripartire in 10 quote annuali aventi lo stesso importo.
Ecobonus
L’ecobonus resterà in vigore fino al 2014: è un’agevolazione che copre tutti gli interventi che mirano ad aumentare il livello di efficienza energetica degli edifici: potrà essere richiesto da tutti i contribuenti residenti e non residenti (anche dai titolari di reddito d’impresa) che siano possessori di un immobile.
La detrazione può essere al 50% o al 65% a seconda del lavoro che si porterà a termine, ma può raggiungere anche il 70% e il 75% nel caso di lavori di riqualificazione energetica che riguardino le parti comuni dei condomini o che interessino tutte le unità immobiliari di un condominio.
Sismabonus
Il sismabonus è un’agevolazione che può essere richiesta per realizzare interventi antisismici nelle zone ad alta pericolosità sismica – ovvero le zone 1 e 2 e la zona 3 – e che è stato prorogato per il 2023.
Il bonus prevede la detrazione IRPEF e IRES per un totale massimo di 96.000 euro:
- moltiplicato per il numero di unità immobiliare di ogni edificio;
- ripartita in 5 quote annuali che avranno lo stesso importo.
Le detrazioni saranno pari:
- al 50% per gli interventi realizzati sulle parti strutturali per le quali non viene realizzato un miglioramento della classe sismica;
- al 70% per gli interventi che abbassano il rischio sismico di una classe (che diventano 75% per le parti comuni);
- 80% per gli interventi che abbassano il rischio sismico di due classi (che diventano 85% per le parti comuni).
Il sismabonus potrà essere utilizzato anche per comprare case antisismiche nei Comuni che si trovano nelle zone 1, 2 e 3.
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Bonus casa 2023 – Domande frequenti
Nel 2023 ci sono alcuni bonus edilizi che sono rimasti invariati, altri sono stati leggermente modificati e altri ancora aboliti del tutto: scopri di più nella nostra guida sui bonus casa 2023.
Nella nostra guida sui bonus casa 2023, potrai conoscere quali sono le agevolazioni fiscali prorogate anche nel prossimo anno.