Pace fiscale: cos’è e le novità 2021
Cos'è e come funziona la pace fiscale in Italia, quali sono le agevolazioni per i contribuenti con debiti e cosa cambia a partire dal 2021, grazie al decreto Ristori quater.
La pace fiscale fa parte di un progetto che è stato delineato dalla Legge di Bilancio 2019 e che ha subito alcune modifiche nel corso del tempo, come quelle che sono state introdotte dal decreto Semplificazioni.
La sua funzione è quella di alleggerire il gettito che non è stato riscosso dal Fisco, attraverso delle misure che permettono di estinguere il debiti e le varie cartelle esattoriali.
Le opzioni disponibili sono:
- la rottamazione ter delle cartelle:
- il saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti che hanno un reddito ISEE fino a 20.000 euro;
- lo stralcio totale delle mini-cartelle fino a 1.000 euro;
- delle agevolazioni sulle liti tributarie pendenti.
Vediamo di seguito quali sono le regole generali e le varie proroghe e novità che sono state previste per il 2021.
Cos’è il saldo e stralcio delle cartelle
Il saldo e stralcio delle cartelle è una misura che permette ai contribuenti che hanno un reddito ISEE inferiore ai 20.000 euro di pagare i debiti relativi al periodo compreso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2017 con aliquote che differiscono in base a 3 scaglioni differenti.
In particolare:
- per i redditi fino a 8.500 euro, è prevista un’aliquota pari al 16% delle somme e degli interessi dovuti;
- per i redditi tra gli 8.500,01 euro e i 12.500 euro, l’aliquota è del 20%;
- per i redditi dai 12.500,01 euro fino ai 20.000 euro, è invece pari al 35%.
A tali somme si dovranno aggiungere quelle maturate per la riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonché quelle relative alle procedure esecutive e ai diritti di notifica.
Le agevolazioni previste saranno applicate solo alle persone fisiche per i seguenti debiti:
- le imposte che derivano dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’articolo 36-bis del D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 54-bis del D.P.R. 633/1972;
- i contributi previsti da parte degli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS.
La rottamazione ter delle cartelle
La rottamazione ter potrà essere richiesta dai contribuenti che, per motivi reddituali, non potranno beneficiare del saldo e stralcio. Questa opzione permette di poter pagare i propri debiti senza che vengano applicate sanzioni o interessi di mora.
I debitori potranno:
- pagare con rate suddivisibile in 5 anni, fino a un massimo di 18 rate;
- usufruire della riduzione di eventuali interessi previsti sulla rateizzazione.
La rottamazione ter inclusa nella pace fiscale potrà essere applicata alle cartelle che sono state affidate agli agenti della riscossione nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2017.
Cos’è la definizione agevolata delle liti tributarie
La pace fiscale comprende anche la possibilità di chiudere le liti pendenti con l’Agenzia delle Entrate: in questo caso sarà possibile ottenere una riduzione dell’importo contestato fino al 95%.
L’Agenzia delle Entrate ha illustrato quali sono le percentuali di pagamento previste per le varie tipologie di liti pendenti nel caso in cui si aderisse alla procedura agevolata.
Pagamento | Tipologia di lite pendente |
100% del valore della controversia | soccombenza del contribuente o di ricorso notificato al 24 ottobre 2018, ma non ancora depositato o trasmesso alla CTP |
90% del valore della controversia | ricorso pendente in primo grado e depositato o trasmesso alla CTP alla data del 24 ottobre 2018, |
40% del valore della controversia | soccombenza dell’Agenzia in primo grado |
15% del valore della controversia | soccombenza dell’Agenzia in secondo grado |
5% del valore della controversia | controversie tributarie pendenti in Corte di cassazione al 19 dicembre 2018, per le quali l’Agenzia delle Entrate risulti soccombente in tutti i precedenti gradi di giudizio |
Stralcio delle cartelle fino a 1.000 euro
Infine, una quarta possibilità è rappresentata dal condono sullo stralcio complessivo dei debiti fino a 1.000 euro. Per i tributi locali non pagati, quali la TARI o l’IMU, oppure per le multe, si potrà beneficiare dell’annullamento automatico delle cartelle relative al periodo 2000-2010.
Pace fiscale: le proroghe al 2021
Il decreto Ristori Quater ha introdotto alcune importanti novità relative alla pace fiscale: la più importante riguarda la proroga della scadenza prevista per il 10 dicembre 2020, la quale è slittata al 1° marzo 2021.
Nel comunicato stampa pubblicato dal Consiglio dei Ministri il 30 novembre 2020, che ha anticipato il contenuto del decreto, si leggono le seguenti parole:
“si prevede che alla presentazione della richiesta di dilazione consegua la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive.”
Rientrano tra le novità anche:
- l’innalzamento da 5 a 10 del numero di rate che comportano la decadenza della rateizzazione nell’ipotesi in cui non vengano pagate;
- la possibilità per i contribuenti decaduti dai piani di rateizzazione di poter presentare, entro la fine del 2021, una nuova richiesta.
Oltre alla proroga della pace fiscale, il decreto Ristori Quater ha previsto lo slittamento dei versamenti IVA, delle ritenute e delle addizionali previste per il 16 dicembre 2020, degli acconti Irpef, Ires, Irap e della cedolare secca e dell’acconto IVA annuale con scadenza fissata al 27 dicembre 2020.