Assegno di accompagnamento: a chi spetta
Cos'è e come funziona l'erogazione dell'assegno di accompagnamento, quali sono le patologie che si devono avere per riceverlo, come fare domanda e quali sono i casi in cui è cumulabile e compatibile.
L’assegno di accompagnamento, chiamato anche indennità di accompagnamento, è una prestazione economica che viene erogata dall’INPS su domanda.
Si rivolge ai soggetti mutilati o invalidi totali che non sono più in grado di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore oppure sono incapaci di compiere gesti quotidiani.
In questa guida analizzeremo a chi spetta l’assegno di accompagnamento, quali sono i requisiti per richiederlo, a quanto ammonta e dopo quanto tempo arriva.
Indennità di accompagnamento: a chi spetta e requisiti
Ha diritto all’assegno di accompagnamento chiunque abbia una minorazione, a prescindere dall’età e dalle sue condizioni reddituali.
I requisiti necessari sono i seguenti:
- l’inabilità al 100% per affezioni fisiche e psichiche;
- l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore, oppure di compiere gli atti quotidiani di ogni giorno e la necessità di ricevere un’assistenza continua.
Si dovrà avere la cittadinanza italiana, oppure essere cittadini stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza, cittadini stranieri extracomunitari con permesso di soggiorno di almeno un anno, e avere la residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.
Chi ha più di 65 anni potrà ricevere l’assegno di accompagnamento in presenza di difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni dell’età. I minori che ne sono titolari riceveranno la pensione di inabilità riservata ai maggiorenni totalmente inabili una volta compiuta la maggiore età. In questo caso si dovrà presentare il modello AP70 che certifichi il possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla legge.
Chi non ne ha diritto
L’indennità di accompagnamento, che è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa, non spetta agli invalidi:
- ricoverati gratuitamente in istituto per più di 30 giorni;
- che ricevano già un’indennità analoga per invalidità a causa di guerra, di lavoro o di servizio.
L’assegno di accompagnamento è compatibile e cumulabile anche:
- con la pensione di inabilità;
- con le pensioni e le indennità di accompagnamento per i ciechi totali o parziali.
Come richiedere l’assegno di accompagnamento
Prima di inviare la domanda per ottenere l’assegno di accompagnamento, sarà necessario recarsi dal proprio medico di base al fine di richiedere il rilascio del certificato medico introduttivo.
Dopo aver ottenuto il certificato, il cui codice identificativo dovrà essere allegato, sarà possibile richiedere l’assegno di accompagnamento:
- online, direttamente dal sito www.inps.it, seguendo il percorso: Servizi on line>Servizi per il cittadino>Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari;
- tramite gli enti di patronato o le associazioni di categoria dei disabili, ovvero ANMIC, ENS, UIC, ANFASS.
Nel caso in cui fosse in corso un ricordo giudiziario, non si potrebbe presentare la domanda fino a quando non sarà intervenuta una sentenza passata in giudicato.
A quanto ammonta
L’assegno di accompagnamento è pari a 512,34 euro che vengono corrisposti per 12 mensilità.
Dopo quanto tempo arriva l’indennità di accompagnamento
Il pagamento dell’indennità decorre dal 1° giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.
Assegno di accompagnamento – Domande frequenti
L’assegno di accompagnamento ha un importo mensile pari a 512,34 euro: clicca per conoscere come si richiede.
L’assegno di accompagnamento spetta in presenza di determinati requisiti, a prescindere dall’età e dal reddito: scopri quali sono.