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Come denunciare un avvocato scorretto

In ogni mestiere esistono professionisti e imbroglioni, anche per gli avvocati. Come ci si comporta contro un avvocato scorretto? E cosa rischia? Scopriamolo.

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Redazione deQuo
16 Gennaio 2020
denunciare avvocato scorretto

Nonostante l’avvocato sia la persona che dovrebbe far rispettare sempre la legge, si può avere la sfortuna di trovare un avvocato imbroglione che non si comporta esattamente come dovrebbe: come si reagisce in casi come questo? È possibile denunciare un avvocato scorretto? A chi va inoltrata la segnalazione e cosa rischia di preciso l’avvocato?

Un avvocato che ha un comportamento poco conforme alle regole, perché inadempiente o perché ha messo in atto un comportamento antigiuridico, può essere denunciato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, tramite la descrizione di quanto accaduto. Esistono delle situazioni particolari, ovvero quelle nelle quali si ha una responsabilità di tipo penale, nelle quali l’avvocato può essere denunciato direttamente alla Procura della Repubblica.

Gli avvocati sono tenuti a rispettare le regole contenute all’interno del Codice deontologico forense. Il mancato rispetto dei contenuti del Codice comporta degli ammonimenti da parte dell’Ordine il quale:

  • invia gli atti relativi alla denuncia al Consiglio distrettuale di disciplina, che potrà valutare di emettere una sanzione nei confronti dell’avvocato;
  • può decidere, nei casi di maggiore gravità, di sospendere l’avvocato dall’esercizio della professione o di radiarlo dall’ordine.

Come si denuncia un avvocato scorretto?

Qual è, nella pratica, la procedura da seguire quando si vuole segnalare il comportamento scorretto da parte di un avvocato che si è rivelato inadempiente per non aver curato i nostri interessi, nonostante abbia ricevuto un compenso economico?

L’avvocato può essere denunciato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, attraverso la presentazione di un esposto. L’Ordine si impegnerà a esaminare il caso specifico con le opportune verifiche:

  • l’avvocato sarà invitato per iscritto a presentare, entro un termine preciso, le proprie deduzioni;
  • dovrà in seguito trasmettere gli atti al Cdd, ovvero il Consiglio distrettuale di disciplina.

Nel caso in cui l’esposto sia legittimo, sarà inviato alle autorità competenti o a un Ordine di Finanza: inizieranno così le indagini e gli accertamenti al fine di dimostrare la veridicità di quanto presentato nell’esposto. Verrà così avviato un procedimento disciplinare per inottemperanza deontologica.

Denunciare un avvocato per inadempienza: come funziona il procedimento disciplinare

Il procedimento disciplinare si articola in tre fasi:

  1. una volta acquisita la notizia dell’illecito da parte dell’avvocato denunciato, che viene iscritta in un apposito registro, entro sei mesi si svolge l’istruttoria;
  2. si può procedere con l’archiviazione del caso o con il capo di incolpazione e la citazione a giudizio;
  3. in fase di dibattito e decisione, che rappresenta la fase conclusiva del procedimento disciplinare l’avvocato può essere prosciolto, oppure ricevere un richiamo verbale, nei casi di lieve gravità, o una sanzione, nei casi peggiori.
Cosa rischia l’avvocato scorretto in caso di denuncia?

Cosa rischia l’avvocato scorretto in caso di denuncia?

In base all’esito del procedimento disciplinare, un avvocato che è stato denunciato per scorrettezza nell’esercizio della sua professione, potrà subire conseguenze differenti in proporzione al danno che ha provocato al suo assistito.

Nel caso in cui le accuse nei confronti dell’avvocato, in seguito alle indagini investigative – che di solito durano 6 mesi – siano fondate, il Cdd formulerà il capo di incolpazione dal quale potrà derivare:

  • il proscioglimento dell’avvocato, con il quale non si ritiene di dover applicare delle misure di tipo disciplinare;
  • il richiamo verbale;
  • la sanzione: vediamo di seguito quali sono le diverse tipologie di sanzione che possono spettare a un avvocato accusato di non aver rispettato i doveri contenuti nel Codice deontologico forense.

Denunciare un avvocato scorretto: quali sanzioni rischia l’avvocato?

A seconda della gravità dell’illecito che ha commesso, la sanzione che l’avvocato rischia può essere:

  • un avvertimento, nei casi di lieve entità;
  • una censura, che consiste in un provvedimento di disapprovazione. Si verifica, in altri termini, quando il comportamento è grave ma non è contrario alla legge;
  • per i comportamenti più gravi si può andare incontro alla sospensione dall’esercizio della professione, per un periodo minimo di 2 mesi;
  • infine, la sanzione peggiore che può spettare a un avvocato denunciato per illecito è la radiazione dall’Albo professionale. L’avvocato ha avuto dei comportamenti antigiuridici a causa dei quali non potrà esercitare mai più la sua professione.
Quali sono i doveri che l’avvocato deve rispettare?

Quali sono i doveri che l’avvocato deve rispettare?

Ogni avvocato che esercita la professione ha il dovere di rispettare il Codice deontologico forense in base al quale:

  • il suo atteggiamento nei confronti dei suoi clienti deve essere caratterizzato da una trasparenza assoluta. Ciò significa che l’avvocato deve essere in grado di indicare la strada giusta e segnalare al cliente di lasciar perdere nel caso in cui una determinata causa risultasse già persa in partenza;
  • in questo caso specifico, se il cliente dovesse rifiutarsi di seguire il consiglio del proprio avvocato, quest’ultimo può chiedergli di firmare un foglio, la cosiddetta liberatoria, in cui si esonera da ogni responsabilità per una causa che ritiene sfavorevole ma che il cliente è intenzionato a portare avanti a tutti i costi;
  • il dovere dell’avvocato consiste dunque nel non assecondare il cliente in tutto e per tutto, solo perché riceve un compenso, ma guidarlo a prendere la decisione giusta, nel rispetto della legge, adottando la strategia processuale più consona alla situazione: se quindi l’avvocato non informa per iscritto il cliente sul fatto che una determinata causa sarà quasi sicuramente perdente, sarà lui il diretto responsabilità nel caso in cui la causa venisse effettivamente persa;
  • deve evitare di consigliare accordi con la controparte: si parla in questo caso di patrocinio infedele nei confronti dell’assistito. Il cliente potrà chiedere in una situazione simile il risarcimento per il danno subito, poiché l’avvocato ha commesso violazione del segreto d’ufficio;
  • deve fare in modo di evitare a tutti i costi il conflitto di interesse, che potrebbe nascere quando una causa presa in carico interferisce con l’esito di un’altra della quale si stava già occupando;
  • deve essere diligente nello svolgimento della propria mansione, puntuale nella gestione delle pratiche legate ai singoli casi e onesto nella parcella richiesta al proprio assistito, che non lo deve portare a speculare senza scrupoli per mero fine di guadagno economico.

I doveri di condotta professionale degli avvocati sono indicati negli articoli 35-47 del Codice deontologico della categoria.

Quando denunciare un avvocato alla Procura della Repubblica

Il caso appena citato di patrocinio infedele rappresenta una situazione molto particolare nella quale la responsabilità da parte dell’avvocato è di tipo penale: in casi come questi si può denunciare l’avvocato che ha commesso una scorrettezza nei propri confronti direttamente alla Procura della Repubblica, attraverso un esposto.

La condotta scorretta dell’avvocato viene quindi presentata per iscritto, fornendo il maggior numero di dettagli possibili. In particolare saranno necessari:

  • i propri dati anagrafici;
  • la descrizione dei fatti, comprensiva di luogo, data, ora e la presenza di eventuali testimoni da sentire, che sono informati sull’accaduto;

Bisognerà poi manifestare l’intenzione di formulare querela qualora il reato venisse accertato. Se l’autorità giudiziaria ritiene il reato perseguibile d’ufficio, si dovranno svolgere le relative indagini. Nel caso in cui, invece, il reato fosse ritenuto perseguibile ad istanza di parte, si dovrà cercare un accordo tra le parti e trovare una soluzione per chiudere la vicenda senza conseguenze di tipo legale.

Come denunciare un avvocato scorretto – Domande frequenti

A chi bisogna rivolgersi per denunciare un avvocato scorretto?

Un comportamento scorretto da parte di un avvocato che non rispetta i doveri contenuti all’interno del Codice deontologico forense può essere denunciato al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, attraverso la presentazione di un esposto. Il denunciante sarà tenuto a indicare le proprie generalità e quelle del professionista accusato, descrivendone la condotta inadempiente. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati metterà in moto un procedimento disciplinare attraverso il quale deciderà come comportarsi nei confronti dell’avvocato denunciato.

Cosa rischia un avvocato scorretto?

A seconda della gravità del proprio comportamento, un avvocato inadempiente nei confronti del proprio cliente rischia di ricevere un richiamo verbale o una sanzione. Le sanzioni possono essere di tipo lieve, ovvero consistere in un avvertimento o una censura, oppure di tipo grave, ovvero portare l’avvocato ad essere temporaneamente sospeso dall’esercizio della professione oppure ad essere radiato dall’Albo degli avvocati per sempre.

Qual è il ruolo del Consiglio distrettuale di disciplina?

Il Consiglio distrettuale di disciplina (Cdd) è l’ente che si occupa del controllo disciplinare degli avvocati che sono iscritti all’Albo. Tramite la sua valutazione viene stabilita la legittimità dell’esposto presentato con la denuncia dell’avvocato scorretto. In caso di illegittimità della condotta di un avvocato, il Cdd si occupa della trasmissione degli atti alle autorità competenti o a un organo di finanza. Partiranno così le indagini investigative sulla scorrettezza professionale dell’avvocato: in caso di inottemperanza al Codice deontologico forense, l’avvocato subirà un procedimento disciplinare.

Quali sono i doveri degli avvocati nei confronti dei propri clienti?

In base a quanto contenuto negli articoli 35-47 del Codice deontologico, gli avvocati devono instaurare un rapporto di fiducia con i propri clienti, informarli con assoluta trasparenza sulla complessità di una causa, agire per il bene dei propri assistiti e non meramente per scopi di lucro, evitare sempre di consigliare al cliente un accordo con la controparte.

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