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Revisore legale dei conti: requisiti, esame e differenza con il revisore contabile

Chi è il revisore legale e come funzionano la sua formazione, il tirocinio e l'esame di abilitazione.

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Redazione deQuo
05 Maggio 2020
revisore legale

Il revisore legale è un professionista che ha il compito di controllare la contabilità e i bilanci non solo di aziende private, ma anche di enti pubblici. Per diventare revisore contabile bisogna affrontare un determinato percorso di formazione: si deve infatti essere in possesso di una laurea in materie economiche e finanziarie oppure giuridiche, aver fatto un tirocinio della durata di tre anni e aver sostenuto un esame di abilitazione che permette l’iscrizione in un apposito registro tenuto presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La figura del revisore legale è disciplinata dal decreto legislativo 39/2010, nel quale sono contenute anche le informazioni riguardanti i requisiti da possedere per poterlo diventare: dalla formazione all’abilitazione, dall’iscrizione al registro dei revisori fino alla modalità di svolgimento della revisione stessa, e tutto ciò che riguarda il controllo della qualità e le sanzioni amministrative e penali previste.

Quella del revisore legale è, dunque, una professione riservata che può essere svolta soltanto dai professionisti che hanno ottenuto l’abilitazione: in questa guida spiegheremo nel dettaglio quali sono i requisiti da soddisfare per poter diventare revisore legale dei conti, partendo dalla formazione fino ad arrivare al tirocinio e all’esame di abilitazione e ci occuperemo di quelle che sono le attività svolte dal revisore legale.

I requisiti per fare il revisore legale

Occuparsi del controllo legale dei conti e dei bilanci di una società o di un ente è un’attività che prevede un certo grado di competenza: i requisiti di accesso per l’esercizio della professione servono pertanto ad assicurare l’efficacia dei controlli.

La figura del revisore contabile è disciplinata dall‘articolo 2409 bis del Codice Civile, nel quale si legge che “La revisione legale dei conti sulla società è esercitata da un revisore legale dei conti o da una società di revisione legale iscritti nell’apposito registro.”

cosa può fare il revisore legale

Può occuparsi della revisione legale soltanto il professionista iscritto nell’apposito registro al termine di un percorso di abilitazione, che inizia con la laurea, prevede un tirocinio di tre anni e termina con un esame di Stato.

Sono in molti a chiedersi quale sia la differenza fra revisore legale e revisore contabile: in realtà un tempo la figura professionale si chiamava proprio revisore contabile. In seguito a una normativa europea, è stato il utilizzato il termine revisore legale. Nella pratica il cambiamento non ha riguardato soltanto la denominazione in quanto si è verificato anche un effettivo ampliamento delle competenze del revisore.

Il revisore legale non ha, infatti, un mero ruolo di controllo della contabilità: nello svolgimento delle sue mansioni, dovrà occuparsi di un’analisi qualitativa e della coerenza dell’attività di gestione aziendale nella sua interezza.

Formazione: la laurea per diventare revisore legale

Il percorso di formazione da seguire per diventare revisore contabile è ben articolato: il primo passo consiste nel conseguimento di un diploma di laurea, anche di tipo triennale, in discipline economiche e finanziarie, oppure giuridiche.

Vi rientrano, per esempio:

  • la laurea triennale in Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale;
  • la laurea triennale in Scienze Economiche;
  • la laurea magistrale in Economia;
  • la laurea magistrale in Economia Aziendale;
  • la laurea magistrale in Scienze Economiche Aziendali;
  • la laurea magistrale in Finanza;
  • la laurea magistrale in Scienze della Politica;
  • la laurea magistrale in Scienze Economiche per l’Ambiente e la Cultura;
  • la laurea magistrale in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni;
  • la laurea magistrale in Giurisprudenza;
  • la laurea magistrale in Scienze Statistiche, Attuariali e Finanziarie.

Vengono accettate anche le lauree che appartengono al vecchio ordinamento e qualsiasi altro tipo di diploma di laurea che sia equiparato, come nel caso in cui fosse stato conseguito all’estero.

Il tirocinio

Alla laurea segue il periodo di tirocinio, che ha la durata di tre anni: può essere svolto presso un altro revisore legale, che potrà accettare un numero massimo di tre tirocinanti, o presso una società di revisione legale. Il tirocinio serve a mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante il percorso universitario.

Il tirocinante potrà iscriversi in uno specifico registro dei tirocinanti se ha conseguito una delle lauree sopra elencate e qualora sia in possesso dei seguenti requisiti di onorabilità:

  • non deve essere stato interdetto o sospeso dagli uffici direttivi di persone giuridiche e imprese;
  • non deve essere stato sottoposto a misure di prevenzione da parte dell’autorità giudiziaria;
  • non deve essere stato condannato alla reclusione per un periodo superiore a 6 mesi per reati riguardanti la materia bancaria, finanziaria, mobiliare, assicurativa, di mercati, valori mobiliari e strumenti di pagamento, oppure per un reato societario;
  • non deve essere stato condannato alla reclusione per un periodo superiore a 1 anno a causa di delitti contro la pubblica amministrazione, la fede pubblica, il patrimonio, l’ordine pubblico, l’economia pubblica o in materia tributaria;
  • non deve essere stato condannato alla reclusione per un periodo superiore a 2 anni, a prescindere dalla tipologia di delitto.

Il tirocinio può iniziare anche nel caso in cui l’aspirante revisore legale avesse terminato la laurea triennale, ma fosse iscritto a quella magistrale.

Al termine di ogni anno di tirocinio, il praticate dovrà presentare una relazione illustrativa sulle attività svolte presso il revisore o la società grazie alla quale sta imparando il mestiere.

L’esame di abilitazione alla professione di revisore legale

Lo step finale per conseguire il titolo di revisore legale è rappresentato dal superamento dell’esame di idoneità abilitante all’esercizio della professione. Sono esentati dall’esame i professionisti che hanno già superato un esame equipollente presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, quali:

  • avvocati;
  • esperti contabili.

Dal 2017, i dottori commercialisti hanno a disposizione soltanto un esonero parziale in quanto il titolo non è più equipollente a quello di revisore legale.

L’esame viene di solito bandito ogni anno e viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale, 4° Serie Speciale – Concorsi ed esami. Non è un concorso, quindi non esiste un numero prefissato di candidati che possono sostenere l’esame ogni anno.

L’esame è costituito da tre prove scritte e da un colloquio orale. Nello specifico, le prove scritte sono le seguenti:

  • la prima è un tema su materie economiche e aziendali, su argomenti quali contabilità generale, analitica e di gestione, disciplina del bilancio e principi contabili, analisi finanziaria, economia politica, aziendale e finanziaria, informatica, sistemi operativi, matematica e statistica;
  • la seconda è un tema su materie giuridiche quali diritto civile e commerciale, diritto societario, diritto fallimentare, diritto tributario, diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • la terza prova è un questione dal contenuto pratico che riguarda le materie tecnico-professionali e quelle della revisione, ovvero: gestione del rischio e controllo interno, principi di revisione nazionali e internazionali, disciplina della revisione legale, deontologia professionale e indipendenza, tecnica professionale della revisione.

Si viene ammessi alla prova orale soltanto se si superano tutte e tre le prove scritte. Il colloquio orale verterà su tutte le materie oggetto delle prove scritte. Il professionista che avrà superato l’esame, potrà iscriversi presso il Registro dei revisori legali istituito dal Mef e iniziare a svolgere la professione di revisore legale. È molto importante ricordare che anche in seguito al superamento dell’esame sono previsti degli obblighi di formazione continua in quanto sia il settore giuridico sia quello economico sono in continua evoluzione.

Cosa può fare il revisore legale

L’attività di controllo da parte del revisore legale sulla contabilità e i bilanci di una società ha come esito un giudizio di conformità rispetto alla normativa vigente e ai principi contabili nazionali e internazionali.

Ogni controllo termina con la redazione di una relazione nella quale viene spesso un giudizio circa la correttezza dei documenti presi in esame: la revisione della contabilità da parte del revisore legale è sinonimo di trasparenza da parte di una società e contribuisce a una migliore promozione della sua immagine sia verso il pubblico diretto sia verso i potenziali stakeholders.

Nel caso di società quotate, di grandi dimensioni, ma anche nel caso delle aziende pubbliche, la revisione periodica è obbligatoria per legge. L’analisi del bilancio svolta dal revisore contabile, inoltre, permetterà alle società di evidenziare eventuali lacune o la presenza di errori in merito alla contabilizzazione delle operazioni di gestione.

In base a quanto detto si può ben intuire come la figura del revisore contabile deve essere del tutto indipendente, in quanto non ci dovranno essere legami di alcun genere con l’azienda da analizzare: la revisione finale dovrà essere oggettiva poiché frutto dell’attività di analisi qualitativa da parte del professionista.

I revisori contabili possono lavorare sia come liberi professionisti, operanti in partita IVA, sia per una società di revisione, come partner o dipendenti. Si tratta di una professione molto interessante dal punto di vista della retribuzione e che permette di ottenere ottimi guadagni, specialmente quando il grado di specializzazione del revisore è molto elevato.

Revisore legale – Domande frequenti

Quali sono i requisiti per diventare revisore legale?

Il revisore legale può esercitare questa professione dopo aver conseguito una laurea di tipo economico o giuridico, svolto un tirocinio di 3 anni e superato un esame di abilitazione.

Che differenza c’è fra revisore legale e revisore contabile?

Fino a qualche tempo fa il revisore legale di una società o di un ente veniva chiamato revisore contabile: il nome è stato cambiato per adeguamento a una normativa europea.

Come funziona l’esame per diventare revisore legale?

Si tratta di un esame di stato che abilita alla professione, che consiste in tre prove scritte e un colloquio orale: si può sostenere la prova orale solo se si superano tutti e tre gli scritti.

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