Bonus ristrutturazione casa 2023: come funziona e come richiederlo
In cosa consiste il bonus ristrutturazione casa, chi sono i suoi beneficiari e quali sono i lavori che rientrano in questa agevolazione fiscale, che è stata rinnovata anche per il 2023.
- L’edilizia rappresenta uno di quei settori che sono stati maggiormente danneggiati durante il lockdown, che ha portato alla sospensione obbligatoria della maggior parte delle attività produttive.
- Non a caso, il decreto Rilancio contiene delle misure dedicate proprio a sostenere le imprese impegnate in attività di costruzione e ristrutturazione di immobili.
- In Italia il bonus ristrutturazione casa 2020, che prevedeva detrazioni del 50% sui lavori in casa, è stato prorogato anche per il 2023..
- Di seguito sarà presentato il dettaglio relativo al bonus ristrutturazione e ai suoi beneficiari e su quali sono le eventuali novità in arrivo.
- Cos’è il bonus ristrutturazione casa
- Chi può usufruire del bonus ristrutturazione casa
- Come funziona il bonus ristrutturazione nel 2023?
- Cosa rientra nel bonus ristrutturazione casa
- Bonus ristrutturazione e spese detraibili
- Bonus ristrutturazione casa: pagamenti lavori
- Bonus ristrutturazione casa 2023: documenti da conservare
Cos’è il bonus ristrutturazione casa
Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale disciplinata dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86 e che si applica sugli interventi di ristrutturazione edilizia. Nella pratica, consiste in un riduzione dell’IRPEF pari al 36% fino a un massimo complessivo di 48mila euro per singola unità immobiliare.
Negli ultimi anni la detrazione è stata portata al 50% e il limite massimo è stato esteso alla cifra di 96mila euro. La detrazione dovrà essere divisa in 10 quote annuali aventi pari importo: eventuali quote residue verranno trasferite in automatico in caso di compravendita.
Come regola generale:
- il bonus può essere applicato su singoli immobili o su interi fabbricati;
- i lavori possono essere eseguiti, entro 18 mesi, da imprese di costruzione, ristrutturazione o cooperative edilizie;
- la detrazione dovrà essere calcolata su una cifra forfettaria pari al 25% del prezzo di vendita o di assegnazione dell’immobile;
- può avere accesso alla detrazione anche chi si occupa dei lavori in autonomia, ma soltanto per le spese relative all’acquisto dei materiali.
LEGGI ANCHE Come funziona il bonus mobili 2023.
Chi può usufruire del bonus ristrutturazione casa
L’agevolazione edilizia sulla ristrutturazione di un immobile spetta ai proprietari o ai titolari di diritti reali sugli immobili che sostengono le spese per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di un immobile, ma ne possono usufruire anche gli inquilini o i comodatari.
Hanno quindi diritto alla detrazione:
- il proprietario o il nudo proprietario;
- il titolare di un diritto reale di godimento;
- l’inquilino o il comodatario;
- i soci di cooperative divise e indivise;
- i soci delle società semplici;
- gli imprenditori individuali, ma solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.
Allo stesso modo, chi sostiene spese di ristrutturazione su un determinato immobile ed è intestatario di bonifici e fatture, ha diritto alla detrazione fiscale anche se le abitazioni comunali sono intestate al proprietario.
In questo caso, fanno parte della platea dei beneficiari:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile, che può essere il coniuge, un parente entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado, così come il componente dell’unione civile;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
- il convivente more uxorio che, nonostante non sia il proprietario dell’immobile, abbia sostenuto delle spese per la sua ristrutturazione a partire dal 1° gennaio 2016.
Come funziona il bonus ristrutturazione nel 2023?
Il bonus ristrutturazione sarà valido per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024 e anche quest’anno sarà obbligatorio inviare la comunicazione ENEA, entro 90 giorni di tempo. Il tetto massimo detraibile corrisponde a 96.000 euro.
Il beneficiario avrà la possibilità di scegliere tra la detrazione fiscale del 50%, la cessione del credito a terzi (quali banche e istituti finanziari) o lo sconto diretto da parte dell’impresa che si occupa dei lavori–
Il bonus sarà applicato:
- ai lavori di recupero del patrimonio edilizio;
- alla riqualificazione energetica;
- all’adozione delle misure antisismiche che rientrano nel sismabonus;
- al recupero o al restauro delle facciate.
La detrazione del 50% è valida sia sui lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione svolti all’interno dei condomini, sia su quelli eseguiti in singole unità immobiliari residenziali.
LEGGI ANCHE Cos’è il Sismabonus
Cosa rientra nel bonus ristrutturazione casa
Il bonus ristrutturazione casa è valido su interventi quali:
- l’installazione di ascensori e scale di sicurezza;
- il miglioramento dei servizi igienici;
- il rifacimento di scale e rampe;
- la sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane;
- interventi miranti al risparmio energetico;
- interventi di bonifica dall’amianto;
- installazione di apparecchi di rilevazione di gas;
- il monitoraggio di vetri anti-infortunio;
- interventi per prevenire il rischio di subire dei furti;
- la costruzione di scale interne.
Il bonus ristrutturazione 2023 è applicabile anche per la sostituzione di porte interne.
Bonus ristrutturazione e spese detraibili
Possono essere detratte anche le spese:
- relative all’acquisto di materiali;
- necessarie a effettuare perizie e sopralluoghi;
- per la progettazione e per il pagamento delle prestazioni professionali connesse;
- legate in qualche modo alla realizzazione degli interventi e agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati;
- per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71).
Sono detraibili anche gli oneri di urbanizzazione e l’imposta sul valore aggiunto.
Bonus ristrutturazione casa: pagamenti lavori
I lavori di ristrutturazione dovranno essere sostenuti tramite bonifico bancario, oppure bonifico postale parlante. Al loro interno si dovranno indicare:
- la causale Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del Dpr 917/1986;
- il codice fiscale di chi usufruisce della detrazione;
- il codice fiscale o la partita IVA di chi riceve il pagamento.
Scopri di più sul Bonus infissi 2023
Bonus ristrutturazione casa 2023: documenti da conservare
Nell’ipotesi in cui chi ha beneficiato del bonus ristrutturazioni dovesse subire un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, sarà tenuto a presentare i seguenti documenti:
- le abilitazioni amministrative sui lavori che sono stati eseguiti;
- la domanda di accatastamento per gli immobili non ancora censiti;
- le ricevute di pagamento dell’IMU;
- la delibera dell’assemblea condominiale di approvazione dei lavori;
- la tabella millesimale con la ripartizione delle spese condominiali per le parti comuni;
- dichiarazione di consenso del proprietario se i lavori sono stati eseguiti da un soggetto terzo;
- la comunicazione con la data di inizio dei lavori che deve essere inviata all’ASL, nel rispetto delle disposizioni sulla sicurezza dei cantieri;
- le fatture delle spese sostenute;
- le ricevute dei bonifici effettuati.
LEGGI ANCHE Come funziona il bonus verde 2023
Bonus ristrutturazione casa 2023 – Domande frequenti
Oltre al bonus ristrutturazione, ci sono altri contributi statali che si possono richiedere per interventi alla propria abitazione: scopri quali sono i principali bonus casa 2023.
Per conoscere come fare domanda per la ristrutturazione casa nel 2023, leggi la nostra guida su come funziona il bonus ristrutturazione.
Nella nostra guida aggiornata sul bonus ristrutturazione casa potrai conoscere quali sono i lavori ammessi e quelli che non rientrano in questa agevolazione fiscale.