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Smart working: fino a quando si potrà lavorare da casa?

Quali sono le proroghe introdotte dal Governo relative alla procedura semplificata di accesso allo smart working: le regole per i settori pubblico e privato e per i lavoratori fragili.

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Redazione deQuo
27 Luglio 2021
proroga smart working

La procedura semplificata per accedere allo smart working ha permesso a un gran numero di lavoratori di poter lavorare da remoto nel corso dell’emergenza coronavirus. 

Fino a quando è stato prorogato nel 2021 per i dipendenti pubblici impiegati nella pubblica amministrazione? Cosa cambia nel privato o per i lavoratori fragili?

Vediamo di seguito tutte le novità relative alla proroga dello smart working

Proroga smart working: le leggi

La legge 17 giugno 2021 n. 87 recante “Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19” è stata pubblicato in Gazzetta Ufficiale. 

La conversione in legge del Decreto Riaperture ha portato all’abrogazione del D.L. 30 aprile 2021, n. 56, il quale regolava lo smart working nelle Pubbliche amministrazione. Sono state così introdotte le novità relative allo smart working per tutto l’anno 2021. 

Settore privato

Nel privato, è stata prevista una proroga fino al 31 dicembre 2021, data entro la quale potrà essere adottata la procedura semplificata di comunicazione dello smart working ai sensi dell’art. 90, commi 3 e 4, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni in L. 17 luglio 2020, n. 77 (art. 11).

proroga smart working

Pubblico impiego

Per quanto riguarda il pubblico impiego, è stato previsto che nel caso delle Amministrazioni Pubbliche lo smart working sarà possibile fino al 31 dicembre 2021: sarà dunque necessario riorganizzare il lavoro dei dipendenti e l’erogazione dei servizi tramite la flessibilità oraria. 

Si dovrà garantire l’interlocuzione con l’utenza, per esempio con l’utilizzo di strumenti digitali, e a condizione che l’erogazione dei servizi che si rivolgono ai cittadini venga svolta con regolarità, continuità ed efficienza, oltre che nel rispetto dei tempi previsti. 

Regole per la Pubblica amministrazione

Le Pubbliche amministrazioni, ai sensi dell’art. 14, comma 1, L. 7 agosto 2015, n. 124, sono tenute ad adottare delle misure organizzative che permettano di conciliare vita e lavoro. Fissano, dunque, degli obiettivi annuali per l’attuazione del telelavoro e del lavoro agile. 

Per esempio, entro il 31 gennaio di ogni anno, si occupano della redazione del POLA, il piano organizzativo del lavoro agile, individuando le modalità attuative per tutte le attività che potranno essere svolte in smart working.

L’obiettivo è quello di fare in modo che almeno il 15% dei dipendenti possa avvalersene, facendo sì che nessuno di loro possa subire delle penalizzazioni in termini di riconoscimento della professionalità e progressione della carriera

Nella pratica, vengono definiti:

  • misure organizzative;
  • requisiti tecnologici;
  • percorsi formativi del personale;
  • strumenti di verifica dei risultati conseguiti. 

Ulteriori proroghe

Sono state previste delle proroghe per lo svolgimento delle modalità semplificate in relazione agli esami di abilitazione da parte di:

  • consulenti del lavoro;
  • esperti di radioprotezione;
  • medici autorizzati

A partire dal 1° luglio 2021 sarà invece possibile svolgere corsi di formazione pubblici e privati anche in presenza, nei casi in cui ci si trovi in zona gialla: sarà, ovviamente, necessario rispettare protocolli e linee guida. 

proroga smart working

Smart working e lavoratori fragili

Quali sono le tutele confermate nel caso dei lavoratori fragili? In primo luogo, è stato prorogato (con effetto retroattivo) il diritto allo smart working nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 ottobre 2021, in seguito all’emanazione del decreto Covid n. 105 del 23 luglio 2021.

In particolare, viene prorogato quanto previsto all’articolo 26 del decreto legge legge n. 18/2020, comma 2-bis, nel quale si legge che:

“i lavoratori fragili di cui al comma 2 svolgono di norma la prestazione lavorativa in modalità agile, anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale anche da remoto”.

Il nuovo decreto non ha però confermato l’equiparazione a ricovero ospedaliero del periodo di assenza dal servizio per coloro i quali non possono lavorare in smart working.

Chi sono i lavoratori fragili

La proroga dello smart working viene applicata a tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che siano in possesso di certificazione medica attestante una delle seguenti patologie:

  • immunodepressione;
  • patologie oncologiche.

Sono inclusi anche i soggetti che stiano facendo delle terapie salvavita e i lavoratori con disabilità grave, ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104

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