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Malattia professionale: cos’è e quando viene riconosciuta

Qual è il significato di malattia professionale, come si denuncia e entro quanto tempo, cosa fare per ottenere il riconoscimento e per fare opposizione all'Inail.

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Redazione deQuo
26 Dicembre 2020
malattia professionale

La malattia professionale è una patologia che provoca lesioni lente e progressive sull’organismo, le quali possono comportare l’infermità esclusiva o prevalente. 

Quali sono le differenti tipologie di malattie professionali che possono essere riconosciute? Come funziona l’indennizzo previsto dall’Inail? Quali sono i tempi per il suo riconoscimento?

In questa guida sarà illustrato cosa fare nel caso di malattie professionali, quali sono i diritti per il lavoratori e gli obblighi che devono essere rispettati dal datore di lavoro. 

Definizione di malattia professionale

La malattia professionale, che è quella che si può contrarre nell’esercizio e a causa della lavorazioni rischiose, si differenzia dall’infortunio sul lavoro per la sussistenza di un rapporto causale (o concausale) diretto tra il rischio della professione e la malattia

Tale rischio può essere legato:

  • all’attività lavorativa svolta;
  • all’ambiente nel quale si lavora: si parla, in questo caso, di rischio ambientale

malattia professionale

Malattie tabellate e non tabellate

In base a quello che prende il nome di “sistema misto”, le malattie professionali possono essere:

  • tabellate: sono quelle indicate nella tabella per l’industria e in quella per l’agricoltura, le quali possono essere denunciate entro il cosiddetto “periodo massimo di indennizzabilità“;
  • non tabellate

Nel caso delle malattie tabellate, il lavoratore non ha l’obbligo di dimostrare che l’origine della malattia sia di tipo professionale. Ciò è possibile grazie alla cosiddetta “presunzione legale d’origine”, la quale potrà eventualmente essere contestata dall’Inail nel caso in cui riesca a dimostrare che la malattia è stata in realtà provocata da cause extraprofessionali. 

Per quanto riguarda le malattie non tabellate, invece, al lavoratore spetta l’obbligo di dimostrare l’origine professionale della lesione.

In presenza di malattia professionale, è l’INAIL che si occupa di erogare gli indennizzi che spettano a ciascun lavoratore, i quali possono essere di tipo:

  • economico;
  • sanitario;
  • riabilitativo. 

Leggi anche: “Pensione anticipata per malattia”. 

Gli obblighi del datore di lavoro

Il datore di lavoro ha l’obbligo di denunciare la malattia professionale alla sede Inail di competenza: dovrà farlo entro 5 giorni dalla data nella quale ha ricevuto il certificato medico relativo alla malattia. 

Se tale denuncia avviene telematicamente, dovrà essere inviato anche il certificato medico:

  • solo se richiesto dall’Inail;
  • nel caso in cui non sia stato inoltrato direttamente dal lavoratore o dal suo medico. 

Il lavoratore deve comunicare la malattia professionale contratta al suo datore di lavoro entro 15 giorni da quando si sono manifestati i primi sintomi, altrimenti, ai sensi dell’articolo 52 del Testo Unico 1124/1965 rischia di perdere il diritto all’indennità

Sanzioni previste

Nel caso di mancato rispetto degli obblighi fissati dalla legge, il datore di lavoro rischia di incappare in una serie di sanzioni. 

In particolare, si tratta dei casi di:

  1. mancata o errata comunicazione del codice fiscale del lavoratore: è prevista una sanzione amministrativa di 129 euro;
  2. denuncia mancata, tardiva, inesatta o incompleta: è prevista una sanzione amministrativa che va da 1.290 euro a 7.745 euro
malattia professionale

Denuncia per malattie professionali

Possono essere denunciate telematicamente le malattie professionali che hanno colpito:

  • i lavoratori dell’industria, dell’artigianato, dei servizi e delle Pubbliche Amministrazioni titolari di rapporto assicurativo con l’Istituto;
  • i lavoratori dipendenti delle Amministrazioni statali e studenti delle scuole pubbliche, destinatari della speciale forma di tutela contro gli infortuni e le malattie professionali in Gestione per Conto dello Stato.

Tale possibilità non è ancora valida per:

  • i lavoratori subordinati a tempo indeterminato del settore agricoltura;
  • i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari e di riassetto e pulizia locali;
  • i lavoratori occasionali di tipo accessorio del settore agricoltura e di datori di lavoro privati cittadini.

Gli obblighi del lavoratore

I lavoratori che sono affetti da una malattia professionale potranno inviare all’Inail un’autocertificazione. Allo stesso modo, potranno rivolgersi ai patronati e ai caf al fine di ricevere assistenza. 

Sarà per esempio possibile rivolgersi ai Caf per la consultazione e la stampa della Certificazione Unica. 

Le attività rischiose che concorrono allo sviluppo di malattie professionali vengono indicate all’articolo 1 del Testo Unico del 1965. I lavoratori sono comunque esposti anche a dei rischi che non sono direttamente dipendenti dalle proprie mansioni, ma sono comunque legati alle prestazioni connesse o strumentali. 

I pericoli possono altresì derivare:

  • dall’ambiente lavorativo;
  • dai colleghi;
  • dalle apparecchiature e dalle macchine con le quali si entra in contatto. 

Riconoscimento della malattia professionale

Hanno diritto a essere tutelati in caso di malattia professionale:

  • i lavoratori dipendenti;
  • i parasubordinati;
  • alcuni lavoratori autonomi, quali gli artigiani e i coltivatori diretti. 

Le prestazioni sono automatiche anche nel caso in cui il datore di lavoro non abbia assicurato il lavoratore o non sia in regola con il pagamento dei contributi Inail, tranne che per i lavoratori autonomi i quali potranno ricevere le prestazioni economiche solo se in regola con il versamento dei contributi. Potranno invece sempre ricevere le prestazioni di tipo sanitario e riabilitativo. 

Per quanto riguarda i tempi del risarcimento, sono pari a 3 anni e 150 giorni (che diventano 210 in caso di richiesta di revisione di rendita) dal momento in cui è stata riscontrata la malattia professionale o dalla data nella quale i postumi permanenti hanno raggiunto la misura minima che può essere risarcita. 

Malattia professionale: quando viene riconosciuta

Il lavoratore deve denunciare la malattia professionale al datore di lavoro entro 15 giorni dal momento in cui si è manifestata, allegando il certificato medico che permette all’Inail di avviare il relativo procedimento

Nello specifico:

  • si dovrà fornire una copia del certificato al datore di lavoro e consegnare l’originale per sé;
  • nel caso di ricovero, sarà la struttura ospedaliera a inviare la copia del certificato sia all’Inail sia al datore di lavoro. 

La malattia professionale potrebbe comportare anche il diritto all’astensione dal lavoro, la quale partirà dal giorno in cui viene presentata denuncia all’Inail. 

Opposizione all’Inail

Nel caso in cui la malattia professionale non fosse riconosciuta, il lavoratore potrà manifestare la propria opposizione amministrativa in relazione:

  1. al grado di menomazione che è stata riconosciuta;
  2. alla data di cessazione dell’indennità per inabilità temporanea;
  3. all’inesistenza di danno permanente;
  4. alla liquidazione della rendita.

Come fare opposizione

L’istanza di opposizione dovrà contenere:

  • i dati anagrafici del lavoratore;
  • il numero del caso;
  • la data di denuncia della malattia professionale;
  • la data del provvedimento;
  • il certificato medico;
  • i motivi per i quali si presenta opposizione. 

Sarà possibile presentare la richiesta:

  1. fisicamente, recandosi presso lo sportello della sede di competenza;
  2. tramite posta ordinaria;
  3. tramite PEC

Nell’ipotesi in cui l’istanza venisse rifiutata, il lavoratore avrà la possibilità di fare ricorso giudiziale presso il Tribunale del lavoro, entro 3 anni e 150 giorni dal momento in cui è stata riscontrata la malattia. 

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