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TARI: cos’è, chi la deve pagare e quando scade

Cos'è la TARI e chi sono i soggetti che devono pagarla? Scopri come funziona l'imposta, quando può non essere pagata e se sono in vigore delle agevolazioni, come il noto bonus TARI.

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Redazione deQuo
20 Luglio 2022
bonus tari 2020

TARI è l’acronimo di TAssa sui RIfiuti: si tratta della tassa che deve essere sostenuta per pagare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti attivo nel Comune nel quale si vive. 

Deve essere versata dal proprietario di un immobile adibito a qualunque uso, che sia suscettibile di produrre rifiuti urbani, o dall’inquilino che risiede nell’immobile con contratto di affitto non temporaneo, superiore ai 6 mesi. 

Tra le novità della Legge di Bilancio 2020 era stato incluso anche il bonus TARI, ovvero uno sconto sociale da applicare sulla tassa rifiuti, destinato alle famiglie che si trovano nelle condizioni di maggiore disagio economico, quindi aventi specifici requisiti reddituali.

Vediamo di seguito come funziona il pagamento della TARI, quali sono le scadenze previste e se è stata prevista un’eventuale proroga del bonus TARI anche per il 2022.

Cos’è la TARI

La Tari, ovvero la tassa sui rifiuti, è una tassa comunale, introdotta con la Legge n. 147/2013, che si paga per finanziare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Ha sostituito:

  • la TIA, ovvero la tariffa di igiene ambientale;
  • la TARSU, ovvero la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani;
  • la TARES, ovvero il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi.

La TARI deve essere pagata da chiunque possieda un immobile dal quale è possibile la produzione di rifiuti urbani: nei contratti di locazione, la TARI devono essere pagata dal conduttore, ad eccezione dei contratti di natura transitoria.

tari

TARI: come si calcola

La base imponibile della TARI viene calcolata a partire dalla superficie calpestabile dell’immobile, che deve essere iscritto al catasto urbano. Il calcolo viene effettuato dai singoli Comuni prendendo come riferimento un intero anno solare.

La TARI è in genere costituita:

  1. da una parte fissa, che dipende dal costo del servizio, dagli investimenti e da eventuali ammortamenti;
  2. da una parte variabile, che si lega alla quantità di rifiuti prodotta, ai costi di gestione, alla tipologia di servizio fornito.

Per effettuare il calcolo della TARI è necessario prendere in considerazione i seguenti elementi:

  • la superficie in metri quadri;
  • l’arco temporale al quale si fa riferimento;
  • i componenti del nucleo familiare;
  • la quota fissa, che viene calcolata moltiplicando i metri quadrati dell’abitazione per il numero di persone che vi abitano;
  • la quota variabile, che comprende i costi del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti;
  • la quota provinciale pari al 5%.

Per i contribuenti non residenti, il numero di occupanti viene calcolato sulla base della seguente tabella. 

Numero di occupantiGrandezza locale
1 occupantefino a 45 mq
2 occupantifino a 60 mq
3 occupantifino a 75 mq
4 occupanti oltre i 76 mq

Il calcolo dipende anche dal fatto che l’immobile sia ad uso domestico, residenziale o non residenziale, oppure ad uso non domestico

TARI: come si paga

In genere, la TARI può essere pagata in un’unica soluzione o in due rate: le scadenze vengono stabilite dai singoli Comuni, che hanno il compito di inviare il Modello F24 precompilato con gli importi da pagare.

L’importo può essere pagato:

  • in banca;
  • presso un ufficio postale;
  • online, tramite il proprio home banking.

Il codice tributo da inserire nella compilazione è il 3944, oppure il 3945 o il 3946 nel caso in cui si dovessero pagare eventuali interessi o sanzioni.

calcolo tari e pagamento

Bonus Tari 2022

Il bonus Tari è uno sconto che era stato ideato nel 2020 per i nuclei familiari con determinati requisiti ISEE, ovvero quelli che si trovano in una condizione di disagio dal punto di vista economico. Le condizioni da rispettare erano le seguenti (almeno una):

  • nuclei familiari che hanno un reddito ISEE inferiore a 8.625 euro;
  • famiglie numerose, ovvero quelle che hanno almeno 4 figli, con un reddito ISEE inferiore a 20.000 euro all’anno;
  • essere beneficiari del reddito o della pensione di cittadinanza.

In merito all’eventuale sussistere del bonus TARI anche nel 2022, si dovrà rivolgersi direttamente al proprio Comune di residenza, per verificare che ci siano eventuali agevolazioni per le famiglie in difficoltà.

TARI 2022: novità

La TARI è una tassa comunale, quindi i singoli Comuni devono adeguarsi a quanto previsto a livello nazionale, in particolare alle linee di indirizzo che sono state fornite da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.

In particolare, è stata definita in modo più netto l’area dei servizi che possono rientrare nella TARI, così come le tariffe, che sono state rese più chiare e omogenee. Sono stati esclusi poi dal calcolo i costi che non sono collegati in modo diretto alla gestione del ciclo dei rifiuti urbani, quali per esempio la derattizzazione o lo spazzamento della neve

Per quanto riguarda eventuali aumenti:

  • si dovrà rispettare un tetto massimo;
  • potranno avvenire soltanto in presenza di motivazioni valide.

Tra le novità introdotte già nel 2021 troviamo invece la nuova definizione di rifiuto urbano e l’eliminazione della categoria rifiuti speciali, assimilati a quelli urbani.

Tra i soggetti che non devono pagare la TARI rientrano i magazzini delle industrie, in quanto queste ultime producono soltanto rifiuti speciali. La TARI viene invece applicata ad attività quali gli ipermercati e i centri commerciali.

Riduzioni e agevolazioni sui rifiuti

Con la legge di Stabilità del 2014, sono state introdotte due riversi tipologie e agevolazioni sulla TARI:

  • le riduzioni obbligatorie;
  • le riduzioni facoltative.
Riduzioni ObbligatorieRiduzioni Facoltative
riduzione del 20% per mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiutiabitazioni con unico occupante

locali, diversi dalle abitazioni
servizio di raccolta rifiuti svolto in grave violazione della disciplina di riferimento
abitazioni a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo

aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente
interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi con conseguenze considerate dall’autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente.abitazioni occupate da soggetti che risiedano o con la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero

fabbricati rurali ad uso abitativo

La legge di Bilancio 2021 ha previsto anche una riduzione della TARI per i pensionati che vivono all’estero, pari a un terzo.

Tari – Domande frequenti

Cos’è la TARI e chi la deve pagare?

La TARI è una tassa comunale destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e deve essere pagata da chiunque sia in possesso di locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.

Quando si paga la TARI 2022?

Spetta ai singoli Comuni il compito di stabilire l’importo TARI da pagare di anno in anno, che dipende da fattori quali la superficie dell’immobile in cui si vive, la quantità di rifiuti prodotta, i costi di gestione, la tipologia di servizio di raccolta offerto, e di conseguenza anche le scadenze da rispettare.

Chi deve pagare la TARI il proprietario o l’inquilino?

Nel caso in cui abbia un contratto di locazione superiore a 6 mesi, deve essere l’inquilino a pagare la TARI.

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