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Rendita ai superstiti INAIL: importo e calcolo

Cos'è la rendita ai superstiti INAIL e quali sono i soggetti ai quali spetta? Vediamo di seguito come funziona, come si calcola e le modalità con le quali si può richiedere.

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Redazione deQuo
11 Novembre 2021
rendita ai superstiti inail

La rendita ai superstiti rientra tra i contributi che vengono erogati dall’INAIL in caso di decesso sul lavoro

I soggetti beneficiari sono:

  • il coniuge o la persona con la quale si è uniti civilmente;
  • i figli. 

I mancanza di coniuge o figli, la rendita ai superstiti spetterà a:

  • genitori, sia quelli naturali, sia quelli adottivi;
  • fratelli e sorelle. 

Vediamo di seguito quali sono le sue caratteristiche, un esempio di calcolo, come si richiede e viene erogata. 

Rendita ai superstiti: cos’è 

La rendita ai superstiti consiste in una prestazione economica che viene erogata ai superstiti dei lavoratori che sono deceduti a causa:

  1. di un infortunio sul lavoro;
  2. di una malattia professionale

Viene erogata a partire dal giorno successivo alla morte del lavoratore e non è soggetta a tassazione IRPEF. 

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Beneficiari della rendita ai superstiti

I soggetti ai quali spetta sono in primo luogo il coniuge della persona defunta o il soggetto con il quale era unito civilmente. 

Viene ricevuta anche dai figli:

  • fino al 18° anno di età, senza necessità di altri requisiti;
  • fino al 21° anno di età, nell’ipotesi in cui siano studenti di scuola media superiore o professionale, che vivano a carico e senza un lavoro retribuito, per tutta la durata normale del corso di studio;
  • non oltre il 26° anno di età, nel caso dei studenti universitari, che vivano a carico e senza un lavoro retribuito, per tutta la durata normale del corso di laurea;
  • maggiorenni inabili al lavoro, fino a quando dura l’inabilità.

Qualora non ci fosse il coniuge o dei figli, tale rendita sarà erogata a favore di:

  • genitori naturali o adottivi, viventi a carico, fino alla loro morte;
  • fratelli e sorelle, viventi a carico e conviventi, con gli stessi requisiti previsti per i figli.

Vivenza a carico 

La vivenza a carico viene dimostrata dal fatto che il reddito pro capite dell’ascendente e del collaterale, che deriva dal reddito netto del nucleo familiare superstite, sulla base del criterio del reddito equivalente:

  • sia inferiore alla soglia definita dal reddito pro capite;
  • quest’ultimo viene ricavato sulla base del reddito medio netto delle famiglie italiane, il quale è pubblicato periodicamente dall’Istat e abbattuto del 15%.

Calcolo rendita ai superstiti

Ai sensi di quanto previsto dalla legge di stabilità 2014, ai superstiti di lavoratori deceduti a partire dal 1° gennaio 2014, la rendita viene calcolata sulla retribuzione massima convenzionale del settore industria. 

La percentuale varia in base al soggetto beneficiario e corrisponde al:

  • 50% per il coniuge/unito civilmente
  • 20% per ciascun figlio
  • 40% per ciascun figlio orfano di entrambi i genitori
  • 40% per ciascun figlio naturale riconosciuto o riconoscibile, sia in caso di decesso dell’unico genitore che li abbia riconosciuti, sia in caso di decesso di uno dei due genitori naturali;
  • 40% per ciascun figlio di genitore divorziato.

In assenza di coniuge e figli, corrisponde al:

  • 20% per ciascun genitore naturale o adottivo
  • 20% per ogni fratello e sorella. 

Leggi anche: “Assegno funerario INAIL“.

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Precisazioni calcolo rendita ai superstiti INAIL 

A proposito del calcolo della rendita INAIL ai superstiti, è bene ricordare che:

  • il totale delle quote di rendita non potrà superare il 100% della retribuzione presa a base per il calcolo della rendita stessa;
  • in caso contrario, le quote di rendita saranno proporzionalmente adeguate;
  • per gli eventi mortali avvenuti prima del 1° gennaio 2014, il calcolo si basa sulla retribuzione annua effettiva del lavoratore deceduto nel rispetto dei limiti minimo e massimo stabiliti per legge (con riferimento al decreto del Presidente della Repubblica n. 1124/1965 articolo 116, terzo comma).

La rendita ai superstiti viene rivalutata ogni anno, con un apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Nel caso degli infortuni mortali avvenuti dopo il 1° gennaio 2007, viene erogata anche, su istanza di chi ne ha diritto, un’anticipazione della rendita di 3 mensilità della rendita annua, la quale viene calcolata sul minimale retributivo di legge.

Come si richiede

Le possibilità con le quali i beneficiari della rendita ai superstiti potranno presentare domanda per ricevere la rendita ai superstiti, rivolgendosi alla sede competente in base al domicilio del lavoratore deceduto, sono tre. 

Si tratta di:

  • sportello della Sede competente;
  • posta ordinaria;
  • Pec (Posta elettronica certificata).

Si avrà la possibilità di farsi assistere da un patronato. L’importo spettante potrà essere erogato in uno dei seguenti modi:

  • accredito su conto corrente bancario o postale;
  • accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale
  • accredito su carta prepagata dotata di codice IBAN;
  • per mezzo di gli Istituti di credito convenzionati con l’INPS, per i titolari di rendita che riscuotono all’estero;
  • per importi non superiori a 1.000 euro, con pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale

Rendita ai superstiti – Domande frequenti

Come si calcola la rendita INAIL ai superstiti?

L’importo mensile della rendita ai superstiti viene calcolato in relazione alla retribuzione annua del lavoratore deceduto, per gli eventi mortali avvenuti prima del 1° gennaio 2014. 

Da quando decorre la rendita ai superstiti in caso di infortunio mortale?

La rendita ai superstiti decorre dal giorno dopo a quello in cui è avvenuta la morte del lavoratore. 

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