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Assegno di Mantenimento: Come si Paga?

Come si calcola l'assegno di mantenimento per il divorzio e per i figli? Come si paga nella pratica? Approfondiamo l'argomento.

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Redazione deQuo
06 Agosto 2019
assegno di mantenimento

Dopo la separazione legale tra coniugi è possibile che uno dei due sia obbligato a versare un assegno mensile di mantenimento a favore dell’altro. Quest’obbligo di mantenimento vi sarà sicuramente nel caso di figli minorenni o maggiorenni non autosufficienti economicamente. Ma come si versa effettivamente l’assegno mensile? In questo articolo esamineremo questo ed altri aspetti pratici della questione.

Definizione: Cos’è l’assegno di mantenimento?

Come noto, l’assegno di mantenimento è la somma che dopo la separazione legale uno dei coniugi è tenuto a versare all’altro per il mantenimento del coniuge stesso e/o per i figli. In entrambi i casi, l’ammontare dell’assegno è stabilito con provvedimento dell’Autorità giudiziaria sulla base di diversi fattori. Vediamo quali.

Come si calcola l’assegno di mantenimento?

L’ammontare dell’assegno di mantenimento è calcolato tenendo in considerazione la situazione reddituale e patrimoniale complessiva di entrambi i coniugi e cioè:

  • il reddito netto del marito e quello della moglie;
  • l’esistenza di beni mobili o immobili e se siano o meno fonte di rendita (es. beni immobili concessi in locazione);
  • l’assegnazione della casa coniugale ad uno dei coniugi ed il relativo valore locatizio;
  • investimenti finanziari.

Sono prese in considerazione anche le spese sostenute da entrambi i coniugi:

  • mutui;
  • canoni di locazione;
  • rate di finanziamento.

L’assegno di mantenimento, dunque, è calcolato tenendo in considerazione la situazione finanziaria complessiva di entrambi i coniugi e, in particolare, il reddito netto che rappresenta l’insieme delle risorse economiche effettivamente a disposizione per far fronte alle esigenze di vita.

Come Versare l’Assegno di Mantenimento?

come versare assegno di mantenimento coniuge e figli

L’assegno di mantenimento va versato, generalmente, con scadenza mensile ed è soggetto ad una rivalutazione annuale del costo della vita sulla base degli indici Istat. Il termine entro cui effettuare il pagamento è stabilito con il provvedimento di separazione, verbale di separazione consensuale omologato con decreto del Tribunale o sentenza di separazione giudiziale. Inoltre, solitamente il provvedimento di separazione stabilisce anche le modalità con cui deve essere effettuato il versamento.

Sono generalmente fissate modalità che permettono di fornire una prova del versamento e quindi: bonifico bancario o vaglia postale. In questo modo, il coniuge obbligato al versamento ha la prova di aver adempiuto ai suoi obblighi di mantenimento.

Anche nell’eventualità in cui il provvedimento di separazione non stabilisca le modalità con cui procedere al pagamento mensile, è sempre opportuno preferire il bonifico bancario o il vaglia postale. Ciò proprio per avere una traccia del pagamento e difendersi da eventuali accuse di mancato pagamento da parte dell’altro, specificandolo nella causale. E dunque, facendo un esempio, è opportuno inserire come causale nel bonifico all’ex moglie (o all’ex marito) “contributo al mantenimento del mese X….“.

Nel caso di pagamento in contanti, poi, è sempre opportuno farsi rilasciare una ricevuta o quietanza di pagamento dall’ex che lo riceve, facendo attenzione che sia firmata e datata correttamente.

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Redazione deQuo
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