Contributi previdenziali regime forfettario
Esempio di calcolo dei contributi previdenziali INPS previsti nel regime forfettario: dalla gestione separata INPS ai contributi obbligatori per artigiani e commercianti.
- I professionisti che rientrano nel regime forfettario devono pagare autonomamente i contributi previdenziali all’INPS.
- In queste righe sarà spiegato come funziona il versamento dei contributi INPS per i forfettari e un esempio di calcolo per gli iscritti alla Gestione separata.
Imposte e contributi nel regime forfettario
I professionisti che hanno scelto di aderire al regime forfettario – che sono iscritti alla Gestione separata INPS senza cassa – devono pagare un’imposta sostitutiva e i contributi previdenziali obbligatori all’INPS.
L’imposta sostitutiva è pari al 5% per i primi 5 anni (per chi è in possesso di determinati requisiti), al termine dei quali corrisponde al 15%.
I contributi INPS nel regime forfettario devono essere pagati anche:
- dai liberi professionisti con Cassa previdenziale, le cui regole vengono stabilite da un apposito regolamento;
- dai commercianti e dagli artigiani.
Contributi INPS regime forfettario gestione separata
I liberi professionisti che sono iscritti alla Gestione separata INPS sono i lavoratori autonomi che:
- non fanno parte di un Ordine Professionale;
- non svolgono attività lavorative regolamentate.
I contributi INPS che devono essere pagati non prevedono dei minimali, ma si calcolano in proporzione a quanto viene guadagnato: il calcolo prevede di moltiplicare il reddito annuale lordo per un coefficiente di redditività, che è pari al 78%.
I contributi previdenziali obbligatori corrispondono al 25,72% del reddito imponibile calcolato a partire dal coefficiente di redditività.
Esempio calcolo contributi INPS regime forfettario
Supponiamo che un forfettario guadagni 40.000 euro lordi all’anno. Per calcolare a quanto ammontano i suoi contributi previdenziali, si dovrà:
- moltiplicare tale cifra per il coefficiente di redditività: si otterrà in questo modo il reddito imponibile;
- si dovrà poi calcolare il 25,72% del valore ottenuto.
Nella pratica, il suo reddito imponibile sarà pari a 31.200 euro: i contributi che dovrà sostenere saranno pari al 25,72% di tale cifra, ovvero 8.024,64 euro.
Contributi regime forfettario per i commercianti
I contributi INPS che devono essere versati dai commercianti – che sono iscritti alla Gestione Commercianti e Artigiani INPS – funziona in modo differente.
In primo luogo è infatti presente un minimo da versare, anche nel caso in cui non si guadagnasse nulla, che corrisponde a circa 3.800 euro annui.
Tale cifra potrà essere pagata in 4 rate annuali, nel rispetto delle seguenti scadenze:
- il 18 maggio;
- il 20 agosto;
- il 16 novembre;
- il 16 febbraio dell’anno successivo.
Aliquota variabile per i commercianti
Chi supera la cifra di 15.953 euro di ricavi, dovrà versare una quota ulteriore pari al:
- 21,99% per chi ha meno di 21 anni;
- 24,09% per chi ha più di 21 anni.
I commercianti hanno la possibilità di fare richiesta di riduzione dei contributi da versare del 35%, percentuale che potrà essere applicata sia sulla quota fissa, sia su quella variabile.
Il coefficiente di redditività per calcolare a quanto ammontano i contributi variabili per il commercianti corrisponde al 40% del guadagno annuale lordo.
Contributi previdenziali INPS per gli artigiani
Gli artigiani che rientrano nel regime forfettario – anch’essi iscritti alla Gestione Commercianti e Artigiani INPS – dovranno pagare una quota fissa di circa 3.800 euro annui.
Il coefficiente di redditività, invece, è pari al 67% del guadagno lordo annuo e servirà per calcolare il reddito imponibile.
L’aliquota variabile, invece, che dipende dal reddito e dal guadagno effettivo, sarà pari:
- al 21,9% per gli under 21;
- al 24% per gli over 21.
Contributi regime forfettario – Domande frequenti
Il calcolo dei contributi previdenziali all’interno del regime forfettario dipende dall’attività svolta dal lavoratore autonomo: scopri come funziona.
I contributi previdenziali INPS nel regime forfettario possono essere variabili in base al proprio guadagno, ma potrebbe anche esserci un minimale fisso: ecco quando è previsto.
Per guadagnare il reddito netto nel regime forfettario, bisogna sottrarre l’imposta sostitutiva da versare (5% o 15% a seconda dei casi) dal reddito lordo annuale.