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Cos’è la rendita diretta per inabilità permanente

In cosa consiste la prestazione economica nota come rendita diretta per inabilità permanente, che viene erogata dall'INAIL? Scopriamolo insieme analizzando quali sono i soggetti ai quali è destinata.

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Redazione deQuo
09 Ottobre 2021
rendita diretta per inabilita permanente

La rendita diretta per inabilità permanente per gli eventi accaduti prima del 25 luglio 2000 è un contributo economico che si riceve nei casi di diminuita attitudine al lavoro.

Quest’ultima viene valutata in base alle tabelle allegate al T.U. 1124/1965.

Il beneficio viene erogato direttamente dall’INPS dopo l’accertamento del grado di inabilità: vediamo di seguito quali sono i requisiti che si dovranno possedere per ricevere tale rendita. 

Requisiti rendita diretta per inabilità permanente

Si avrà diritto alla rendita in presenza delle seguenti condizioni:

Caratteristiche e durata 

Il contributo che si potrà ricevere consiste in un importo mensile non soggetto a tassazione IRPEF, il quale sarà erogato a partire dal giorno successivo a quello in cui è avvenuta la guarigione clinica. 

Per quanto riguarda, invece, la sua durata, corrisponde a tutta la vita, a patto che:

  1. il grado di inabilità riconosciuta non scenda mai al di sotto dell’11%;
  2. la rendita non sia capitalizzata. 
rendita diretta per inabilita permanente

Cosa cambia per il lavoratore agricolo

Nel caso di lavoratore agricolo che abbia diritto a ricevere la rendita, si potrà richiedere la liquidazione in capitale se il grado di inabilità permanente sia compreso tra il 16% e il 20% (la percentuale dovrà essere accertata alla scadenza dei termini per la revisione). 

Nell’ipotesi in cui, invece, il grado di inabilità permanente sia pari o superiore al 50%, e siano trascorsi almeno 2 anni dalla liquidazione della rendita (a specifiche condizioni e per investimenti migliorativi della propria attività), si potrà richiedere il riscatto della rendita. 

Quest’ultima potrà riscattarla per intero nei casi in cui i postumi non siano suscettibili di modificazioni ed in misura non superiore alla metà, nell’ipotesi opposta.

Integrazione della rendita diretta

Il titolare di rendita diretta potrà anche ricevere un’integrazione della rendita diretta nei casi in cui non sia scaduto l’ultimo termine revisionale. Quest’ultimo corrisponde a:

  • 10 anni nel caso di infortuni sul lavoro;
  • 15 anni per le malattie professionali. 

La potrà ricevere il soggetto che è tenuto a sottoporsi a cure mediche e chirurgiche necessarie al recupero dell’attitudine al lavoro e dell’integrità psico-fisica. 

Si tratta di un contributo:

  • soggetto a tassazione IRPEF;
  • che viene erogato per tutta la durata della cura;
  • che viene calcolato integrando la quota giornaliera della rendita fino a un massimo del 75% della retribuzione media giornaliera degli ultimi 15 giorni di lavoro.

L’integrazione alla rendita diretta per inabilità permanente si potrà ricevere solo su invio di un’apposita domanda. 

Rendita diretta per inabilità permanente – Domande frequenti

Quali sono le rendite INAIL?

La rendita per inabilità permanente è un contributo economico erogato dall’INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro, per sostenere le conseguenze irreversibili di un infortunio sul lavoro o di una malattia professionale.

Come viene calcolata l’invalidità INAIL?

La rendita diretta per inabilità permanente INAIL si calcola prendendo in considerazione due parametri: la componente biologica e quella patrimoniale.

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