Vai al contenuto

Danni da incidente sciistico: di chi è la responsabilità?

Cosa deve fare uno sciatore che viene denunciato per aver provocato un danno a un'altra persona sulle piste?

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
02 Luglio 2015
responsabilità incidente sciistico

I danni da incidente sciistico possono essere dovuti a motivazioni differenti: può trattarsi di inesperienza da parte dello sciatore, di sfortuna, di un improvviso peggioramento delle condizioni meteorologiche, che ha conseguenze negative sulla performance dello sportivo, oppure può essere provocato dalle cattive condizioni nelle quali riversa una pista da sci.

Di chi è la responsabilità civile nel caso di caduta sulla pista da sci? A quale Legge è necessario fare riferimento? Cosa dice la Giurisprudenza in merito? Analizziamo alcune sentenze che hanno riguardato incidenti sciistici in Italia e la Legge che regola la materia.

Danni da incidente sciistico: la Giurisprudenza

Nel corso degli anni la Giurisprudenza ha proposto soluzioni differenti rispetto al tema della responsabilità civile in caso di danni derivanti da un incidente sciistico. Lo sconto fra sciatori è l’incidente più frequente fra tutti quelli che si verificano sulle piste da sci: generalmente chi pratica questo sport stipula un’assicurazione che copra la responsabilità civile, poiché farsi male sugli sci può provocare danni molto gravi.

Secondo una parte della Giurisprudenza, la condotta degli sciatori sulle piste da sci rende sciare un’attività pericolosa: in base alla sentenza n. 13530/1992 della Corte di Cassazione, infatti, non è pericolosa un’attività che presenti di per sé grandi potenzialità di procurare danno a terzi, ma qualunque attività innocua resa pericolosa dalla condotta di chi la pratica.

Gli sciatori devono pertanto rispettare le indicazioni contenute nella Legge numero 363 del 2003, a proposito delle “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo”, oltre che il decalogo dello sciatore, una lista di dieci regole per imparare ad agire con prudenza sulle piste da sci, al fine di non essere responsabili di possibili incidenti.

Come regola generale, nel momento in cui si verifica uno sconto fra sciatori si presume il concorso di colpa. Come si legge nell’articolo 19 della legge 363 del 2003 “Nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre gli eventuali danni”.

Danni da incidente sciistico: lo scontro tra sciatori

Lo sconto tra sciatori viene trattato alla stregua dello sconto tra veicoli: ai sensi dell’articolo 2054 del Codice Civile, è possibile liberarsi della presunzione di colpa se si riesce di aver tenuto una condotta regolare e di aver tentato in tutti i modi di evitare un possibile incidente.

In base alla sentenza n. 1198/1997 della Cassazione, dimostrare che soltanto uno dei due soggetti coinvolti nell’incidente ha avuto un comportamento colposo non è sufficiente per attribuirgli tutta la colpa.

È necessario fornire delle prove tramite delle testimonianze o un verbale da parte delle Forze dell’Ordine.

La Legge n. 363 del 2003 prevede che in caso di incidente sciistico, il danno provocato, per il quale può scattare l’illecito civile o il reato, può essere responsabilità:

  1. di un altro sciatore;
  2. del gestore dell’impianto;
  3. del maestro di sci.

Lo sciatore che ha subito un danno potrà quindi agire in sede civile contro uno dei tre soggetti elencati al fine di ottenere un risarcimento.

incidente sciistico giurisprudenza

Danni da incidente sciistico: la responsabilità dello sciatore

Facciamo un esempio in un caso nel quale un incidente sciistico è stato provocato da uno sciatore. Un ragazzo stava sciando ed è andato addosso a una signora che ha sporto denuncia nei suoi confronti sia in sede civile che penale. Cosa è necessario fare? È possibile che la denuncia venga ritirata se si trova un accordo tra le parti?

In questo caso, è probabile che la persona lesa abbia presentato querela per lesioni colpose. La querela può essere revocata dalla persona che l’ha precedentemente effettuata, la quale unitamente all’accettazione del querelato determina l’estinzione del reato.

Riguardo al processo civile, il danneggiato avrà presentato domanda giudiziale per il risarcimento dei danni. In tale ipotesi, è possibile rivolgersi a un legale per opporsi alla richiesta, se ritenuta illegittima, o per valutare la congruità dell’importo chiesto a titolo di risarcimento e trovare eventualmente un accordo.

Danni da incidente sciistico: la responsabilità del gestore dell’impianto

Il gestore di un impianto sciistico ha l’obbligo di valutare i rischi relativi alla pericolosità della pista da sci prima di permettere agli sciatori di poterla utilizzare.

Nell’articolo 3 della Legge n. 363 del 2003, nel quale vengono disciplinati gli obblighi del gestore, si legge infatti che:

 “I gestori delle aree individuate ai sensi dell’articolo 2 assicurano agli utenti la pratica delle attività sportive e ricreative in condizioni di sicurezza, provvedendo alla messa in sicurezza delle piste secondo quanto stabilito dalle regioni. I gestori hanno l’obbligo di proteggere gli utenti da ostacoli presenti lungo le piste mediante l’utilizzo di adeguate protezioni degli stessi e segnalazioni della situazione di pericolo”.

Nell’articolo 4 si legge che:

I gestori delle aree sciabili attrezzate, con esclusione delle aree dedicate allo sci di fondo, sono civilmente responsabili della regolarità e della sicurezza dell’esercizio delle piste e non possono consentirne l’apertura al pubblico senza avere previamente stipulato apposito contratto di assicurazione ai fini della responsabilità civile per danni derivabili agli utenti e ai terzi per fatti derivanti da responsabilità del gestore in relazione all’uso di dette aree”.

Nei casi in cui l’incidente sia stato causato da una negligenza da parte del gestore dell’impianto, che non ha tenuto fede ai suoi obblighi, sarà possibile che il danneggiato ottenga il risarcimento qualora riesca a dimostrare l’esistenza di condizioni di pericolo riguardanti la pista da sci.

Danni da incidente sciistico: la responsabilità contrattuale

In questo caso sarà possibile agire esercitando l’azione di responsabilità contrattuale: ciò è reso possibile in relazione al fatto che lo sciatore ha acquistato un contratto di skipass:

  • prima dell’introduzione dello skipass, la responsabilità del gestore era di tipo extracontrattuale;
  • di conseguenza in caso di incidente spettava al danneggiato l’onere di dimostrare il nesso casuale esistente tra la condotta colposa da parte del gestore e il danno subito dello sciatore.

Lo skipass ha trasformato la responsabilità del gestore in responsabilità contrattuale, disciplinata dall’articolo 1218 del Codice Civile:

  1. in questo caso, l’onere di dimostrare il nesso causale non spetta più al danneggiato;
  2. l’unica prova che deve essere fornita dal danneggiato è la dimostrazione che l’incidente sia avvenuto sulla pista da sci;

Il gestore dell’impianto può provare a dimostrare di non essere il responsabile del sinistro, altrimenti sarà tenuto al risarcimento danni nei confronti dello sciatore.

Nella pratica, dovrà riuscire a dimostrare:

  1. che l’incidente si è verificato a causa di una condotta errata da parte dello sciatore;
  2. che l’incidente è il risultato di una violazione delle disposizioni che lo sciatore è tenuto a rispettare;
  3. che il sinistro è avvenuto a causa di un evento fortuito oppure per una causa di forza maggiore.

Lo skipass presenta inoltre un altro beneficio per lo sciatore: quello di poter agire contro il gestore dell’impianto nel Tribunale della propria città di residenza e non nel luogo nel quale si è verificato l’incidente.

Danni da incidente sciistico: la responsabilità del maestro di sci

Infine, il terzo caso che si può verificare in occasione di un incidente sciistico è quello in cui la responsabilità è del maestro di sci. Ai sensi dell’articolo 1218 del Codice Civile:

  • la responsabilità della scuola è di tipo contrattuale;
  • di conseguenza, se un allievo di una scuola di sci subisca un danno, deve unicamente dimostrare che l’incidente è avvenuto durante la lezione di sci.

La sentenza numero 3612 del 2014 della Suprema Corte di Cassazione ha affermato che l’affidamento di un minore a una scuola di sci comporti da parte della scuola obblighi di protezione nei suoi confronti, in modo da assicurarne l’incolumità.

Pertanto, il maestro da sci che viene accusato di aver provocato un danno a un suo allievo deve dimostrare:

  1. di essere stato adempiente nei confronti delle sue obbligazioni, ovvero di aver agito al fine di garantire la sicurezza dell’allievo;
  2. che le lesioni siano state procurate autonomamente dall’allievo e non siano una responsabilità della scuola;
  3. in caso contrario, sarà tenuto a risarcire i danni che ha procurato all’allievo.

Danni da incidente sciistico – Domande frequenti

Scontro spalla a spalla sugli sci: chi paga?

In caso di uno scontro tra due sciatori, l’articolo 19 della legge n. 363 del 2003 a proposito delle “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo” afferma che sia valido il concorso di colpa tra i due sciatori. Il danneggiato può comunque agire contro il danneggiante se riesce a dimostrare il comportamento colposo tenuto da parte dell’altro.

In caso di danno causato dal gestore dell’impianto, il danneggiato è tenuto a dimostrare il nesso causale fra lesione subita e negligenza da parte del gestore?

No, poiché l’acquisto di uno skipass fa sì che la responsabilità del gestore dell’impianto sia di tipo contrattuale: il danneggiato deve solo dimostrare che l’incidente si è verificato sulla pista da sci a causa delle sue condizioni.

Come viene punito il gestore che non ottempera agli obblighi previsti dalla legge n. 363 del 2003?

È prevista l’applicazione di una sanzione amministrativa, che va da un minimo di 20.000 euro a un massimo di 200.000 euro.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Consulenze Legali

Approfondimenti, novità e guide su Consulenze Legali

Leggi tutti
rinuncia all'eredita
09 Agosto 2022
L’usucapione indica il modo in cui è possibile acquistare la proprietà o il diritto reale di un bene mobile o immobile, derivante dal suo utilizzo continuo e legale. L’usucapione dell’erede è disciplinata in Italia dall’articolo 714 del Codice Civile, nel quale si legge che è possibile richiedere la divisione di…
remissione di querela
20 Maggio 2022
La remissione della querela è disciplinata dall'articolo 152 del Codice penale, nel quale si legge che: Nei delitti punibili a querela della persona offesa, la remissione estingue il reato. La remissione è processuale o extraprocessuale. La remissione extraprocessuale è espressa o tacita. Vi è remissione tacita, quando il querelante ha compiuto fatti incompatibili con la volontà…
comunione ereditaria come uscire
22 Agosto 2021
La comunione ereditaria consiste in un’eredità per la quale sono previsti più eredi, i quali, alla morte del defunto, diventano comproprietari del bene e dei rapporti, attivi e passivi, che fanno parte del patrimonio ereditato. Si parla anche di comunione incidentale, in quanto non dipende dalla volontà dei singoli eredi.…
difendersi da querela ingiusta
11 Marzo 2020
Le condanne ingiuste purtroppo esistono in quanto anche la Giustizia sbaglia: così succede che a causa di un errore giudiziario una persona innocente possa subire una ingiusta detenzione e trascorrere anni in carcere. È possibile ottenere un risarcimento per gli errori giudiziari? Qual è la procedura di revisione della condanna?…
divisione spese legali condominio
10 Marzo 2020
L’articolo 1123 del Codice Civile regola la ripartizione delle spese condominiali, che varia in relazione ai millesimi di proprietà o alla tipologia di servizio messo a disposizione per tutti i condomini: è il caso delle spese di gestione e manutenzione dell’ascensore o della pulizia delle scale, che saranno più elevati…
pass per disabili
04 Marzo 2020
In Italia ai cittadini disabili sono garantite una serie di agevolazioni, non solo di tipo economico, che hanno l’obiettivo di facilitare la loro integrazione sociale e lavorativa e rendere più sostenibile la condizione di disabilità. Il pass per disabili, chiamato anche contrassegno invalidi, costituisce una delle agevolazioni più importanti: i…