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Chi sono i caregivers familiari

Oggigiorno si sente parlare sempre più spesso di caregivers, figura che viene ricoperta da una buona fetta della popolazione italiana: ecco chi sono i caregivers in Italia, si cosa si occupano e come vengono tutelati dalla legge.

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Redazione deQuo
07 Aprile 2021
caregivers

La parola caregiver si sente nominare sempre più spesso nel corso degli ultimi tempi. 

Il suo significato letterale è quello di “colui che dà le cure”: si tratta di una figura che si prende cura di altre persone

Vediamo di preciso chi sono i caregivers in Italia, in quali casi si rientra in tale definizione e quali sono le agevolazioni alle quali possono avere accesso oggi nel nostro Paese. 

Caragivers: cosa sono

Si parla di caregiver familiare per riferirsi a quella persona che, a titolo gratuito e al di fuori di quella che è la sua professione, si occupa di assistere un genitore, un figlio, un familiare disabile o che non sia autosufficiente

Secondo le stime Istat, in Italia ci sono almeno 8,5 milioni di caregivers, che corrispondono al 17% della popolazione. Di questa percentuale, il 14,9% è composto dai familiari delle persone che hanno bisogno di cura e assistenza costante

Il 60% dei caregivers è disoccupato, il 40% ha un’età compresa tra i 46 e i 60 anni, mentre il 30% ha meno di 45 anni. Sempre sulla base dei dati forniti da Istat, sappiamo che:

  • il 53,4% dei caregivers impiega meno di 10 ore a settimana per prendersi cura di un proprio familiare;
  • il 25,1% occupa più di 20 ore, mentre il 19,8% è un caregiver per almeno 10 ore della sua settimana. 

Caregiver: definizione

Ai sensi del DDL 1461, il caregiver è una “persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18”.

Cosa bisogna fare per diventare caregiver?

I requisiti per diventare caregiver prevedono che si debba prestare assistenza continuativa e gratuita. Non è necessario avere un legame di parentela con il soggetto assistito né essere conviventi. Il caregiver può dunque essere anche un amico non convivente.

All’articolo 2 del Disegno di Legge n. 2266, Legge quadro nazionale per il riconoscimento e la valorizzazione del caregiver familiare (2 marzo 2016), si legge che il caregiver è la persona che volontariamente, in modo gratuito e responsabile, si prende cura di una persona non autosufficiente o comunque in condizioni di necessario ausilio di lunga durata, non in grado di prendersi cura di sé.

caregivers

Di cosa si occupa il caregiver

Nella pratica il lavoro del caregiver consiste:

  • nel fornire assistenza alla persona della quale si occupa, somministrando farmaci o terapie;
  • nell’occuparsi dell’acquisto e nella prescrizione dei medicinali, oltre che delle visite mediche specialistiche

Il caregiver è una persona che si occupa anche dell’igiene personale del suo assistito, in tutti quei casi in cui quest’ultimo non sia autosufficiente, nonché dei pasti e di tutto ciò che può riguardare la cura del soggetto con disabilità o qualsiasi altra patologia. 

Nonostante il lavoro del caregiver risulti abbastanza faticoso non solo dal punto di vista fisico, ma anche sotto il profilo psicologico, non è ancora stata approvata una legge che permetta di offrire maggiori tutele a questa figura

Caregiver e tutele nazionali

Dal punto di vista legislativo, l’unica tutela attualmente prevista a sostegno dei caregivers è inserita nella legge 104, la quale prevede:

  • 3 mesi di permesso mensili per chi assiste i familiari con disabilità;
  • il congedo straordinario fino a 2 anni per i casi di maggiore gravità. 

Caregiver: bonus

Per quanto riguarda, invece, il bonus e le agevolazioni per i caregivers, la legge di Bilancio 2018 aveva introdotto un fondo statale da 20 milioni di euro all’anno fino al 2020, ma non è mai stato approvato alcun decreto per l’erogazione del bonus da 1.900 euro che era stato previsto dal Testo unico per i caregivers. 

In aggiunta, non è stato mai né discusso né tantomeno approvato il testo n. 1461, che include una proposta di legge contenente “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”.

Leggi anche: “Cos’è la visita intramoenia“.

caregivers

Caregiver e tutele regionali

In assenza di disposizioni nazionali a sostegno dei caregivers, le Regioni si stanno muovendo per offrire un supporto economico alle persone che ogni giorno si occupano dei propri familiari. 

In particolare, dal 2014 in Emilia Romagna è presente una legge regionale che prevede “Norme per il riconoscimento e il sostegno del caregiver familiare”: tale norma riconosce la figura del careviger, integrandola all’interno dei servizi assistenziali e socio-sanitari. 

Grazie al fondo regionale per la non autosufficienza, inoltre, la Regione ha introdotto un assegno di cura spettante al caregiver, che viene erogato su base mensile. 

Leggi anche: “Assegno sociale: come funziona“.

Caregivers – Domande frequenti

Come farsi riconoscere caregiver?

L’unico riconoscimento della figura del caregiver presente attualmente in Italia è rappresentato dalla legge 104.

Chi è il caregiver legge 104?

Il caregiver essere definito come la persona che ogni giorno si occupa dell’assistenza gratuita e volontaria di un parente non più autosufficiente.

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