Differenza tra procura generale e procura della Repubblica
Come funziona la procura della Repubblica? Analisi della differenza tra procuratore generale e procuratore della Repubblica e sull'organizzazione interna della Procura.
Che differenza c’è tra la procura generale della Repubblica e la Procura della Repubblica?
Nella pratica, la Procura della Repubblica è l’ufficio giudiziario che opera presso il tribunale ordinario o il tribunale per i minorenni.
La procura generale, nell’ordinamento della Repubblica italiana, costituisce gli uffici del Pubblico Ministero presso:
- la Corte d’Appello;
- la Suprema Corte di Cassazione.
Entrambe sono disciplinate principalmente dal Titolo III, Capo I, del R.D. 30 gennaio 1941, n. 12 (Ordinamento giudiziario), ma vi vanno riferimento anche alcune disposizioni del codice di procedura penale, oltre che la legge 24 maggio 1951, n. 392, e il D.Lgs. 20 febbraio 2006, n. 106.
Quali sono le funzioni della Procura della Repubblica
Nell’articolo 50 del c.p.p., si legge che il Pubblico ministero esercita l’azione penale quando non sussistono i presupposti per la richiesta di archiviazione. Questa funzione spetta ai magistrati della procura generale nei giudizi di impugnazione:
- presso la Corte di appello, dove si occupano di risolvere i conflitti sorti tra procure della Repubblica che appartengono allo stesso distretto o a distretti diversi;
- presso la Corte di cassazione, dove assicurano l’uniforme interpretazione della legge.
I magistrati della procura generale svolgono anche la funzione di PM nei giudizi di impugnazione che si svolgono presso la Corte d’Assise d’Appello.
L’azione penale è stata assegnata alla Procura in Italia in seguito alla riforma del Codice di procedura penale (24 ottobre 1989), che ha portato all’abolizione della figura del giudice istruttore.
Procuratore generale presso la Corte d’appello e la Corte di Cassazione
Quello che cambia è la figura del procuratore a seconda del diverso grado di giudizio. In particolare, il nostro ordinamento prevede che il procuratore generale presso la Corte d’appello debba verificare il corretto esercizio dell’azione penale, oltre che l’equità dell’operato da parte dei procuratori della Repubblica.
Avrà dunque il compito di inviare al procuratore generale presso la Corte di cassazione i dati e le informazioni raccolti tramite una relazione che sia almeno annuale. Inoltre, si ricorda che:
- il procuratore generale presso la Corte d’appello è membro di diritto del consiglio giudiziario;
- il procuratore generale presso la Corte di cassazione è membro di diritto del consiglio superiore della magistratura.
Organizzazione
La procura generale della Repubblica è formata da magistrati e da personale di tipo amministrativo. Scendendo maggiormente nel dettaglio, ogni procura avrà:
- un procuratore generale della Repubblica;
- dei sostituti procuratori generali della Repubblica, che avranno il compito di affiancarlo;
- degli avvocati generali della Repubblica.
Mentre le procure generali presso la Corte di appello potranno avere un solo avvocato generale, quelle presso la Corte di Cassazione ne potranno avere più di uno.
A proposito delle qualifiche:
- i procuratori e gli avvocati generali dovranno avere la qualifica di magistrato di Cassazione, o di magistrato d’appello nelle sedi meno importanti;
- i sostituti procuratori, invece, dovranno possedere la qualifica di magistrato di tribunale o di magistrato in tirocinio, al termine di un anno di formazione.
Ogni ufficio della procura della Repubblica, basandosi sulle circolari e le direttive del Ministro della Giustizia e del Consiglio Superiore della Magistratura, organizza le attività e i turni dei magistrati e degli organi di polizia giudiziaria che operano nel territorio di competenza.
La procura della Repubblica potrà avere anche uno o più procuratori aggiunti della Repubblica, in base alla regola che ce ne sia uno ogni 10 sostituti.
Polizia giudiziaria
Presso ogni Procura della è presente una sezione di polizia giudiziaria, formata da ufficiali e agenti di polizia giudiziaria delle forze di polizia italiane, in servizio distaccato.
Questi ultimi dipendono dal procuratore della Repubblica, ma svolgono anche le attività e le funzioni investigative che vengono loro delegate dalla Procura generale della Repubblica.
Direzione distrettuale e nazionale antimafia
Oltre a quanto detto finora, esiste anche una specifica competenza relativa a delitti di tipo mafioso, al traffico di stupefacenti, ai reati sessuali, sulla base di quanto previsto dall’articolo 51 c.p.p.
Tali attribuzioni saranno di competenza:
- della direzione distrettuale antimafia (DDA), che è presente in ogni capoluogo di distretto di Corte d’appello, per i giudizi di primo grado;
- della direzione nazionale antimafia (DNA), che si trova presso la Cassazione di Roma, per i giudizi di appello e dinanzi alla Cassazione.
Il DDA viene gestito da un procuratore distrettuale, il quale sceglie i magistrati che lavoreranno presso la direzione distrettuale antimafia. Il DNA, invece, è posto sotto le direttive del procuratore nazionale antimafia, che dovrà essere un magistrato di Cassazione che ha svolto funzioni di PM per almeno 10 anni.
Il suo incarico avrà durata di 4 anni e potrà essere rinnovato una sola volta. Le sue funzioni sono previste dall’articolo 371-bis del Codice di procedura penale e la sua attività è posta sotto la sorveglianza del procuratore generale presso la Corte di Cassazione.
Differenza tra procura generale della Repubblica e procura della Repubblica – Domande frequenti
I compiti del procuratore generale della Repubblica possono essere di diverso tipo: clicca qui per saperne di più.
Per conoscere la differenza esistente tra la Procura e il Tribunale leggi il nostro approfondimento in materia.