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Risarcimento danni caduta: chi è il responsabile e cosa fare

Chi cade accidentalmente in luogo pubblico per colpa di un pavimento bagnato, una buca o un tratto di strada dissestato può chiedere il risarcimento danni per la caduta. Ma a chi? E quando si ha ragione?

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Redazione deQuo
16 Gennaio 2020
risarcimento danni da caduta

Il pavimento bagnato, una tegola che cade a causa del vento eccessivo, una buca per strada, la caduta di un albero o una caduta accidentale a scuola, in un negozio o in ospedale: chi è il responsabile in tutti i casi citati e come funziona il risarcimento danni?

Per legge il colpevole che deve pagare il risarcimento del danno è il suo diretto responsabile, ovvero la persona che l’ha provocato. Se in alcuni casi, come quello in cui un vandalo rompe il vetro della finestra di un appartamento, è abbastanza semplice riuscire a individuare chi è tenuto a risarcire, in altri casi risulta molto meno evidente risalire all’autore di un danno.

Se un pedone inciampa per strada a causa di una buca o di un tombino aperto, per esempio, di chi è la colpa? Analizziamo nel dettaglio alcuni casi che si verificano con una certa frequenza per comprendere come ottenere il risarcimento danni e a chi fare causa per la caduta subita.

Risarcimento danni per caduta in strada

La legge stabilisce che chi dovrebbe occuparsi della custodia di un bene è il responsabile dei danni derivanti da una cattiva manutenzione, a meno che non si dimostri che l’episodio sia dovuto a un caso fortuito.

Chi è il custode della cosa? Per i beni di piccole dimensioni, come un’automobile, è la persona che la sta utilizzando:

  • se si distrae e provoca in qualche modo un danno è il responsabile diretto dell’accaduto;
  • la custodia non presuppone il possesso del bene, perché è relativa al rapporto che si instaura tra un individuo e una cosa nel momento in cui la si sta usando.

Quando ci si riferisce al risarcimento danni per caduta in strada, la custodia dei luoghi pubblici è di competenza dell’ente territoriale che si occupa della gestione della strada, che generalmente è il Comune oppure la provincia.

caduta accidentale in luogo pubblico

Caduta accidentale risarcimento danni: il caso fortuito

In base all’articolo 2051 del Codice Civile il danno che viene causato da una cosa deve essere risarcito dalla persona che lo ha in custodia. A questo punto risulta indispensabile introdurre il concetto di caso fortuito, termine con il quale si intende un evento del tutto eccezionale e non prevedibile che libera da ogni responsabilità il custode della cosa.

In altri termini, se un danno è provocato da un caso fortuito, il custode non è soggetto al risarcimento nei confronti della persona che è stata danneggiata. Supponiamo il caso della caduta di una tegola dal tetto di un’abitazione che faccia male a un passante: di chi è la colpa?

La risposta dipende dal singolo episodio:

  1. se la tegola è caduta a causa di una cattiva manutenzione dell’edificio, la colpa è del proprietario che avrebbe potuto prevenire un eventuale danno;
  2. se, invece, la tegola cade a causa di un vento molto forte e improvviso, si tratta di un episodio fortuito.

Nel caso della caduta su strada, la presenza di un tombino che si è aperto all’improvviso a causa di un temporale, potrebbe rientrare nella categoria dei casi fortuiti:

  • quello che risulta fondamentale in casi come questo è riuscire a dimostrare che si è trattato effettivamente di un evento imprevedibile che ha portato al verificarsi del danno;
  • la richiesta di risarcimento danni per caduta accidentale in luogo pubblico non sarà quindi possibile in presenza di caso fortuito.

Risarcimento danni caduta per strada: quando non avviene

Abbiamo visto come nel caso di una caduta per strada provocata dalla pavimentazione sconnessa, per esempio quella del marciapiede, da un tombino aperto o da una buca, la persona che subisce il danno ha diritto a richiedere il risarcimento.

Ci sono dei casi nei quali il risarcimento del danno non è previsto. Oltre a quello già citato, ovvero l’ipotesi di caso fortuito, la responsabilità non è dell’ente gestore della strada pubblica quando:

  1. il danno è stato provocato dall’insorgere di un fattore esterno non prevedibile, che non è legato alla mancanza di diligenza da parte del custode di un bene pubblico, come per esempio la perdita di olio da una macchina che sbanda rendendo scivoloso il manto stradale;
  2. il danno deriva dalla negligenza da parte dello stesso danneggiato: se il Comune segnala la presenza di un tratto di strada non a norma, in quanto si stanno realizzando dei lavori, e qualcuno cade, la responsabilità per l’accaduto è di quest’ultimo soggetto.

Ricapitolando, dunque, l’ente che ha in custodia la strada non è sempre responsabile in caso di caduta, ma lo è sicuramente in quei casi nei quali gli incidenti sono legati alla cattiva manutenzione e gestione delle strade.

Risarcimento danni caduta pavimento bagnato

Un’altra situazione molto diffusa quando si tratta il tema risarcimento danni a causa di una caduta è legata alla presenza del pavimento bagnato quando ci si trova in un negozio. Il proprietario del negozio è tenuto a mettere in sicurezza il luogo nel quale i clienti transitano: lo può fare in modo differenti, l’importante è che riesca a garantire un accesso sicuro ai clienti.

Nell’articolo 2051 del Codice Civile si legge che “Ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”. Se il pavimento di un negozio è bagnato a causa della pioggia causata dagli ombrelli e il titolare non fa niente per ovviare al problema, in caso di caduta è il diretto responsabile e, di conseguenza, la persona che sarà obbligata a pagare il risarcimento danni.

Risarcimento danni caduta

Risarcimento danni caduta albero

Un altro caso molto dibattuto a proposito della responsabilità per una caduta è quello legato ad alberi, rami o pigne. La caduta di un albero non è un caso del tutto imprevedibile, nella misura in cui in genere a cadere sono gli alberi – o i rami – che non si trovano esattamente nelle migliori condizioni. Non si può parlare pertanto di danni così improvvisi da escludere del tutto la responsabilità del proprietario.

Nel caso in cui cada un albero le cui condizioni fossero già precarie – stiamo parlando dunque di un caso nel quale la caduta si sarebbe potuta prevenire:

  • la persona che sarà tenuta a risarcire i danni provocati dall’albero è il condominio;
  • se l’albero è di proprietà del Comune, la responsabilità, e dunque il dovere di risarcire, è di quest’ultimo.
  • ovviamente, la condizione preliminare per poter richiedere il risarcimento danni dovuto alla caduta di un albero è quella di verificare chi sia il suo proprietario effettivo.

Qualora il proprietario riesca a dimostrare la presenza di caso fortuito, allora non sarà tenuto a risarcire il danno. Si tratta, comunque, di una situazione molto borderline:

  1. la presenza di forti raffiche di vento o di temporali violenti non comporta l’esclusione della responsabilità del proprietario dell’albero, in quanto quest’ultimo potrebbe prevedere in qualche modo il verificarsi di una precipitazione diversa dal solito e più intensa rispetto alla media;
  2. gli eventi meteorologici o inconsueti nei quali si può effettivamente parlare di caso fortuito sono quelli nei quali si verificano un terremoto o un ciclone davvero imprevedibili.

Risarcimento danni caduta in ospedale

Per quanto riguarda la caduta in ospedale, la responsabilità è della struttura sanitaria che ha il dovere di occuparsi della cura del paziente e, di conseguenza, dei danni subiti a causa di una caduta da una barella o da un letto che si è ribaltato.

La responsabilità in caso di caduta – e dunque del risarcimento danni al paziente da parte della struttura ospedaliera – è invece esclusa nei casi in cui il paziente fosse affetto da gravi problemi di obesità e avesse tentato di risalire sul lettino, facendosi male da solo.

caduta pavimento bagnato

Risarcimento danni caduta: come fare richiesta

La richiesta di risarcimento danni a causa di una caduta deve essere effettuata tramite una lettera di diffida formale, in base a quanto segue:

  • si dovrà inviare la lettera tramite raccomandata con ricevuta di ritorno;
  • dovrà essere inviata al proprietario della cosa che ha provocato il danno;
  • nel caso in cui il custode della cosa avesse un’assicurazione ad hoc, potrà contattare la propria compagnia assicurativa che si occuperà della gestione dell’incidente;
  • nell’evenienza in cui le trattative tra il danneggiato e il danneggiante non dovessero avere un esito positivo, si potrà instaurare un processo civile contro il custode al fine di ottenere il risarcimento. È bene comunque ricordare che il diritto al risarcimento del danno va in prescrizione dopo cinque anni dal momento in cui il fatto si è verificato.

Risarcimento danni caduta: come scrivere la lettera

La lettera di risarcimento danni dovrà contenere alcuni elementi specifici, ovvero:

  1. il fatto storico, rappresentato dal giorno, l’ora e il luogo in cui si è verificata la caduta;
  2. la causa della caduta;
  3. il nesso di causalità: nel caso di una caduta per strada si deve specificare che è stata dovuta alle condizioni della strada e non ad altri fattori, quali l’essere sbadati, camminare con i tacchi in una strada sdrucciolevole o avere i lacci delle scarpe sciolti;
  4. le prove del fatto e del danno fisico subito. A tal proposito si possono integrare eventuali verbali della polizia, fotografie per dimostrare le cattive condizioni del luogo in cui è avvenuta la caduta, le testimonianze di persone che hanno assistito al fatto. In quest’ultima ipotesi, nella lettera dovranno essere inserite alcune le generalità sui testimoni. Il danno può invece essere dimostrato con eventuali certificati medici o del pronto soccorso, oppure con scontrini di medicinali o esami che si è stati costretti a effettuare.

Risarcimento danni caduta – domande frequenti

Chi è il custode di una cosa?

Si definisce custode di una cosa il soggetto che ne ha la responsabilità effettiva: può non coincidere con il proprietario della cosa, ma può essere la persona che in un preciso momento ha con essa un rapporto di tipo materiale.  

Chi è il responsabile di una caduta per strada?

Il responsabile di una caduta per strada dovuta a una buca, un tombino aperto o un marciapiede in cattive condizione è l’ente territoriale che si occupa della sua manutenzione, che di solito è il Comune o la provincia.

Quando non è possibile richiedere il risarcimento danni per caduta?

Il risarcimento danni per caduta accidentale non è dovuto qualora il danno derivi da un caso fortuito, non prevedibile, oppure per tutti quei danni che avrebbero potuto essere evitati con la normale diligenza: è il caso, per esempio, del comportamento imprudente per strada o di quello che provoca una caduta a causa di una distrazione (si cammina mandando messaggi o si guida parlando al telefono).

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