Rendita ai superstiti INAIL: importo e calcolo
Cos'è la rendita ai superstiti INAIL e quali sono i soggetti ai quali spetta? Vediamo di seguito come funziona, come si calcola e le modalità con le quali si può richiedere.
La rendita ai superstiti rientra tra i contributi che vengono erogati dall’INAIL in caso di decesso sul lavoro.
I soggetti beneficiari sono:
- il coniuge o la persona con la quale si è uniti civilmente;
- i figli.
I mancanza di coniuge o figli, la rendita ai superstiti spetterà a:
- genitori, sia quelli naturali, sia quelli adottivi;
- fratelli e sorelle.
Vediamo di seguito quali sono le sue caratteristiche, un esempio di calcolo, come si richiede e viene erogata.
Rendita ai superstiti: cos’è
La rendita ai superstiti consiste in una prestazione economica che viene erogata ai superstiti dei lavoratori che sono deceduti a causa:
- di un infortunio sul lavoro;
- di una malattia professionale.
Viene erogata a partire dal giorno successivo alla morte del lavoratore e non è soggetta a tassazione IRPEF.
Beneficiari della rendita ai superstiti
I soggetti ai quali spetta sono in primo luogo il coniuge della persona defunta o il soggetto con il quale era unito civilmente.
Viene ricevuta anche dai figli:
- fino al 18° anno di età, senza necessità di altri requisiti;
- fino al 21° anno di età, nell’ipotesi in cui siano studenti di scuola media superiore o professionale, che vivano a carico e senza un lavoro retribuito, per tutta la durata normale del corso di studio;
- non oltre il 26° anno di età, nel caso dei studenti universitari, che vivano a carico e senza un lavoro retribuito, per tutta la durata normale del corso di laurea;
- maggiorenni inabili al lavoro, fino a quando dura l’inabilità.
Qualora non ci fosse il coniuge o dei figli, tale rendita sarà erogata a favore di:
- genitori naturali o adottivi, viventi a carico, fino alla loro morte;
- fratelli e sorelle, viventi a carico e conviventi, con gli stessi requisiti previsti per i figli.
Vivenza a carico
La vivenza a carico viene dimostrata dal fatto che il reddito pro capite dell’ascendente e del collaterale, che deriva dal reddito netto del nucleo familiare superstite, sulla base del criterio del reddito equivalente:
- sia inferiore alla soglia definita dal reddito pro capite;
- quest’ultimo viene ricavato sulla base del reddito medio netto delle famiglie italiane, il quale è pubblicato periodicamente dall’Istat e abbattuto del 15%.
Calcolo rendita ai superstiti
Ai sensi di quanto previsto dalla legge di stabilità 2014, ai superstiti di lavoratori deceduti a partire dal 1° gennaio 2014, la rendita viene calcolata sulla retribuzione massima convenzionale del settore industria.
La percentuale varia in base al soggetto beneficiario e corrisponde al:
- 50% per il coniuge/unito civilmente
- 20% per ciascun figlio
- 40% per ciascun figlio orfano di entrambi i genitori
- 40% per ciascun figlio naturale riconosciuto o riconoscibile, sia in caso di decesso dell’unico genitore che li abbia riconosciuti, sia in caso di decesso di uno dei due genitori naturali;
- 40% per ciascun figlio di genitore divorziato.
In assenza di coniuge e figli, corrisponde al:
- 20% per ciascun genitore naturale o adottivo
- 20% per ogni fratello e sorella.
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Precisazioni calcolo rendita ai superstiti INAIL
A proposito del calcolo della rendita INAIL ai superstiti, è bene ricordare che:
- il totale delle quote di rendita non potrà superare il 100% della retribuzione presa a base per il calcolo della rendita stessa;
- in caso contrario, le quote di rendita saranno proporzionalmente adeguate;
- per gli eventi mortali avvenuti prima del 1° gennaio 2014, il calcolo si basa sulla retribuzione annua effettiva del lavoratore deceduto nel rispetto dei limiti minimo e massimo stabiliti per legge (con riferimento al decreto del Presidente della Repubblica n. 1124/1965 articolo 116, terzo comma).
La rendita ai superstiti viene rivalutata ogni anno, con un apposito decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Nel caso degli infortuni mortali avvenuti dopo il 1° gennaio 2007, viene erogata anche, su istanza di chi ne ha diritto, un’anticipazione della rendita di 3 mensilità della rendita annua, la quale viene calcolata sul minimale retributivo di legge.
Come si richiede
Le possibilità con le quali i beneficiari della rendita ai superstiti potranno presentare domanda per ricevere la rendita ai superstiti, rivolgendosi alla sede competente in base al domicilio del lavoratore deceduto, sono tre.
Si tratta di:
- sportello della Sede competente;
- posta ordinaria;
- Pec (Posta elettronica certificata).
Si avrà la possibilità di farsi assistere da un patronato. L’importo spettante potrà essere erogato in uno dei seguenti modi:
- accredito su conto corrente bancario o postale;
- accredito su libretto di deposito nominativo bancario o libretto di deposito nominativo postale
- accredito su carta prepagata dotata di codice IBAN;
- per mezzo di gli Istituti di credito convenzionati con l’INPS, per i titolari di rendita che riscuotono all’estero;
- per importi non superiori a 1.000 euro, con pagamento in contanti localizzato presso sportello bancario o postale
Rendita ai superstiti – Domande frequenti
L’importo mensile della rendita ai superstiti viene calcolato in relazione alla retribuzione annua del lavoratore deceduto, per gli eventi mortali avvenuti prima del 1° gennaio 2014.
La rendita ai superstiti decorre dal giorno dopo a quello in cui è avvenuta la morte del lavoratore.