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Giudizio di ottemperanza: in cosa consiste

Cos'è il giudizio di ottemperanza, come funziona la procedura, quali sono i termini da rispettare e il contributo unificato che sarà necessario sostenere.

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Redazione deQuo
05 Marzo 2021
giudizio di ottemperanza

Il giudizio di ottemperanza consiste in un procedimento di tipo amministrativo per mezzo del quale è possibile ottenere un pagamento da parte della Pubblica Amministrazione

Nella pratica, ciò si verifica in relazione all’esistenza di una sentenza, che però non è mai stata eseguita, in base alla quale l’amministrazione ha l’obbligo di corrispondere una data somma di denaro

Si ricorre, dunque, alla giudizio di ottemperanza qualora ci si trovi a essere creditori rispetto a una Pubblica amministrazione e si voglia evitare il ricorso ai pignoramenti forzati, la cui procedura richiede in genere diverso tempo. 

Cos’è il giudizio di ottemperanza: esempi

Il cittadino (o l’impresa) che, in seguito all’emanazione di una sentenza, ha il diritto di ricevere dei soldi dalla Pubblica Amministrazione può ricorrere al giudizio di ottemperanza, il quale costituisce, a tutti gli effetti, uno strumento per il recupero crediti

Rappresenta una vera e propria alternativa al pignoramento e può portare all’esecuzione:

  • delle sentenze del giudice amministrativo;
  • delle sentenze del giudice ordinario, ovvero quelle emesse dal Giudice di pace;
  • dei decreti ingiuntivi che non siano opposti e definitivi;
  • dei lodi arbitrali esecutivi divenuti inoppugnabili. 
giudizio di ottemperanza

Come funziona

Qualora si volesse proporre un giudizio di ottemperanza ci si dovrà rivolgere al Tribunale regionale relativo alla circoscrizione in cui è stata emessa la sentenza per la quale si richiedere l’attuazione. 

Quindi, se la sentenza è stata emessa dal Tribunale di Catania, bisognerà proporre il giudizio di ottemperanza al TAR Sicilia, con sede a Catania. Non sarà necessario inviare eventuali diffide alla Pubblica amministrazione

Per procedere con il giudizio di ottemperanza, sarà necessario verificare i seguenti requisiti:

  1. che la sentenza o il decreto ingiuntivo siano stati notificati dalla Pubblica amministrazione, sia per il passaggio in giudicato sia per l’esecuzione forzata;
  2. che siano passati 120 giorni dalla ricezione della notifica;
  3. di essere in possesso dell’attestazione di avvenuto passaggio in giudicato della sentenza o di non opposizione del decreto ingiuntivo

Tempi

Per quanto riguarda i tempi da rispettare, il giudizio di ottemperanza potrà essere proposto entro 10 anni dal momento in cui la sentenza che ha riconosciuto il diritto di ricevere un determinato credito sia diventata definitiva in quanto passata in giudicato. 

Nello specifico, sarà necessario:

  • notificare il ricorso alla Pa e alle altre parti eventualmente coinvolte;
  • allegare al ricorso una copia autentica del provvedimento per il quale si sta richiedendo l’ottemperanza. 
giudizio di ottemperanza

Termini

Il giudizio di ottemperanza ha come conclusione una sentenza con la quale il giudice fissa un termine tassativo che la Pa deve rispettare per saldare il suo debito nei confronti del creditore. 

Nell’ipotesi in cui tale termine non venisse rispettato:

  • il giudice stabilirà una sanzione pecuniaria;
  • sarà previsto l’intervento di un commissario ad acta, il quale avrà il compito di obbligare la Pa a versare quanto dovuto al ricorrente. 

Contributo unificato

Chi scegliere di fare ricorso al giudizio di ottemperanza, dovrà pagare:

  • un contributo unificato di 300 euro;
  • le eventuali spese dell’assistenza legale da parte di un avvocato amministrativista

Tali cifre potranno poi essere rimborsate dalla Pubblica Amministrazione al termine del procedimento intrapreso. 

Se fossi alla ricerca di una consulenza legale sul tema del giudizio di ottemperanza, rivolgiti a uno degli avvocati presenti su deQuo.it, che potrà fornirti il supporto necessario per ottenere il credito dovuto dalla Pa. 

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