La differenza tra deduzione e detrazione fiscale
Come funzionano la deduzione e la detrazione fiscale ai fini della dichiarazione dei redditi e il calcolo dei tributi.
Le agevolazioni fiscali
Il termine agevolazione fiscale sta ad indicare gli sconti concessi dal Fisco ai contribuenti in fase di dichiarazione dei redditi: è proprio a questo proposito che conoscere la differenza tra deduzioni e detrazioni fiscali risulta davvero fondamentale.
Nonostante i due concetti vengano erroneamente spesso utilizzati come sinonimi, è proprio dal loro diverso significato che deriva la distinzione tra oneri deducibili e importi detraibili.
Sia la deduzione sia la detrazione comportano una riduzione delle imposte da pagare per il contribuente: nonostante ciò hanno una definizione assai diversa che abbiamo scelto di analizzare in questa guida al fine di dissipare ogni possibile dubbio in materia.
Cosa vuol dire deduzione
Le deduzioni fiscali consistono nella riduzione della base imponibile, ovvero quella a partire dalla quale sarà effettuato il calcolo dei tributi da pagare. Gli oneri deducibili sono, di conseguenza, gli importi che possono essere sottratti direttamente al reddito complessivo.
La somma derivante da tale operazione, ovvero dalla sottrazione delle deduzioni fiscali al reddito complessivo, prenderà il nome di reddito imponibile. In base a quanto detto, l’operazione di deduzione:
- si applica direttamente sul reddito;
- viene effettuata prima che venga calcolato l’importo della tasse da pagare, ovvero prima che possano essere applicate quelle che prendono il nome di detrazioni fiscali.
Il significato di detrazione fiscale
Come anticipato alla fine del paragrafo precedente, le detrazioni fiscali vengono applicate nella fase in cui le imposte che il contribuente è tenuto a sostenere sono già state calcolate.
Sulla base di quanto appena esposto, le detrazioni fiscali:
- non hanno un impatto diretto sul reddito;
- incidono sulla somma finale dei tributi da pagare.
L’importo delle detrazioni fiscali può essere determinato da percentuali prefissate oppure a partire da determinate cifre. Le detrazioni possono essere applicate nei settore tra i più disparati, che esamineremo a breve.
Qual è la differenza tra deduzione e detrazione: esempio
L’elemento che accomuna deduzioni e detrazioni fiscali consiste nel fatto che in entrambi i casi è previsto un alleggerimento sulle tasse da pagare, ma la differenza appare più che evidente.
Le deduzioni, in genere, sono più convenienti per i soggetti con reddito alto in quanto portano a una riduzione del reddito imponibile sul quale si effettuerà il calcolo delle tasse. Analogamente una detrazione fiscale potrà portare maggiore giovamento ai soggetti economicamente più deboli, ai quali si rivolgono di solito i principali incentivi promossi dallo Stato sotto forma di detrazione.
Un esempio pratico aiuterà a definire meglio i due concetti:
- immaginiamo una persona che abbia un reddito pari a 30.000 euro;
- grazie alle deduzioni fiscali, il suo reddito subisce una riduzione di 3.000 euro: il suo reddito imponibile diventa allora pari a 27.000 euro;
- sarà sui 27.000 euro e non sui 30.000 reali che saranno calcolate le tasse da pagare;
- allo stesso modo, anche le eventuali detrazioni fiscali che spettano al contribuente in questione dovranno essere calcolate a partire dal reddito imponibile di 27.000 euro.
Gli oneri deducibili IRPEF
Quali sono, dunque, gli oneri deducibili dal reddito imponibile IRPEF? Di seguito saranno elencati quelli relativi all’anno fiscale 2019:
- i contributi previdenziali versati all’INPS o a casse professionali di appartenenza;
- gli assegni periodici versati al coniuge separato o divorziato per il suo mantenimento;
- il contributo sugli immobili ai consorzi obbligatori per legge;
- le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose, organizzazione non governative, organizzazione non lucrative di utilità sociale, di associazioni di promozione sociale e altre fondazioni riconosciute;
- le erogazioni liberali a favore di università, enti di ricerca ed enti parco;
- rendite, vitalizi, assegni alimentari e altri oneri;
- gli oneri dei contributi previdenziali versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, per importi non superiori a 1.549,37 euro.
Gli oneri detraibili IRPEF
Ci sono poi tutta una serie di importi, con detrazione dell’imposta al 19%, che possono essere detratti dall’imposta IRPEF, sia per sé stessi sia per i familiari fiscalmente a proprio carico.
Si tratta di:
- spese sanitarie per un importo non superiore a 129,11 euro;
- spese sanitarie per disabili, senza limiti di importo;
- spese per l’istruzione secondaria e universitaria, per un importo non superiore a quello degli istituti statali;
- spese per le attività sportive praticate dai figli minorenni per un importo non superiore a 210 euro per ciascun figlio;
- spese per i canoni di locazione sostenute da studenti universitari fuori sede, per un importo non superiore a 2.633 euro;
- spese sostenute per asili nido, per un importo non superiore a 632 euro;
- gli oneri dei contributi versati per il riscatto del corso di laurea.
A quelle appena elencate, si aggiungono anche:
- le spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria pubblica, per un importo superiore a 129,11 euro;
- le spese funebri per ciascun decesso di un familiare, per un importo non superiore a 1.549,37 euro;
- le spese per intermediazione immobiliare, per un importo non superiore a 1.000 euro;
- le spese veterinarie, per un importo compreso fra 129,11 euro e 387,34 euro;
- gli interessi per mutui ipotecari per l’acquisto dell’abitazione principale, per un importo non superiore a 4.000 euro
- gli interessi per mutui ipotecari stipulati per costruire l’abitazione principale, per un importo non superiore a 2.582,28 euro;
- gli interessi per prestiti o mutui agrari, per un importo che non può essere superiore a quello dei redditi dei terreni dichiarati;
- i premi assicurazioni sulla vita e infortuni, per un importo non superiore a 530 euro;
- le erogazioni liberali a favore di partiti politici, onlus, società sportive ed associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, associazioni di promozione sociale, la società di cultura “La Biennale di Venezia“, attività culturali ed artistiche, enti operanti nello spettacolo e fondazioni operanti nel settore musicale.
Altre tipologie di detrazioni fiscali
In Italia esistono anche delle spese per il recupero:
- di attività di tipo edilizio, con detrazione fiscale al 50%, che sono recuperabili in 10 anni;
- di attività di risparmio energetico, con detrazione al 65%, che sono recuperabili in 10 anni;
- dei canoni di locazione.
Vediamo più nel dettaglio su quali tipologie di intervento sono previste.
Detrazione fiscali al 50% | Detrazioni fiscali al 65% | Detrazioni sui canoni di locazione |
Interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia, fino a un max di 96.000 euro per ogni unità immobiliare | Interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, fino a un max di 181.818,18 euro per ogni unità immobiliare | Detrazioni per i canoni di locazione |
Spese effettuate dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2015, per la sostituzione sia dei mobili che dei grandi elettrodomestici di classe A+ (di classe A per i forni), anche se non legate alle spese per gli interventi di recupero e di ristrutturazione edilizia, fino a un max di 10.000 euro per ogni unità immobiliare | Installazione di pannelli solari, fino a un max di 109.090,91 euro per ogni unità immobiliare | Detrazione per gli inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale |
Sostituzione di impianti di climatizzazione, fino a un max di € 54.545,45 per ogni unità immobiliare, compresi anche quelli cd. a pompa di calore | Detrazione per i giovani di età compresa tra i 20 e i 30 anni che stipulano un contratto di locazione per l’abitazione principale | |
Detrazione per i lavoratori dipendenti che trasferiscono la propria residenza per motivi di lavoro |