Aumento aliquote partita IVA
La legge di Bilancio 2021 ha portato all'introduzione del cosiddetto bonus Iscro, il quale provocherà un aumento dei contributi da versare da parte di chi è iscritto alla Gestione separata INPS. Vediamo di seguito cosa cambierà.
- L’approvazione della legge di Bilancio 2021 ha portato a un aumento dei contributi che dovranno essere versati dagli iscritti alla Gestione separata.
- Vediamo di seguito quali sono gli aumenti previsti e in cosa consiste il nuovo bonus Iscro destinato agli autonomi.
Cos’è il bonus Iscro
Il bonus Iscro è una sorta di cassa integrazione che sarà riservata ai lavoratori autonomi: nella pratica, sarà finanziata con un rincaro dei contributi che partirà dalla prossima dichiarazione dei redditi.
A farne i conti saranno i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS, i quali andranno incontro a un aumento dell’aliquota aggiuntiva.
Quest’ultima aumenterà;
- di 0,26 punti percentuali nel 2021;
- di 0,51 punti percentuali per gli anni 2022 e 2023.
Aumento dei contributi per le partite IVA
Per il 2020 l’aliquota dei contributi previsti per gli autonomi iscritti alla Gestione separata corrisponde al 25,72%: in tale cifra, lo 0,72% è la quota relativa al finanziamento dell’indennità di maternità.
Gli aumenti previsti porteranno l’aliquota:
- al 25,98% nel 2021;
- al 26,23% nel biennio 2022/2023.
I lavoratori che subiranno tale aumento non dovranno essere né pensionati, né essere assicurati da altre Gestione di previdenza.
Come cambiano i contributi nel 2021
Nella pratica, la percentuale di contributi che i professionisti iscritti alla Gestione separata dovrà versare nel 2021, che è pari al 25.98%, è data dalla somma:
- dell’aliquota contributiva per invalidità, vecchiaia e superstiti, che è pari al 25%;
- dell’aliquota aggiuntiva per l’indennità di maternità, che è pari allo 0,72%;
- dell’aliquota introdotta per finanziare il nuovo bonus Iscro, la quale ammonta allo 0,26%.
Per gli altri lavoratori, ovvero coloro i quali sono già pensionati o sono assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie, l’aliquota è pari al 24% sia nel caso dei collaboratori e delle figure assimilate, sia per i professionisti.
Aliquote 2021: il quadro completo
Nella tabella che segue sono state riportate tutte le aliquote relative alla Gestione separata per il 2021.
Tipologia professionista | Aliquota |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali si prevede la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL | 34,23% (33,00% IVS + 0,72% + 0,51% di aliquote aggiuntive) |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie per i quali non si prevede la contribuzione aggiuntiva DIS-COLL | 33,72% (33,00% IVS + 0,72% di aliquota aggiuntiva) |
Soggetti titolari di pensione o di altre tutele pensionistiche obbligatorie | 24% |
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie | 25,98% (25,00% IVS + 0,72% di aliquota aggiuntiva + 0,26% di Iscro) |
Come funziona il versamento dei contributi
I professionisti che sono iscritti alla Gestione separata INPS hanno l’onere di dover versare i contributi in autonomia, tramite il modello F24 telematico, nel rispetto delle scadenze annuali che prevedono il saldo del 2020 e l’acconto per il 2021.
Nel caso dei professionisti in collaborazione, invece, l’obbligo spetta al committente, che dovrà versare i contributi entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui il collaboratore è stato pagato.