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Quando va in prescrizione il bollo auto?

Come pagare un bollo auto scaduto? Quali sono i tempi prima che l'imposta cada in prescrizione? A quali multe si va incontro e come fare ricorso? Vediamolo insieme.

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Redazione deQuo
23 Giugno 2022
prescrizione bollo auto

Il bollo auto è l’imposta che si è tenuti a pagare ogni anno per il possesso di un veicolo: come qualsiasi altra imposta, anche il bollo auto è soggetto a prescrizione. Ogni singola Regione – fatta eccezione per la Sardegna e per il Friuli Venezia Giulia in cui è compito dell’Agenzia delle Entrate:

  • può chiedere il pagamento dei bolli non pagati entro un termine massimo;
  • superato questo termine, il pagamento del bollo auto non è più dovuto.

In altre parole, una volta trascorso il periodo di prescrizione del bollo auto ogni automobilista che non ha versato eventuali importi o che ha perso le ricevute relative ai bolli pagati è libero in modo definitivo rispetto a qualsiasi richiesta di pagamento.

Ecco cosa è bene sapere se si vuole conoscere il funzionamento della prescrizione bollo auto, cosa ha stabilito la Cassazione nel caso in cui si volesse fare ricorso contro richieste illegittime o effettuare il calcolo della prescrizione bolo auto.

Bollo auto non pagato: tempi di prescrizione

Sono in molti gli automobilisti ai quali è capitato di ricevere da parte della Regione la richiesta di un’annualità del bollo auto già pagata: in questi casi, sarà sufficiente fornire la ricevuta di pagamento e il problema si risolverà all’istante. Cosa succede, invece, nel caso di un bollo non pagato, oppure qualora fosse stata smarrita la ricevuta di pagamento?

È possibile contestare la richiesta ricevuta dalla Regione nel caso il cui il bollo sia fuori termine, ovvero quando sia stato superato il termine di prescrizione del bollo auto che non è stato pagato. La prescrizione del bollo auto non pagato è di 3 anni, che però vengono calcolati con un meccanismo ben preciso, che sarà illustrato nel prossimo paragrafo.

prescrizione bollo auto

Nella pratica, in caso di bollo auto non pagato entro la scadenza prevista, che corrisponde all’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui si è pagato il bollo l’anno precedente:

  • viene avviata la procedura di recupero credito da parte della Regione o dell’Agenzia delle Entrate;
  • in primo luogo, il proprietario dell’auto riceve un avviso bonario, nel quale viene informato in merito al mancato pagamento del bollo e invitato a sanare la sua posizione;
  • l’automobilista moroso avrà a disposizione 30 giorni dal ricevimento della lettera per procedere con il pagamento del bollo auto;
  • nel caso in cui l’avviso bonario venisse ignorato, si andrebbe incontro a iscrizione a ruolo del bollo non pagato: si tratta di un atto formale attraverso il quale si riceve una cartella di pagamento;
  • a questo punto si avranno a disposizione 60 giorni di tempo per saldare il pagamento del bollo auto;
  • se ancora una volta il possessore del veicolo dovesse risultare moroso, si potrà incorrere in conseguenze non particolarmente piacevoli, come per esempio con il fermo amministrativo dell’automobile.

Leggi anche: “Passo carrabile: cos’è“.

Calcolo prescrizione bollo auto

I bolli auto non pagati vanno in prescrizione: superato il tempo stabilito dalla legge l’Agenzia delle Entrate o la Regione non avrà più la possibilità di pretendere il pagamento dei bolli arretrati. I tre anni di prescrizione del bollo auto non corrispondono a tre anni di calendario, ma vengono calcolati attraverso una procedura ben precisa.

Come faccio a sapere se il bollo auto è andato in prescrizione? Dovrai considerare che i 3 anni:

  1. decorrono a partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello del bollo auto non pagato;
  2. terminano il 31 dicembre del 3° anno;
  3. ciò significa che a partire dal 1° gennaio del 4° anno qualsiasi richiesta di pagamento di un bollo auto arretrato sarà illegittima, poiché caduta in prescrizione.

Prescrizione bollo auto: esempio

Facciamo un esempio pratico:

  • supponiamo di non aver pagato il bollo auto del 2016;
  • la decorrenza per calcolare la prescrizione del bollo auto sarà il 1° gennaio 2017;
  • a partire dal 1° gennaio 2020, la richiesta di pagamento del bollo del 2016 non sarà più legittima

Esistono però delle eccezioni, legate al ricevimento di un avviso di accertamento o di una cartella esattoriale. Se, infatti, nell’arco dei tre anni si riceve un avviso di accertamento o una cartella esattoriale, il calcolo dei tre anni si interrompe e ricomincia dal giorno successivo a quello in cui è stata ricevuta la lettera o la cartella. Il calcolo dei tre anni ricomincia, in pratica, da zero. È comunque possibile contestare la ricezione di un avviso bonario o di una cartella esattoriale fuori tempo massimo.

Ricorso prescrizione bollo auto

Nel momento in cui si ha la certezza che il bollo auto non pagato sia caduto in prescrizione e si riceve o un avviso bonario o una cartella esattoriale con la quale si viene inviatati a pagare il bollo arretrato:

  • si hanno a propria disposizione 60 giorni di tempo per contestare la richiesta, davanti alla Commissione Tributaria Provinciale;
  • in caso di mancata contestazione, anche nell’eventualità in cui siano trascorsi già tre anni, l’atto fiscale si consolida: a questo punto si dovrà necessariamente pagare il bollo auto.

L’alternativa alla contestazione presso la Commissione Tributaria Provinciale è rappresentata dal ricorso al Giudice, attraverso quello che prende il nome di ricorso in autotutela, che deve essere indirizzato alla Regione.

Se non si riuscisse a rispettare il termine di 60 giorni per impugnare la cartella al giudice:

  1. bisognerà aspettare la mossa successiva da parte dell’Agenzia delle Entrate o della Regione;
  2. nell’ipotesi in cui si dovesse ricevere la notifica per un preavviso di fermo auto o di pignoramento, si potrà impugnare tale notifica per avvenuta prescrizione del bollo auto non pagato.

La prescrizione di tre anni è applicata anche nel caso di notifica di una cartella esattoriale relativa al mancato pagamento del bollo auto: in base a quanto dichiarato dalla Cassazione, considerato che la Legge non specifica quali sono i termini di prescrizione delle cartelle di pagamento, vengono applicate le stesse regole delle imposte alle quali si riferiscono, quindi:

  • nel caso della cartella esattoriale per il bollo auto, la prescrizione è di 3 anni;
  • la cartella esattoriale dell’IMU ha una prescrizione di 5 anni;
  • una cartella per l’IRPEF ha un tempo di prescrizione di 10 anni, e così via.
prescrizione bollo auto

Come si paga un bollo auto scaduto

È molto comune, in mezzo alle tante imposte da pagare, la pecca di dimenticare il bollo auto; nel caso in cui si fosse in dubbio e si ritenesse di non essere in regola con i pagamenti del bollo auto, è possibile verificare online la propria situazione fiscale, tramite;

  • il sito della Regione di residenza;
  • il sito dell’Agenzia delle Entrate;
  • il sito dell’ACI.

Se ci si accorge in autonomia di non aver pagato il bollo auto (uno o più) è possibile procedere con il cosiddetto ravvedimento operoso: bisognerà ovviamente pagare sanzioni e interessi di mora. È possibile pagare un bollo scaduto:

  • online;
  • in posta;
  • presso una qualsiasi banca;
  • presso una tabaccheria appartenente al circuito Lottomatica;
  • nelle ricevitorie Sisal;
  • in un’agenzia di pratiche auto.

Le sanzioni applicate sul pagamento del bollo auto sono pari:

  1. allo 0,1% se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla data di scadenza;
  2. al 30% dell’importo iniziale, più una mora, nel caso di pagamento dopo un anno dalla scadenza.

Per quanti anni c’è l’obbligo di conservazione del bollo auto pagato?

Le ricevute del bollo auto già pagate sono importantissime in quanto serviranno a evitare di dover effettuare un secondo pagamento nel caso in cui al creditore non risultasse il ricevimento del primo: per questo motivo bisogna rispettare l’obbligo di conservazione dei pagamenti già effettuati.

Nel caso del bollo auto, considerato che la sua prescrizione è di 3 anni:

  • il termine per la conservazione del bollo è di 3 anni e 4 mesi: se per esempio il bollo è stato pagato il 10 gennaio del 2017, bisogna conservare la prova di pagamento almeno fino al 30 aprile 2021, ma nessuno vieta di prolungare la conservazione per un periodo più lungo;
  • ad ogni modo, si consiglia di conservare sempre le ricevute di pagamento per almeno quattro anni;
  • nel caso in cui l’importo fosse stato scaricato fiscalmente, è meglio prolungare il periodo a 5 anni.

Prescrizione bollo auto – Domande frequenti

Quando di prescrive il bollo auto 2019?

La prescrizione del bollo auto che non è stato pagato è di tre anni: il calcolo dei tre anni decorre dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui è stato pagato il bollo, e termina il 31° dicembre del 3° anno. Dal 4° anno in poi il bollo auto sarà caduto in prescrizione.

Cosa succede in caso di bollo non pagato?

Il bollo non pagato porta alla ricezione di un avviso bonario di pagamento, che dà all’automobilista 30 giorni di tempo per provvedere al pagamento della morosità, e alla successiva ricezione di una cartella esattoriale, che dovrà essere pagata entro 60 giorni di tempo. In caso contrario si rischia di incorrere nel fermo del proprio veicolo.

Come non pagare i bolli arretrati?

Qualora il bollo auto non pagato fosse andato in prescrizione, sarà possibile presentare l’istanza di annullamento in autotutela entro 30 giorni dalla notifica ricevuta.

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