Quando si paga il bollo auto: esenzione, scadenza e calcolo
Una guida al bollo auto 2021: quali sono le novità legate all'emergenza covid, le esenzioni e le scadenze previste per il pagamento della tassa automobilistica.
Il bollo auto è la tassa che deve essere pagata per il possesso di un’autovettura iscritta al Pubblico Registro Automobilistico: è una tassa annuale, che non è legata all’effettivo utilizzo del veicolo.
Si tratta di una tassa che va alla Regione, tranne per il caso delle Regioni a statuto speciale, per le quali viene gestita dagli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate. Il bollo deve essere solitamente pagato entro il mese successivo a quello dell’immatricolazione del veicolo.
Vediamo di seguito come funziona il calcolo del bollo auto e quali sono i casi nei quali si può avere diritto all’esenzione.
Scadenza bollo auto 2022
Per legge il bollo auto deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello dell’immatricolazione del veicolo.
Mese in cui è scaduto il bollo | Termini per il pagamento |
Dicembre 2021 | Dal 1° al 31 gennaio 2022 |
Gennaio 2022 | Dal 1° al 28 febbraio 2022 |
Aprile 2022 | Dal 1° al 31 maggio 2022 |
Maggio 2022 | Dal 1° al 30 giugno 2022 |
Luglio 2022 | Dal 1° agosto al 1° settembre 2022 |
Agosto 2022 | Dal 1° al 30 settembre 2022 |
Settembre 2022 | Dal 1° al 31 ottobre 2022 |
Dicembre 2022 | Dal 1° al 31 gennaio 2023 |
Bollo auto 2022: calcolo
Tra gli obiettivi del Governo rientra anche quello di tentare di ridurre l’utilizzo di veicoli molto inquinanti, attraverso l’introduzione di quella che si può considerare come una tassa sulle auto che inquinano di più, ovvero quelle che immettono quantità di CO2 eccessive nell’aria. L’intenzione si lega a un progetto più ampio, che è stato riassunto nel protocollo “Aria pulita”.
In altri termini, misure che sono già in vigore in altri settori, quali l’ecotassa o gli ecoincentivi statali che cercano di incentivare la diffusione di una cultura green e di spingere sul risparmio energetico, saranno estese anche al bollo auto.
Si tratterà di una sorta di bonus malus ambientale sulle auto. Bisognerà stabilire, a tendere, i parametri da prendere in considerazione per definire quali sono i veicoli più inquinanti, sui quali dovrà essere applicata una maggiore tassazione. Nelle intenzioni del Governo c’era già l’idea di colpire i veicoli di classe Euro 3 o quelli di classe inferiore, introducendo degli aumenti del bollo proprio in relazione al livello di inquinamento prodotto da queste auto.
Sul sito dell’ACI è presente un servizio di calcolo gratuito del bollo e del superbollo auto grazie al quale sarà possibile conoscere:
- l’ammontare della tassa automobilista da pagare;
- l’addizionale erariale, se dovuta.
Esenzione bollo auto
Ci sono alcune categorie di soggetti che in Italia non devono pagare il bollo auto. Si tratta nello specifico di:
- non vedenti;
- sordi;
- disabili con handicap psichico oppure mentale, che siano titolari di indennità di accompagnamento;
- i disabili con ridotte o impedite capacità motorie;
- i disabili con limitazioni gravi di deambulazione o affetti da pluriamputazioni.
Come anticipato, le esenzioni spettano anche in caso di:
- auto elettriche, ma solo per i primi 5 anni;
- auto storiche che abbiano superato i 30 anni:
- auto ibride, comprate nel 2019, alle quali spettano fra i 3 e i 5 anni di bollo gratuito.
In seguito a una sentenza della Corte Costituzionale del 20 maggio 2019, è stato dato alle singole Regioni in diritto di introdurre eventuali esenzioni del bollo auto per altre tipologie di soggetti, purché siano stabilite nel rispetto delle norme statali.
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Come pagare il bollo auto
Dal 30 giugno 2020 il bollo auto può essere pagato con il sistema PagoPa, che permette di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione.
Si tratta di una piattaforma alla quale si potrà avere accesso non solo sul sito della Pubblica Amministrazione, ma anche tramite l’applicazione dedicata.
PagoPa è un sistema che viene già utilizzato per il pagamento di:
- tributi;
- utenze;
- bolli e qualsiasi altra tipologia di pagamento destinato alla Pubblica Amministrazione.
In questo modo, i soldi pagati dagli automobilisti finiscono direttamente nelle casse della Regione, a prescindere dal luogo dal quale viene effettuato il versamento.
È possibile pagare tramite PagoPa presso:
- gli uffici dell’ACI;
- le agenzie automobilistiche convenzionate;
- gli uffici postali;
- le banche;
- i tabaccai;
- tramite l’home banking;
- presso gli ATM, i punti Sisal e Lottomatica;
- utilizzando app quali Satispay, Bancomat Pay e Telepass Pay.
Tra le novità più importanti ci sono poi:
- il trasferimento al PRA, ovvero al Pubblico Registro ACI, dei dati relativi al pagamento del bollo, in modo tale da creare una banca dati antievasori e individuare chi sono i soggetti che non pagano il bollo;
- l’eliminazione del certificato di proprietà auto e del libretto di circolazione, che dal 1° gennaio 2020 sono stati sostituiti da un documento unico di circolazione.
Cos’è il superbollo auto?
Il superbollo è una tassa aggiuntiva di 20 euro per ogni kW in più una volta superati i 185 kW e per il 2022 non è stata ancora abolita: l’importo del superbollo diminuisce, con l’applicazione di uno sconto, all’aumentare dell’età del veicolo.
La cifra da pagare per il bollo auto viene calcolata sulla base dei kW, che indicano la potenza del motore: si tratta di un dato che viene indicato sul libretto di circolazione.
La riduzione dell’importo da pagare è pari al 40%, 70% e 85% rispettivamente dopo 5, 10 e 15 anni dall’immatricolazione dell’auto. Dopo 20 anni non è dovuto alcun importo.
Bollo auto 2021 – Domande frequenti
Si tratta di una tassa legata al possesso di un’auto: scopri quando deve essere pagata.
Sono diverse le modalità che permettono di pagare il bollo auto: ecco quali sono e cos’è il sistema PagoPa.
Il bollo auto deve essere pagato entro l’ultimo giorno del mese successivo rispetto a quello in cui è stato immatricolato il veicolo: clicca per conoscere le scadenze 2022.