Visura catastale: cos’è e quanto costa
Il significato di visura catastale e qual è il costo previsto per farne richiesta.
Cos’è la visura catastale
La visura catastale è il documento che viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate e che contiene tutte le informazioni registrate presso il catasto – alfanumeriche e topografiche – su un immobile situato in Italia
In questa guida sarà presentato qual è il contenuto della visura catastale, come si richiede e quanto costa, oltre che le informazioni da prendere in considerazione per la ricerca di un immobile.
Il dati della visura catastale
Richiedere una visura catastale permette di avere accesso ai seguenti dati:
- quelli identificativi e reddituali di fabbricati e terreni;
- quelli anagrafici relativi agli intestatari di beni immobili, che possono essere persona fisiche o giuridiche;
- le mappe catastali dei terreni e le planimetrie degli immobili;
- la monografie dei Punti Fiduciali e dei vertici della rete catastale;
- l’elenco dei subalterni e la rappresentazione grafica;
- gli atti di aggiornamento catastale, disponibili su richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge n. 241/90;
- dal novembre del 2015, le visure degli immobili urbani a destinazione ordinaria contengono anche la superficie catastale dell’immobile.
Le informazioni catastali sono pubbliche, fatta eccezione per le planimetrie che invece possono essere consultate soltanto dagli aventi diritto sull’immobile e dai loro delegati.
I titolari del diritto di proprietà o dei diritti reali di godimento possono consultare le informazioni sui propri immobili registrate al catasto in modo gratuito, mentre tutti gli altri dovranno pagare i tributi speciali catastali.
Come effettuare la richiesta
La richiesta della visura catastale può avvenire:
- presso un qualunque Ufficio provinciale – Territorio, sportello catastale decentrato, Sportello Amico (attivo presso gli uffici postali);
- telematicamente, per mezzo dei servizi online disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il seguente indirizzo sister.agenziaentrate.
Nel primo caso la visura sarà rilasciata in formato cartaceo, mentre nel secondo caso come file pdf.
Quanto costa la visura catastale?
Come anticipato nelle righe precedenti, i soggetti che non siano titolari del diritto di proprietà o di altri diritti reali di godimento sono tenuti al pagamento dei tributi speciali per poter consultare i dati catastali.
Nello specifico, si tratta di:
- 1,35 euro per ogni 10 unità immobiliari, o frazione di 10, nel caso della visura per soggetto;
- 1,35 euro per la visura per immobile, che può essere attuale o storica;
- 1,35 euro per la visura della mappa.
Per le visure erogate tramite il servizio dell’Agenzia delle Entrate “Visura Catastale telematica” l’importo del tributo speciale catastale è calcolato applicando la tariffa in vigore che viene:
- diminuita del 10% in quanto le visure vengono erogate per via telematica;
- aumentata del 50% poiché le visure sono fornite su base non convenzionale.
Come avviene la ricerca
La visura catastale si può richiedere attraverso le seguenti modalità di ricerca:
- per immobile;
- per soggetto;
- per partita.
Nel primo caso la consultazione può avvenire tramite:
- l’identificativo catastale, ovvero la particella catastale per il Catasto dei Terreni o l’unità immobiliare urbana per il Catasto dei Fabbricati;
- l’indirizzo dell’unità immobiliare urbana.
Nella ricerca per soggetto si può avere accesso alle informazioni catastali su un bene immobile, inserendo i dati anagrafici del suo intestatario, cioè cognome, nome, sesso, codice fiscale (se persona fisica), denominazione e sede legale (se persona giuridica).
Per quanto riguarda la ricerca per partita, invece, si utilizza un numero che indica l’insieme di immobili sul quale vantano diritti, al contempo e in un dato periodo, gli stessi soggetti, che prendono il nome di ditta catastale. Si tratta di una modalità di ricerca che viene utilizzata sempre di meno.
Gli identificativi catastali
Al fine di comprendere al meglio una visura catastale è bene conoscere quali sono i cosiddetti identificativi catastali e a cosa si riferiscono nello specifico.
Identificativi catastali | Significato |
Comune catastale | Il confine territoriale individuato catastalmente è coincidente con il corrispondente confine amministrativo comunale. Il codice del comune catastale è in genere composto da 4 caratteri coincidenti con quelli che compaiono nel codice fiscale dal 12° al 15° carattere |
Sezione amministrativa | Suddivisione del territorio del Comune catastale presente solo in alcuni contesti territoriali; viene identificata da una lettera |
Sezione censuaria | Suddivisione del territorio del Comune catastale presente solo in alcuni contesti territoriali; viene identificata da una lettera |
Sezione urbana | Ulteriore suddivisione del territorio del Comune catastale presente solo in alcuni Comuni, indipendentemente dall’esistenza della sezione amministrativa; viene identificata da tre caratteri |
Foglio | Porzione di territorio comunale che il catasto rappresenta nelle proprie mappe cartografiche |
Particella, chiamata anche mappale o numero di mappa | Rappresenta all’interno del foglio, una porzione di terreno, o il fabbricato e l’eventuale area di pertinenza, e viene contrassegnata da un numero |
Denominatore | Dato eventualmente presente solo per immobili che appartengono al Catasto fondiario, cioè le province di Trieste e Gorizia e porzioni di quelle di Udine e Belluno |
Subalterno | Per il Catasto dei Fabbricati, dove presente, identifica la singola unità immobiliare esistente su una particella, mentre per il Catasto dei terreni indica i fabbricati ex rurali |
I dati censiti al catasto di fabbricati e terreni
I dati sugli immobili registrati al Catasto dei Fabbricati sono i seguenti:
- Indirizzo, ovvero l’ubicazione dell’immobile, comprensiva di numero civico, scala, piano e interno;
- Zona censuaria, che è una porzione omogenea di territorio comunale nell’ambito della quale la redditività dei fabbricati è da considerarsi uniforme. Può comprende un Comune o semplicemente una sua porzione;
- Categoria, dato che indica la tipologia delle unità immobiliari, le cui caratteristiche intrinseche ne determinano la destinazione ordinaria e permanente;
- Classe, che si riferisce al grado di produttività delle unità immobiliari appartenenti alle categorie dei gruppi A, B e C. La classe è ‘U’ (unica) in assenza di una ripartizione in classi della categoria o con i numeri da ‘1’a ‘n’ al crescere della redditività;
- Consistenza, parametro che indica la dimensione dell’unità immobiliare;
- Rendita, che si calcola in modo differente a seconda dalle categoria dell’immobile.
I dati sugli immobili registrati al Catasto dei Terreni sono, invece, i seguenti:
- Qualità, che si riferisce al tipo di macrocoltura agraria attribuita a una particella del Catasto terreni, o sua porzione, che ha rilevanza ai fini della conservazione del Catasto;
- Classe, ovvero il grado di produttività delle particelle interessate da una qualità di coltura;
- Ha, che è la superficie in ettari del terreno;
- Are, che è la superficie in are del terreno;
- Ca, che è la superficie in centiare del terreno;
- Reddito dominicale, che dipende dalla qualità del terreno e dalla sua produttività media ordinaria;
- Reddito agrario, ovvero la parte del reddito medio ordinario dei terreni imputabile al capitale di esercizio e al lavoro di organizzazione impiegati nell’esercizio delle attività agricole. Si lega alla qualità del terreno e alla sua produttività media ordinaria.
Visura catastale – Domande frequenti
Il costo della visura catastale online dipende dalla metodologia di ricerca utilizzata: scopri quali sono i costi dei tributi speciali catastali.
La visura catastale si può richiedere sia presso un ufficio fisico sia online: clicca qui per sapere dove inviarla.
I dati contenuti in una visura catastale sono numerosi: ecco quali sono tutti gli identificativi presenti al suo interno.