Ho versato solo 10 anni di contributi: ho diritto alla pensione?
Quali sono le possibilità che permettono di andare in pensione con 10 anni di contributi versati? Cosa succede se ne si hanno soltanto 5? Scopri come funziona la normativa attualmente in vigore.
- Sono tante le domande che chi ha accumulato pochi anni di contributi si pone in relazione alla pensione.
- Si passa da “come non perdere i contributi versati” a “12 anni di contributi, ho diritto alla pensione”, o ancora a “qual è l’importo della pensione con 5 anni di contributi prima del 1996”, solo per fare alcuni esempi.
- In questa guida analizzeremo un caso specifico, ovvero quali siano i trattamenti pensionistici ai quali si potrà avere accesso nel caso in cui siano stati versati 10 anni di contributi.
Pensione di vecchiaia con 10 anni di contributi
Per capire quando e come andare in pensione con 10 anni di contributi, bisogna esaminare l’anzianità assicurativa, ovvero qual è stata la data di prima iscrizione alla previdenza obbligatoria, qualora si sia iscritti a una delle gestioni amministrative INPS.
Chi non ha versato contributi al 31 dicembre 1995, potrà andare in pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi versati, ma dovrà avere un requisito anagrafico maggiore rispetto a quello previsto dalla pensione ordinaria (67 anni), ovvero avere 71 anni di età.
In aggiunta, per questa tipologia di pensione, non è prevista una soglia minima di accesso, quindi vi si potrà accedere anche se l’importo della pensione è 1,5 volte inferiore rispetto all’assegno sociale.
Quanto detto è valido soltanto per le gestioni INPS e per i lavoratori che non hanno contributi prima del 1° gennaio 1996. Chi invece possiede almeno un contributo prima di tale data, potrà andare in pensione di vecchiaia con un minimo di 20 anni di contributi.
Leggi anche: “Pensione di vecchiaia senza contributi“.
Come si possono riscattare i contributi?
Nell’ultima ipotesi citata, dunque, i contributi non sono sufficienti: quali sono allora le ipotesi che permetteranno di cumulare i contributi versati nel caso di una carriera non continuativa?
Tra le diverse opportunità, ci sono per esempio:
- il riscatto degli anni di laurea;
- il versamento dei contributi volontari;
- la pace contributiva, la quale consiste nel riscatto sperimentale agevolato dei periodi che non sono stati coperti da versamenti, che dovranno essere compresi tra la data di iscrizione all’INPS e quella dell’ultimo accredito. Tale misura è riservata ai lavoratori senza contributi al 31 dicembre 1995 e potrà essere richiesta fino al 31 dicembre 2021.
Pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi
Cosa cambia, invece, se sono stati versati 15 anni di contributi? In primo luogo, si potrà accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria nel caso in cui si rientri in una delle deroghe Amato.
Si tratta, per esempio, dei casi in cui:
- siano stati versati 15 anni di contributi prima del 31 dicembre 1992;
- si sia stati autorizzati, entro la stessa data, al versamento dei contributi volontari;
- oltre ai 15 anni di contributi, si possiedano anche 25 anni di anzianità assicurativa e 10 anni di lavoro discontinuo.
Con 15 anni di contributi è possibile anche:
- accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità, che richiede 61 anni per gli uomini e 56 per le donne, dalla quale sono esclusi i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi;
- ricevere la pensione di vecchiaia contributiva, nell’ipotesi in cui ci si avvalga del computo presso la gestione separata.
In quest’ultimo caso sono richiesti anche 5 anni di contributi versati dal 1° gennaio 1996, meno di 18 anni versati o accreditati al 31 dicembre 1995 e l’iscrizione alla gestione separata, con il versamento di almeno un mese di contributi.
Trattamenti pensionistici per chi ha meno di 10 anni di contributi
Nell’ipotesi in cui si dovessero avere meno di 10 anni di contributi versati, si potranno ricevere altre misure, i cui requisiti di accesso sono stati riassunti nella tabella che segue.
Tipologia di assegno | Requisiti |
Assegno ordinario d’invalidità | Iscrizione presso l’Assicurazione generale obbligatoria INPS o ad alcuni fondi sostitutivi Almeno 5 anni di contributi, dei quali gli ultimi 3 versati nell’ultimo quinquennio Un’invalidità riconosciuta superiore ai 2/3, ovvero corrispondente alla riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3 |
Pensione d’inabilità al lavoro | Iscrizione alla generalità delle gestioni amministrate dall’INPS Almeno 5 anni di contributi, dei quali gli ultimi 3 versati nell’ultimo quinquennio Inabilità permanente e assoluta |
Pensione di vecchiaia per non vedenti (cecità assoluta o residuo visivo inferiore a 1/10) | 51 anni di età, più 12 mesi di finestra, e 10 anni di contributi, per le donne 56 anni di età, più 12 mesi di finestra, e 10 anni di contributi, per gli uomini Nel caso dei lavoratori autonomi sono richiesti 5 anni di età in più e la finestra temporale è di 18 mesi |
Pensione di vecchiaia per non vedenti in altri casi, che possiedano i requisiti previsti dalla legge Amato | 61 anni di età per gli uomini, con una finestra di 12 mesi (66 anni se lavoratori autonomi, con una finestra di 18 mesi) 56 anni di età per le donne, con una finestra di 12 mesi (61 anni se lavoratrici autonome, con una finestra di 18 mesi) almeno 15 anni di contributi |
Altre casse professionali: pensione contributiva con 10 anni di contributi
Per quanto riguarda le altre casse professionali, si può ottenere la pensione con 10 anni di contributi (o meno) nei seguenti casi:
- con la Cnpadc, la cassa dei dottori commercialisti, gli iscritti senza contribuzione antecedente al 2004, possono ottenere la pensione unica contributiva, con un minimo di 62 anni di età e 5 anni di anzianità contributiva;
- con la Cassa forense, ovvero la cassa degli avvocati, gli iscritti che non possiedono i requisiti contributivi minimi richiesti per la pensione di vecchiaia retributiva possono accedere alla pensione di vecchiaia contributiva con 70 anni di età, almeno 5 anni e un massimo di 34 anni di contribuzione;
- le casse private dei liberi professionisti, come l’Enpap, Cassa psicologi, permettono di accedere alla pensione contributiva con un minimo di 5 anni di versamenti e 65 anni di età;
- Inarcassa, la cassa degli ingegneri, permette di ottenere la pensione di invalidità in caso di riduzione a meno di un terzo della capacità lavorativa, con almeno 5 anni di contributi anche non continuativi, oppure la pensione di inabilità, in caso di perdita totale e permanente della capacità lavorativa, con almeno 2 anni di contributi anche non continuativi;
Con 10 anni di contributi, è riconosciuta la pensione d’inabilità anche dalla Cnpadc, la cassa dei commercialisti, dalla Cipag, la cassa geometri, e ai ragionieri iscritti alla Cnpr. Gli avvocati possono invece accedere alle pensioni di invalidità e inabilità con soli 5 anni di contributi.
Pensione con 10 anni di contributi – Domande frequenti
La pensione di vecchiaia permette di accedere alla pensione con 67 anni di età e almeno 20 anni di contributi.
La pensione con 15 anni di contributi è una pensione di vecchiaia che può essere richiesta in alcuni casi ben precisi: scopri quali sono.