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Riforma del Codice della Strada: le novità della legge 120/2020

Quali sono le novità relative al Codice della Strada in seguito alla conversione in legge del decreto Semplificazioni.

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Redazione deQuo
21 Settembre 2020
riforma codice strada

Le novità del decreto Semplificazioni

Il decreto Semplificazioni è stato convertito nella legge n. 120 dell’11 settembre 2020, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 14 settembre 2020. Tra i 110 articoli che sostituiscono il testo della legge, è presente anche una vera e propria riforma del Codice della Strada

Le modifiche introdotte hanno riguardato gli autovelox, i soggetti che possono occuparsi delle multe, la circolazione dei cliclisti. Vediamo di seguito quali sono tutti i cambiamenti che la nuova legge ha apportato al Codice della strada e quali saranno le conseguenze future. 

Gli autovelox nei centri abitati

La miniriforma al Codice della Strada ha introdotto per la prima volta la possibilità di installare autovelox anche su strade urbane, quindi all’interno dei centri abitati.

La misura è stata particolarmente criticata in quanto da strumento per garantire la sicurezza delle strade nei centri abitati, l’autovelox potrebbe essere adoperato con il solo obiettivo di fare multe e di accumulare in questo modo maggiori introiti nelle casse dei Comuni. 

Le sanzioni per sosta e fermata

I sindaci di ogni Comune potranno affidare la funzione di accertamento delle violazioni relative a sosta e fermata anche:

  • ai dipendenti comunali;
  • alle società che gestiscono i parcheggi a pagamento (quelli che hanno le strisce blu).

Tali soggetti potranno quindi occuparsi delle multe: le sanzioni potranno essere gestite anche dai dipedenti delle aziende che si occupano della raccolta dei rifiuti urbani e della pulizia delle strade, e da quelli delle aziende municipalizzate per tutte quelle violazioni connesse alla loro attività. Quindi potranno essere multate tutte le auto parcheggiate a ridosso di un cassonetto della spazzatura, oppure quelle in sosta nelle strade in cui è prevista la pulizia.

Stessi poteri saranno conferiti anche ai controllori degli autobus, al fine di garantire il rispetto di soste e fermate in corsie e strade riservate ai mezzi pubblici.

Tutti questi soggetti potranno occuparsi di fare multe e richiedere la rimozione forzata dei veicoli solo se:

  1. non hanno mai avuto precedenti penali;
  2. hanno superato un corso di formazione

Durante lo svolgimento delle suddette mansioni, sarà conferito loro il titolo di “pubblico ufficiale”. 

La circolazione dei ciclisti

Grandi novità anche in merito alla circolazione dei ciclisti. Prima fra tutte l’introduzione del doppio senso ciclabile nelle strade in cui il limite di velocità non superi i 30 chilometri orari: si potrà dunque circolare in bici anche in senso contrario rispetto a quello di marcia, finora vietato. La corsia ciclabile per doppio senso ciclabile è posta a sinistra del senso di marcia

Sono state inoltre istituite le strade ciclabili urbane, ovvero delle strade formate da una sola carreggiata, sulle quali si potrà circolare a una valocità massima di 30 chilometri orari: su tali strade i ciclisti avranno sempre la precedenza, anche in presenza di abitazioni o strade private. 

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In tali strade, qualora ci si ritrovasse a sorpassare una bicicletta, lo si potrà fare a velocità ridottissima o comunque si dovranno “usare particolari cautele al fine di assicurare una maggiore distanza laterale di sicurezza”, per limitare ogni possibile ondeggiamento o deviazione della bicicletta. Sulle strade urbane ciclabili non dovrà essere rispettata la regola per la quale le bici debbano circolare su un’unica fila, o essere affiancate in numero non superiore a 2. 

Ai Comuni è riservato il diritto di consentire la circolazione delle biciclette anche sulle strade riservate ai mezzi pubblici, a patto che non siano presenti binari tranviari a raso e che la strada non abbia una larghezza inferiore ai 4,30 metri. Per quanto riguarda, invece, gli scooter a tre ruote, avranno il diritto di percorrere legittimamente non solo le strade e le superstrade, ma anche le autostrade

Divieto di accesso e di transito

Alle sanzioni per eccesso di velocità, passaggio con semaforo rosso, sorpasso in tratti non consentiti, accessi in ZTL o aree pedonali, sosta nelle piazzole di carico e scarico merci e circolazione su corsie riservate a specifiche categorie di mezzi, si aggiungono quelle per circolazione in strade con accesso o transito vietato

La circolazione con targhe estere

Una legge introdotta nel 2018 aveva stabilito che chi ha la residenza in Italia da più di 60 giorni non ha il permesso di guidare automobili con targa estera, creando così non pochi problemi ai lavoratori transfontalieri. 

La riforma del Codice della Strada ha istituito delle deroghe che saranno applicate ai veicoli con targa estera appartenenti ai resideneti del Comune di Campione d’Italia, ma anche:

  • al personale civile e militare dipendente da pubbliche amministrazioni che si trova in servizio all’estero;
  • ai lavoratori frontalieri o alle persone residenti in Italia che lavorano per un’azienda con sede in uno Stato confinante o limitrofo;
  • al personale delle Forze armate e di polizia in servizio all’estero presso organismi internazionali o basi militari; 
  • a chi opera pesso associazioni territoriali di soccorso.

Non rientrano invece tra i soggetti in deroga i veicoli che appartengono a Case automobilistiche estere e che sono stati concessi in comodato a imprese italiane per esigenze di prova degli stessi veicoli. 

Gli altri punti della riforma 

Al fine di agevolare la mobilità delle persone titolari di contrassegni invalidi, sarà istituita la banca dati dei permessi invalidi, presso l’Archivio nazionale veicoli del ministero dei Trasporti, all’interno della quale saranno contenute tutte le targhe associate ai permessi di circolazione legati a un’invalidità

Non sarà più possibile fare ricorso al Ministero dei Trasporti per opporsi alle ordinanze e ai provvedimenti dei Comuni relativi alla collocazione della segnaletica stradale: i Comuni avranno dunque più libertà di agire in merito alle decisione che riguardano il loro territorio. 

La sosta e la fermata saranno vietate anche negli spazi riservati ai veicoli elettrici: a questo proposito i Comuni avranno la possibilità di introdurre “tariffe di ricarica mirate a disincentivare l’impegno della stazione oltre un periodo massimo di un’ora dal termine della ricarica”.

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Tra i punti toccati dalla miniriforma, è presente anche la creazione delle zone scolastiche, ovvero le zone urbane che si trovano nei pressi delle scuole, che dovranno essere delimitate da appositi segnali di inizio e di fine e nelle quali si potrà scegliere di escludere o limitare la circolazione di alcune categorie di veicoli

Rientrano tra le novità più significative anche:

  • la possibilità per taxi e Ncc di utilizzare vetture a noleggio a lungo termine;
  • l’introduzione di collaudi più rapidi in relazione alla modifica delle caratteristiche di un veicolo;
  • la possibilità di poter conservare la vecchia carta di circolazione nel caso di passaggio di proprietà del veicolo;
  • l’introduzione di almeno una colonnina di ricarica per i veicoli elettrici ogni 1.000 abitanti;

La proroga della scadenza delle revisioni auto 

Per andare incontro alle difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus, sono state previste le seguenti proroge alla revisioni delle auto:

  1. i veicoli con revisione scaduta il 31 luglio 2020, avranno tempo fino al 31 ottobre 2020;
  2. quelli con revisione scaduta nei mesi di agosto e settembre, potranno circolare fino al 31 dicembre 2020;
  3. i veicoli per i quali la revisione scade nei mesi di ottobre, novembre e dicembre avranno invece tempo fino al 28 febbraio 2021
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