Come uscire dal nucleo familiare: la procedura
Ti interessa conoscere come uscire dal nucleo familiare dei tuoi genitori perché non hai un lavoro e vorresti richiedere un sussidio statale? Ecco tutto quello che dovresti sapere sulla procedura prevista dalla legge.
Uscire dal nucleo familiare potrebbe essere un’opzione utile, per esempio nei casi in cui si è disoccupati ma, per il fatto di vivere ancora con i propri genitori, non si può avere accesso ai sussidi e ai benefici assistenziali.
A questo proposito ci si potrà chiedere come staccarsi dal nucleo familiare cambiando residenza o come uscire fiscalmente dal nucleo familiare senza cambiare residenza.
A prescindere dalla motivazione alla base, che potrebbe essere ai fini ISEE, per reddito di cittadinanza o per tasse universitarie, vediamo di capire qual è la procedura per il distacco dal nucleo familiare e quali sono pro e contro.
Cosa non si può richiedere se si rientra nel nucleo familiare dei genitori
Nel momento in cui si vive ancora con i propri genitori, anche se non si ha un lavoro, rientrando nello stesso nucleo familiare, l’ISEE dei genitori viene fatto coincidere con il proprio.
Di conseguenza non sarà possibile:
- ricevere il gratuito patrocinio;
- fare domanda per i bonus destinati ai soggetti che si trovano in difficoltà economica e hanno un ISEE basso;
- partecipare ai bandi indetti dal Comune, come per esempio quello per l’assegnazione delle case popolari;
- accedere a sconti previsti sui trasporti pubblici, e così via.
La richiesta per uscire dal nucleo familiare dei propri genitori potrebbe essere indispensabile in tutti i casi citati e in molti altri ancora e non consiste in una semplice autocertificazione o in una dichiarazione da presentare al Comune come nel caso del cambio di residenza.
Prima di analizzare il suo funzionamento, ribadiamo cosa si intenda, dal punto di vista giuridico, per nucleo familiare.
Cos’è il nucleo familiare
Il termine nucleo familiare si riferisce all’insieme delle persone che vivono sotto lo stesso tetto e a quelle che sono a carico di una sola persona, anche se non conviventi. Possono dunque far parte del nucleo familiare ai fini ISEE i componenti della famiglia anagrafica, ovvero coloro i quali sono iscritti nello stesso stato di famiglia al Comune.
Sono, in pratica, le persone conviventi legate tra loro da un vincolo:
- di matrimonio;
- di parentela;
- di affinità;
- di tutela o da un semplice legame affettivo.
Possono costituire un nucleo familiare anche le persone fiscalmente a carico, anche se non conviventi, come per esempio i genitori, i figli, i nipoti, i fratelli e le sorelle, che abbiano un reddito lordo annuo inferiore a 2.840,51 euro. Per i figli minori di 24 anni, tale importo è pari a 4.000 euro.
Risultano fiscalmente a carico anche i figli maggiorenni non conviventi nel caso in cui siano:
- non coniugati;
- non abbiano figli.
I soggetti che non rientrano nel nucleo familiare
Non rientrano nel nucleo familiare:
- i soggetti che vanno a vivere da soli e cambiano residenza;
- i soggetti con un reddito superiore ai 2.840,51 euro che abbiano almeno 24 anni, oppure superiore ai 4.000 euro che abbiano meno di 24 anni.
Come uscire dal nucleo familiare
Il modo più semplice per uscire dal nucleo familiare consiste nel cambiare residenza: il cambio dovrà, però, essere reale e consistere in un trasferimento effettivo. Chi dichiara all’anagrafe una residenza falsa sta commettendo un reato.
Come si esce, allora, dal nucleo familiare senza cambiare la residenza? Nella pratica sarà necessario suddividere il proprio immobile in due appartamenti autonomi, avviando una pratica edilizia in Comune.
Il frazionamento, che dovrà essere reale, quindi fattibile concretamente, e non solo teorico, rappresenta il modo migliore per avere due nuclei familiari distinti all’interno della stessa residenza.
Uscire dal nucleo familiare ai fini ISEE
Supponiamo che si voglia far uscire un figlio dal nucleo familiare ai fini ISEE: come visto nelle righe precedenti, quest’ultimo sarà considerato fiscalmente a carico se il suo reddito:
- è inferiore a 2.840,51 euro annui e la sua età superiore a 24 anni;
- è inferiore a 4.00 euro annui e la sua età non superiore a 24 anni.
Il D.L. n. 4/2019 prevede che il figlio maggiorenne non convivente con i genitori rientra nel nucleo familiare se ha meno di 26 anni e non sia coniugato, non abbia figli e sia a carico a fini IRPEF.
Nell’ipotesi in cui il figlio abbia 26 anni o più farà già parte di un nucleo familiare diverso da quello dei genitori, a prescindere dal fatto che nella pratica sia effettivamente a carico oppure no.
Fa già parte di un nucleo familiare diverso da quello dei genitori anche il figlio:
- che sia coniugato e/o con figli, anche se fiscalmente a carico;
- che non conviva con i genitori e non sia fiscalmente a carico.
Se il figlio rimane fiscalmente a carico dei genitori, ai fini ISEE il cambio di residenza non servirebbe a granché poiché resterebbe comunque all’interno del nucleo familiare originario. Anche in questa ipotesi, la soluzione per avere due nuclei familiari distinti, consisterebbe nel frazionamento dell’immobile.
Come uscire dal nucleo familiare – Domande frequenti
La procedura per uscire dal nucleo familiare non consiste nella compilazione di una dichiarazione da presentare al Comune: scopri di cosa si tratta.
Per uscire dal nucleo familiare ai fini ISEE si dovrà seguire una procedura differente a seconda dell’età e del proprio reddito personale: ecco come funziona.