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Truffe di Trading online: cosa si rischia e cosa fare

Come funzionano le truffe del mondo del trading online? Ecco come imparare a riconoscerle e quali sono gli strumenti legali per difendersi e recuperare i propri soldi.

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Redazione deQuo
16 Febbraio 2022
truffe trading

Truffe e trading online sono due parole che spesso viaggiano di pari passo. Così come investire potrebbe regalare grandi soddisfazioni personali e rendimenti se si impara a farlo nel modo corretto, allo stesso modo è facile incappare in una truffa in rete

Tra broker truffaldini, società ombra e false promesse sugli investimenti in Amazon o Bitcoin, le truffe sul trading online sono più comuni e frequenti di quel che si possa immaginare. Iniziare a conoscerle è il primo passo per difendersi. 

In questa guida potrai trovare informazioni dettagliate:

  • sulle truffe finanziarie maggiormente diffuse;
  • su quali sono gli elementi ai quali fare molta attenzione per riconoscere una possibile truffa di trading;
  • su quali siano le tutele alle quali ricorrere per recuperare i propri soldi, denunciando e rivolgendosi a un avvocato esperto di trading e Forex

Cos’è la truffa del trading online 

Il furto d’identità online e la romantic scam sono tra le truffe online più conosciute e nelle quali sono già cascati migliaia di utenti ignari e in buona fede. La sempre maggiore diffusione delle piattaforme di trading aperte a tutti – e del sogno di poter fare “soldi facili” – ha portato alla nascita delle truffe sul trading online

Gli imbroglioni che operano nel forex e nel settore delle criptovalute fanno leva su quello che è il desiderio più profondo da parte di chi fa trading: riuscire, in poco tempo e senza particolari sforzi, a guadagnare un po’ di soldi. 

Finti broker e società finanziarie che non esistono millantano possibilità reali di riuscire a ottenere grandi rendimenti facilmente: le tecniche di adescamento del malcapitato di turno sono diverse. Di seguito prenderemo in esame le più celebri. 

Truffa sul trading: come funziona

Il funzionamento delle truffe nel mondo del trading è più o meno canonico, anche se cambia il mezzo utilizzato. L’obiettivo primario è adescare qualcuno, proponendogli investimenti:

  • in criptovalute;
  • nel forex trading;
  • nelle opzioni binarie. 

Le promesse sono quelle di poter ottenere, nel giro di pochissimo tempo, guadagni molto elevati, senza il rischio di poter perdere il proprio capitale. La regola numero uno di ogni investimento, però, è che non esistono attività finanziarie senza rischio. Le false promesse e i guadagni stellari piovuti dal cielo sono, senza dubbio, sinonimo di truffa. 

Ci sono diversi strumenti utilizzati per portare a termine una truffa: il più banale è quello di fare un banner online. Sarà direttamente il cliente a consegnarsi nelle grinfie del truffatore. Seguono:

  1. la finta telefonata;
  2. le truffe di trading via mail;
  3. la finta piattaforma di trading. 
tipologie di truffe trading

1. Telefonata a tema trading

Le truffe si basano tutte su un meccanismo primordiale: sfruttare la buonafede della persone, usare la loro vulnerabilità (rappresentata in questo caso dalle scarse conoscenze finanziarie) per dar vita all’imbroglio. Anziani, giovani coppie, studenti e famiglie sono, in genere, gli anelli deboli.

Uno strumento molto diffuso per gli inganni nel settore trading è una semplice telefonata: una voce seria e molto professionale assicura guadagni davvero interessanti se saranno investite delle somme in criptovalute, azioni o nel forex. 

La telefonata in questione arriva spesso da Londra (prefisso +44), ma oggi è possibile nascondersi anche dietro numeri fissi italiani o numeri di cellulare. L’interlocutore si presenta fornendo un nome falso: molti di questi nomi sono già stati segnalati in rete dagli utenti truffati, quindi oggi risulta anche più semplice rendersi conto di aver ricevuto una chiamata da parte di un truffatore

Quest’ultimo tenta subito di conquistare la fiducia della persona da truffare, convincendola a investire una piccola somma (stiamo parliamo di 100-200 euro), dalla quale si potranno ottenere dei rendimenti esorbitanti.

L’investimento dovrà essere fatto al volo, utilizzando la piattaforma suggerita al telefono, che sarà stata messa in piedi per l’occasione.

I bonifici vengono indirizzati a conti correnti all’estero, spesso verso intermediari poco trasparenti o compiacenti con queste società truffa (si segnala, per esempio, la banca Mistertango). 

Finta piattaforma e incitamento a investire

Un secondo approccio è quello che colpisce maggiormente chi sperimenta il trading online per la prima volta, ma non si è informato per bene su tutti i pericoli ai quali potrebbe andare incontro.

Il vecchio detto Non accettare caramelle da uno sconosciuto è valido in ogni ambito dell’esistenza: bisogna sempre stare attenti alla piattaforma che si sta utilizzando per investire

Nel corso del tempo il numero delle piattaforme di trading truffaldine presenti in rete non ha fatto altro che aumentare: le opportunità di guadagno proposte sono estremamente vantaggiose. Un trader con un po’ di esperienza non cederebbe mai a determinate lusinghe, ma per chi ha appena iniziato non è affatto semplice riuscire a riconoscere un sito di trading fasullo e non regolamentato

Dal punto di vista tecnico, le piattaforme di investimento fake funzionano benissimo e all’inizio ci si guadagna qualcosa. Subito dopo gli utilizzatori vengono spinti a investire sempre di più. La truffa termina, in genere, con:

  • la chiusura della piattaforma;
  • l’impossibilità del trader di poter recuperare quanto investito. 

In molti casi, ci si ritrova in una matrioska di truffe: i clienti truffati vengono infatti chiamati e portati a investire altro denaro. Solo così riusciranno a riottenere quanto perso. Ovviamente, niente di tutto questo sarà vero e si perderanno solo altri soldi. 

e-mail SPAM

Un mezzo abbastanza noto, ma che sfortunatamente non tutti ancora conoscono, è quello della truffa inviata via mail, con frasi del tipo “Un’opportunità che cambierà la tua vita”. Cliccare su link ricevuti da utenti sconosciuti è come dare a un ladro le chiavi di casa propria

Qualunque messaggio o falsa promessa si potrà leggere nella mail, si consiglia sempre di:

  • stare ben attenti a cosa si clicca;
  • contrassegnare il mittente come SPAM e cancellarne il contenuto, facendo prima uno screenshot in modo tale da poterlo segnalare in rete ad altri utenti. 

La stessa tipologia di truffa potrebbe anche essere realizzata tramite SMS. 

trading truffa cosa fare

Truffe sul forex trading: cosa si rischia?

Ci sono espressioni che, sul forex trading, dovrebbero sempre suonare come campanelli d’allarme. Investimento sicuro, rendimenti garantiti e molto alti, prelievo assicurato, supporto da parte di un team di analisti. Rullo di tamburi e squillo di trombe: si tratta, al 100%, di una truffa. 

Il rischio è quello di finire in un vortice vizioso, dal quale sarà molto difficile uscire. Nel caso delle telefonata truffaldina, per esempio, dopo un primo versamento, si riceveranno buone notizie.

Il proprio investimento sta andando bene e sarà possibile verificarne l’andamento direttamente sulla piattaforma creata ad hoc. Sarà quindi proposto di:

  • investire ancora;
  • aspettare per vedere crescere ancor di più i propri rendimenti (cosa che succederà). 

Nel momento in cui il trader richiederà un prelievo, ci potrebbero essere 3 diversi scenari:

  1. sarà concesso, ma solo nel caso in cui la richiesta sia molto bassa;
  2. la piattaforma chiuderà all’improvviso;
  3. il prelievo sarà bloccato, con delle scuse ben precise. Per esempio, potrà essere richiesto di pagare in anticipo l’imposta del 26%, oppure delle commissioni previste dalla banca per lo sblocco dell’operazione.

Ci si ritroverà a essere stati truffati senza neanche rendersene conto: il trading si trasformerà così in un ricatto psicologico in cui si potranno continuare a ricevere telefonate con toni sempre più aggressivi. Il rischio di finire in una spirale di “depressione” è altissimo.

Ciò che è certo, è che non si rivedranno più i propri soldi. 

Come capire se la società di trading è affidabile 

Per avere la certezza che il broker al quale si stanno affidando i propri risparmi non sia una truffa, ci sono alcuni requisiti da rispettare. Le società di trading che agiscono entro i confini della legalità vengono autorizzate dalle autorità che vigilano sui mercati finanziari, sia a livello nazionale sia internazionale. 

I broker autorizzati sono, dunque, regolamentati e in possesso di determinate licenze. Le società non autorizzate non hanno assolutamente licenze di questo tipo, ma capita anche che alcune società in possesso di licenza commettano degli illeciti. 

consob italia truffe trading

Tra le autorità più famose che operano sui mercati, si annoverano:

  • Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) in Italia;
  • Cyprus Securities and Exchange Commission (CySEC) a Cipro;
  • European Securities and Markets Authority (ESMA) in Europa;
  • Financial Conduct Authority (FCA) nel Regno Unito;
  • Securities and Exchange Commission (SEC) negli Stati Uniti d’America;
  • Australian Securities and Investments Commission (ASIC) in Australia;
  • Financial Services Agency (FSA) in Giappone.

La piattaforma di trading può considerarsi affidabile se compare negli elenchi delle autorità garanti, sulla base della nazione nella quale il broker ha sede (questo è il registro delle imprese regolamentate CONSOB). Se non la si trova, si tratterà quasi sicuramente di una società fantasma, pronta a commettere atti scellerati.

Nel nostro Paese, oltre a prestare la massima attenzione alla presenza di contatti e informazioni sul sito della piattaforma, alla struttura del sito, alla ricerca di recensione online, è bene considerare i suggerimenti della CONSOB

Nello specifico, una società di trading che sia in regola con la normativa europea, non potrà:

  • permettere le opzioni binarie per trader retail;
  • permettere una leva finanziaria massima di 30:1;
  • offrire bonus, cashback sugli spread e altri incentivi;
  • mostrare avvisi di rischio con la percentuale di clienti che hanno perso soldi negli ultimi 12 mesi;
  • proteggere dal saldo negativo;
  • fissare il margine di stop out al 50%;
  • distinguere tra clienti retail e professionisti.

Truffe sul trading: a chi rivolgersi e cosa fare?

Nell’ipotesi in cui si fosse rimasti vittima di una truffa di trading, sarà possibile denunciare una società di trading, mettendosi nell’ottica che recuperare i propri soldi non sarà affatto semplice. Il problema principale, quando si ha a che fare con un truffatore professionista, è che sarà specializzato anche nel far perdere le sue tracce

truffa trading a chi rivolgersi

A questo proposito, ci sono 3 strade che si potranno percorrere:

  1. rivolgersi alla Polizia Postale;
  2. inviare una segnalazione alla CONSOB;
  3. contattare un avvocato che possa occuparsi di recuperare i soldi persi con il trading

Polizia Postale 

Nonostante il ruolo della Polizia Postale dovrebbe essere proprio quello di stanare le truffe sul web e le minacce insite nel mondo digitale (si pensi, per esempio, al cyberbullismo), raramente riuscirà a cavare un ragno dal buco. 

Perché non riesce a risolvere? Le indagini sono generalmente difficili e sarebbero necessarie troppe risorse per andare a scovare i responsabili. Optare per questa richiesta di aiuto si traduce, il più delle volte, in un nulla di fatto. 

Il ruolo della CONSOB

Si potrà scegliere di fare una segnalazione alla CONSOB, la quale si occuperà di:

  • recepire la segnalazione;
  • identificare i soggetti;
  • pubblicare una lista delle imprese di investimento senza succursale autorizzate (si tratta di una vera e propria blacklist).

In aggiunta, da qualche anno, ha anche potere di oscurare determinati siti una volta che riesca a provare l’abusivismo finanziario della società alle spalle. Per inoltrare la segnalazione alla CONSOB si dovrà inviare un esposto tramite posta, PEC, fax, oppure direttamente online. 

Questa strada permetterà di bloccare la piattaforma truffa, ma non i truffatori che ci sono dietro: sarà dunque necessario denunciare il broker truffatore. Avvalersi di un avvocato può fare la differenza. 

Avvocati esperti di trading 

La soluzione più efficace per riuscire a recuperare i propri soldi consiste nel denunciare il broker alle Autorità, chiedendo il supporto di un avvocato esperto nel forex.

Chi sono gli avvocati che si occupano di questa disciplina? Al momento, in Italia, non ci sono tanti studi legali specializzati nel trading online. Pochi si avvicinano alle tutele nel mondo del trading in Italia, perché la disciplina è complessa.

Tra questi è possibile citare lo studio legale Graziana Aiello di Torino, che come riporta un articolo su Repubblica offre consulenza legale contro le truffe del trading.

L’attività dei professionisti consiste nel:

  • raccogliere i documenti, quindi analizzare la presenza di licenze e la responsabilità effettiva della società di trading;
  • provare l’effettiva truffa;
  • fare denuncia alla Polizia Postale, se c’è un illecito;
  • fare richiesta alla banca, per seguire la destinazione dei pagamenti tracciati (anche se la pista di seguire i soldi può non funzionare, perché i capitali sono depositati in paradisi fiscali nel 90% dei casi);
  • richiedere un chargeback, ovvero il rimborso degli acquisti effettuati con carta di credito (a volte anche con bonifico). 

Trading online: le testimonianze

Di fronte a un’opportunità di guadagno esistono sempre due opinioni: quella di chi ce l’ha fatta, e ne parla con entusiasmo, e quella di chi non ce l’ha fatta, che chiaramente consiglia di starne alla larga.

Purtroppo, nel trading online esiste anche una terza versione: quella di chi non ha né guadagnato né perso, ma è semplicemente stato truffato.

Ricchi con il trading online

C’è qualcuno che è diventato ricco con il trading? Sì, ma rimane un’attività altamente speculativa e per esperti. Non tutto il trading online è una truffa, ma si tratta di un’attività piena di insidie e non è una passeggiata come fanno credere alcuni blog o canali social. 

È il caso per esempio di trader italiani famosi, come Luca Discacciati, i fratelli Luigi, Daniele e Nicolò Pegoraro oppure Ana Maria Bontoi. Oltre ai professionisti, ci sono anche un buon numero di investitori che riescono a ottenere dei profitti sui mercati finanziari.

Ho perso tutto con il trading

Forum e piattaforme tematiche sull’argomento trading pullulano soprattutto di esperienze negative. Trader delusi, e disillusi, che hanno capito sulla propria pelle quanto gli investimenti siano complessi.

L’attività di molti siti web, influencer e guru dei social media alimentano nelle persone l’idea che fare soldi col trading sia facile e alla portata di tutti. La gamificazione di molte piattaforme famose, inoltre, invita l’utente a provarci: mettere i primi risparmi e tentare la sorte.

Una “sorte” che quasi sempre non sorride, vista la complessità dei mercati finanziari. Il principiante, spesso, fa poca strada sul mercato. Nel lungo periodo, i conti di trading dei clienti retail risultano spesso in rosso (e le percentuali dichiarate dai broker di CFD lo dimostrano).

Se c’è chi si arricchisce, dunque, c’è anche chi ha perso tutto con il trading online. A volte per demerito, a volte perché vittima di una truffa.

Su TutelaTrader.it, la piattaforma specializzata nel recupero crediti da truffe trading grazie al lavoro degli avvocati e degli studi legali iscritti, è facile incappare in tantissime testimonianze sul trading come questa:

Salve. Sono uno dei tanti che sono stati raggirati e truffati da una società fittizia, illusoria, insomma che non esiste, che si fa chiamare PBNINVEST LTD. Un consulente finanziario mi ha contattato telefonicamente per propormi di fare trading online.

Si faceva chiamare Michael Scofield. La sede diceva che era a Londra, chiamava col +44. Poi mi ha detto che sarei stato seguito da un broker di nome Andrea Dorelli, il quale mi prometteva guadagni già da subito col cambio valute, però prima dovevo investire una minima somma di euro 250.

Dopo un mese circa, sparisce e vengo seguito da uno che si faceva chiamare Matteo Ferrucci, il quale mi propone di investire altri soldi in progetti. Rapidi guadagni, ma senza la possibilità di prelevare. Alla fine ho perso 5000 euro per aver creduto a questi malfattori.

Da lì in poi ho capito che i miei soldi si sono volatizzati. Non fate niente per telefono e non date nessun dato o informazione sul vostro conto.

L’attività di avvocati professionisti può aiutare i truffati a recuperare i propri investimenti fittizi. Non è sempre facile, questo va detto, ma con il supporto di un legale specializzato le probabilità aumentano.

Truffa nella truffa: i falsi studi legali di recupero crediti

Per la rubrica Non c’è mai limite al peggio, ci sono altre tipologie di truffe all’interno della beffa principale. Per esempio, esistono dei finti studi legali, spesso con sede a Londra, che garantiscono il recupero dei soldi persi

Solitamente richiedono:

  • di pagare un anticipo;
  • di versare la tassa del 26%, oppure ricorrono ad altri espedienti per truffare i clienti già truffati. 

Giustizia Finanziaria, società con sede a Londra, è stato uno degli esempi più famosi. Si tratta proprio di un falso studio legale che promette di aiutare le persone truffate con il forex a ottenere dei risarcimenti. 

Le truffe sul trading di criptovalute

La nuova frontiera è la truffa del trading di criptovalute, con la quale si promettono guadagni da capogiro su Bitcoin e affini. Le truffe vengono realizzate con l’uso di siti web e app fasulli, con le classiche e-mail truffa, oppure con dei falsi aggiornamenti su Twitter. 

truffa trading criptovalute

Ci sono poi i robot crypto, i quali vengono sponsorizzati come software con il quale fare trading automatico e che promettono agli investitori di ottenere somme molto alte, con sforzo praticamente pari a zero.

A volte gli annunci ideati per mettere in scena le truffe sulle crypto riportano i nomi di VIP, utilizzati come specchietti per le allodole. 

Ne riportiamo di seguito solo alcuni, dai quali tenersi alla larga:

  • 1k Daily Profit;
  • Algo Cash Master;
  • Big Money Rush;
  • Bitcoin Code (e le sue varianti Billionaire, Champion, Circuit, Code, Edge, Evolution, Formula, Power, Prime, Pro, Rush, Storm, Superstar, Trader, Treasure, Up o Wealth);
  • BitQH App;
  • BitQS;
  • BitQT;
  • Crypto Boom (e i suoi sosia Crypto Cash, Engine, Profit, CryptoSoft);
  • Dogecoin Millionaire;
  • eKrona.com;
  • Ethereum Code;
  • Immediate Bitcoin;
  • Immediate Edge;
  • Meta Profit;
  • Oil Profit;
  • Profit Maximizer o Revolution;
  • Quantum AI;
  • Tesla Coin, Yen Coin e simili.

Truffe di trading online – Domande frequenti

Come recuperare i soldi persi con il trading?

Il modo migliore per fare una richiesta di recupero crediti è rivolgersi agli avvocati esperti in trading e forex, come per esempio allo studio legale Graziana Aiello. 

Come denunciare una società di trading?

Per denunciare un broker o una società di trading è necessario sporgere denuncia alle autorità: sarà così inviata comunicazione alla Procura al fine di avviare le indagini. 

Dove trovare avvocati online esperti di trading?

In Italia, al momento, non esistono tanti studi legali specializzati nel trading: uno dei migliori servizi di tutela è rappresentato dal sito TutelaTrader. 

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