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Visita fiscale INPS: orari dipendenti pubblici e privati

Gli orari della visita fiscale dei dipendenti pubblici e privati, tra reperibilità ed esoneri: la guida 2021.

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Redazione deQuo
23 Maggio 2022
orari visita fiscale

La visita fiscale INPS è un controllo obbligatorio che viene effettuato da parte di un medico nel momento in cui un lavoratore si assenta dal lavoro per malattia.

Sono tanti i furbi che fingono di star male potendo così restare a casa e avere diritto alla retribuzione: il controllo medico permette spesso di scoprirli.

Quali sono gli orari delle visite fiscali nel 2022, ai quali sono soggetti sia i dipendenti pubblici sia quelli privati? In questa guida saranno presentati i momenti nei quali possono essere effettuate le visite, con le relative fasce di reperibilità, e quali sono i casi nei quali sono invece possibili le esenzioni dai controlli INPS.

Gli orari delle visite fiscali non sono uguali per tutti i lavoratori, ma differiscono a seconda che si operi nel settore pubblico o in quello privato. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di essere esonerati dal controllo da parte del medico incaricato dall’INPS o le sanzioni che possono essere applicate in caso di assenza del lavoratore durante la visita fiscale, non sono presenti differenze.

Orari visita fiscale dipendenti pubblici 2022

L’INPS si occupa delle visite fiscali di tutti i lavoratori dal 2018, sia dei dipendenti pubblici sia di quelli che lavorano per aziende private. Gli orari della visita fiscale sono quelli durante i quali potrà avvenire l’arrivo del medico inviato dall’INPS, che avrà il compito di verificare le condizioni di salute del lavoratore.

Se il lavoratore non rispetta le fasce di reperibilità imposte dalla legge e, per esempio, non si trova in casa nel momento in cui il medico effettua la visita, vengono applicate delle sanzioni, che analizzeremo in seguito.

Per i dipendenti pubblici sono state fissate due fasce di reperibilità, una al mattino e una al pomeriggio, che sono valide tutti i giorni della settimana, compresi il weekend, quindi il sabato e la domenica, e i giorni festivi. Le riportiamo nella tabella in basso.

Orari visite fiscali dipendenti pubblici Fascia di reperibilità
Mattina Dalle 9:00 alle 13:00, 7 giorni su 7
Pomeriggio Dalle 15:00 alle 18:00, 7 giorni su 7

Tali orari sono validi anche per le visite fiscali di militari, Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria, Marina Militare, Aeronautica Militare, insegnanti, personale ATA, DSGA e dirigenti scolastici.

Orari visita fiscale privati

Come anticipato, le due fasce di reperibilità per i lavoratori del privato sono leggermente diverse: sono comunque le stesse a prescindere dalle dimensioni dell’azienda, quindi valgono sia per le piccole società sia per quelle di grandi dimensioni.

Anche in questo caso, gli orari delle visite fiscali per i privati sono validi 7 giorni su 7, compresi i weekend e i giorni festivi. Nella tabella in basso è stato riportato il quadro riassuntivo con gli orari.

Orari visite fiscali dipendenti privati Fascia di reperibilità
Mattina Dalle 10:00 alle 12:00, 7 giorni su 7
Pomeriggio Dalle 17:00 alle 19:00, 7 giorni su 7

Visite fiscali orari: novità

Già a partire dal 2018, tutti i controlli relativi alla visita fiscale sono stati affidati all’INPS, tramite la creazione del Polo Unico dei Controlli, attraverso il quale si è cercato di dare uniformità alle procedure di verifica.

Tra le novità introdotte c’è quella relativa al numero di visite che possono essere effettuate dal medico fiscale: in precedenza era possibile una sola visita, quindi era più semplice per i finti malati riuscire a mettere in scena la finzione.

Adesso il medico ha la possibilità di effettuare più controlli nel corso dell’intera malattia, che potrebbero verificarsi anche nella stessa giornata, nel rispetto delle fasce di reperibilità.

Oltre al rafforzamento dei controlli, sono state inasprite le sanzioni previste per i dipendenti colti in flagranza di reato, in base alle quali si può anche rischiare di essere licenziati.

Visita fiscale INPS: come funziona

La visita fiscale consiste in una vera e propria visita medica che ha l’obiettivo di verificare quali siano le reali condizioni di salute del paziente, oltre che quello di controllare l’effettiva presenza del lavoratore presso l’indirizzo di reperibilità fornito.

Nel corso della visita, il medico porrà al lavoratore le domande necessarie per conoscere i sintomi della malattia e quale cura è stata prescritta dal medico di base, ma potrà anche non limitarsi a un controllo meramente verbale.

La visita medica dal vivo serve a capire se il lavoratore stia veramente male o stia fingendo: tra le facoltà del medico fiscale rientra anche quella di far rientrare il dipendente prima al lavoro rispetto al tempo indicato dal medico di base, giustificando l’eventuale decisione tramite verbale.

La visita fiscale termina con il rilascio di una ricevuta da parte del medico, che il lavoratore è tenuto a conservare, ricordando che ci potrebbe comunque essere una seconda visita medica.

Visite fiscali INPS e reperibilità

Nel momento in cui un lavoratore si ammala, ha il diritto di passare il periodo di malattia ovunque desideri. L’importante è che comunichi il suo indirizzo di reperibilità all’INPS, che non deve necessariamente coincidere con quello di residenza.

La comunicazione deve essere inoltrata al proprio medico di base che scriverà l’indirizzo di reperibilità sul certificato medico, il quale dovrà poi essere inviato al proprio datore di lavoro.

L’indirizzo sarà dunque inoltrato in automatico all’INPS, in modo tale che il medico che si occuperà della visita fiscale saprà dove recarsi per il controllo previsto dalla legge.

Fino allo scorso anno, il lavoratore poteva comunicare il nuovo indirizzo in autonomia:

  • tramite il numero verde 803.164 del Contact Center multicanale;
  • inviando un fax alla sede territoriale dell’INPS;
  • inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica medicolegale.NOMESEDE@inps.it.

A partire dal 2021 è invece disponibile un servizio online messo a disposizione dall’INPS introdotto proprio per comunicare un eventuale cambio dell’indirizzo di reperibilità.

Visite fiscali orari INPS: sanzioni

L’aumentare del numero di dipendenti truffaldini che nel corso degli anni si sono serviti della richiesta di malattia in modo disonesto ha portato a un inasprimento delle sanzioni previste.

La prima si applica nel momento in cui il dipendente non viene trovato in casa durante la visita fiscale: il lavoratore viene così sanzionato per assenza ingiustificata dal posto di lavoro, subendo una decurtazione sullo stipendio relativa ai giorni in cui non ha lavorato.

Nei casi di maggiore gravità, ovvero quelli in cui si scopre che non solo il lavoratore non si trova in casa per malattia, ma si sta occupando di faccende personali, è possibile che si possa arrivare anche al suo licenziamento.

Assenza durante visita fiscale: conseguenze

Le decurtazioni corrispondono:

  • al 100% della retribuzione per i primi 10 giorni di malattia;
  • al 50% della retribuzione per i giorni seguenti.

Se il lavoratore dovesse risultare assente durante la visita fiscale per ben tre volte consecutive, perderà in modo definitivo l’indennità fino alla fine del periodo di malattia.

Il lavoratore ha comunque a sua disposizione 15 giorni di tempo dalla notifica della sanzione per motivare la sua assenza. A tal proposito, risulta utile elencare quali sono i casi nei quali è possibile esentarsi dalla visita fiscale.

Leggi anche: Periodo di comporto per malattia

Visite fiscali: esonero reperibilità

Quando si è in malattia, si può uscire di casa? In pratica, i dipendenti pubblici e privati sono giustificati in caso di assenza durante la visita fiscale nei seguenti casi previsti dalla legge:

  • quando l’assenza è dovuta a cause di forza maggiore;
  • nei casi in cui si siano verificate delle circostanze improvvise che hanno reso necessaria la presenza del lavoratore altrove;
  • nel caso di visite e accertamenti specialistici che si sono svolti nello stesso momento in cui il medico ha effettuato la visita fiscale;
  • per visite mediche presso il proprio medico di base;
  • nel caso in cui ci fosse la necessità di ricevere un’iniezione;
  • per i ricoveri ospedalieri;
  • per cure dentistiche urgenti;
  • per il ritiro di radiografie;
  • per l’acquisto di farmaci;
  • nell’ipotesi di malattie gravi che prevedano terapie immediate salvavita;
  • nei casi di gravidanza a rischio;
  • per gli infortuni sul lavoro;
  • nel caso di malattie per le quali è stata riconosciuta la causa di servizio;
  • per le invalidità che hanno provocato una riduzione dell’attività lavorativa di almeno il 67%.

Leggi anche: Quando si è in infortunio si può uscire di casa?

In che orari si può uscire quando si è in malattia? Alcune sentenze hanno incluso tra i casi nei quali il lavoratore è giustificato se si allontana dal proprio domicilio anche se è in malattia:

  • l’andare a trovare parenti in ospedale qualora l’unico orario disponibile corrisponda a quello delle fasce di reperibilità;
  • lo svolgere attività di volontariato che non pregiudichino lo stato di salute indicato nel certificato medio;
  • la presenza di patologie gravi.

Inoltre, nel momento in cui il medico di base rilascia il certificato medico, può inserire il cosiddetto Codice E: in questo modo escluderà in automatico il lavoratore dalla visita fiscale, in quanto tale codice lo fa rientrare nell’elenco delle esenzioni possibili.

Orari visite fiscali – Domande frequenti

Qual è la fascia oraria per le visite fiscali?

Gli orari della visita fiscale variano a seconda che il dipendente lavori nel settore pubblico o privato: ecco quali sono.

Quali sono gli orari delle visite fiscali per i docenti statali nel 2022?

Gli orati della visita fiscale per chi lavora nel mondo della scuola sono gli stessi previsti per i dipendenti pubblici: scopri quali sono

Cosa succede se il medico di controllo non ti trova a casa?

Sono previste delle sanzioni di diverso tipo per il lavoratore: ecco quali sono nello specifico.

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