Quando toglieranno il reddito di cittadinanza?
Quali sono i requisiti per avere diritto al Reddito di Cittadinanza? Chi lo può richiedere nel 2022, quanto prende una persona sola e cosa succederà a partire dal 2023? Ecco cosa sapere sul contributo statale in base alle novità dell'ultima ora e alla sua futura abolizione.
Il Reddito di Cittadinanza è una misura economica introdotta con il decreto-legge del 28 gennaio 2019 per contrastare la povertà: nello specifico, si tratta di un sussidio economico il cui obiettivo è quello di sostenere i soggetti che riscontrano le maggiori difficoltà economiche a reinserirsi nel mondo del lavoro, e di favorire l’inclusione sociale.
Nel caso in cui tutti i componenti del nucleo familiare abbiano 67 anni o più, si parla allora di Pensione di Cittadinanza. La cifra del RdC non viene erogata in contanti o tramite bonifico al singolo beneficiario, ma mediante una carta di pagamento, chiamata Carta Reddito di Cittadinanza.
Per avere accesso al Reddito di Cittadinanza bisognerà essere in possesso, nel momento in cui viene presentata la relativa domanda, di alcuni requisiti di reddito, di cittadinanza e di residenza. Vediamo di seguito quali sono e come funzionano il calcolo, la scadenza e l’ammontare dell’importo, oltre che la presentazione della domanda.
Presentiamo, inoltre, le novità inserite nella manovra approvata dal nuovo Governo, con la quale sono stati messi a punto dei cambiamenti molto importanti, relativi all’eventuale decadenza e abolizione del beneficio statale.
Cos’è e come funziona il Reddito di Cittadinanza
La prima condizione da rispettare per poter ricevere il Reddito di Cittadinanza è rappresentata dalla presentazione della DID, la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro, alla quale segue la sottoscrizione del Patto per il lavoro presso il Centro per l’impiego. I disoccupati da meno di due anni dovranno invece firmare il Patto per l’inclusione sociale.
I patti hanno la funzione di fornire al richiedente un percorso di accompagnamento, inserimento lavorativo e inclusione sociale personalizzato, in quanto basato sullo svolgimento di attività differenti a seconda della specificità del singolo caso, quali:
- riqualificazione professionale;
- completamento degli studi;
- servizi a sostegno della comunità.
Non vengono convocati dai Centri per l’impiego i seguenti soggetti:
- minorenni;
- beneficiari del Reddito di Cittadinanza pensionati;
- beneficiari della Pensione di Cittadinanza;
- soggetti con più di 65 anni di età;
- soggetti con disabilità che comunque possono aderire volontariamente al percorso previsto dal patto;
- soggetti già occupati o che frequentano un regolare corso di studi;
- soggetti che si occupino di familiare minori di 3 anni o che abbiano una disabilità grave e non siano autosufficienti;
- soggetti che frequentino corsi di formazione;
- lavoratori disoccupati.
Cosa cambia nel 2023 per il reddito di cittadinanza?
Il periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2023 sarà caratterizzato da regole ponte, prima della stretta prevista per il 2024, quando il RdC dovrebbe essere abolito e sostituito con un nuovo sussidio destinato ai fragili e agli over 60.
Nel 2023, i cittadini considerati occupabili – quindi quelli che hanno tra 18 e 59 anni – riceveranno il sussidio per un massimo di 7 mesi, quindi da gennaio ad agosto.
Gli occupabili:
- avranno 6 mesi di tempo per partecipare a corsi di formazione ed essere sostenuti nella ricerca di un lavoro;
- perderanno il contributo statale se non parteciperanno alla formazione;
- non avranno più accesso al reddito al rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.
I cittadini non occupabili, invece, quindi i nuclei in cui è presente un minore, gli over 60 e i disabili, potranno continuare a ricevere il reddito fino al 31 dicembre 2023 – a patto di avere una residenza stabile in Italia.
Reddito di Cittadinanza: requisiti ISEE
I soggetti che possono beneficiare del Reddito di Cittadinanza devono possedere un ISEE inferiore a 9.360 euro, che corrispondono al valore massimo che può essere percepito, ovvero 780 euro al mese. Il calcolo del RdC è dato dalla somma di una quota necessaria a integrare il reddito familiare e una quota che corrisponde a un contributo per l’affitto o per il mutuo.
Il primo valore è calcolato moltiplicando 6.000 euro per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini del RdC. Il secondo valore corrisponde:
- al canone annuo di locazione, fino a un massimo di 3.360 euro all’anno, che corrispondono a 280 euro al mese;
- nel caso di mutuo, invece, l’importo massimo è di 1.800 euro all’anno, ovvero 150 euro al mese;
- in altri termini, non si potrà ricevere un importo annuo inferiore a 480 euro per l’integrazione del reddito e per locazione o mutuo.
Per quanto riguarda il parametro della scala di equivalenza, è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare, che deve essere incrementato:
- di 0,4 per ogni componente che abbia più di 18 anni;
- di 0,2 per ogni componente minorenne, fino a un massimo di 2,1 o di 2,2, nel caso in cui in famiglia vi sia un componete che si trovi in condizioni di disabilità grave o che non sia autosufficiente.
Reddito di cittadinanza: requisiti di cittadinanza e di residenza
Come anticipato, possono presentare la domanda per accedere al RdC i soggetti in possesso dei seguenti requisiti di cittadinanza:
- cittadino italiano o dell’Unione Europea;
- cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo, oppure che sia titolare di protezione internazionale o apolide;
- cittadino di paesi terzi, titolare del diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente, e familiare di un cittadino italiano o dell’Unione Europea.
Si deve inoltre essere residenti in Italia da almeno 10 anni, dei quali gli ultimi 2 devono essere stati continuativi. Non si potrà ricevere il Reddito di Cittadinanza se:
- si è sottoposti a misure cautelari personali;
- si è stati condannati in via definitiva nei 10 anni precedenti la presentazione della richiesta.
Reddito di cittadinanza: requisiti economici
Ci sono, poi, tutta una serie di indicatori che non devono essere superati se si vuole inviare la domanda per ricevere il RdC.
In particolare, si tratta di:
- ISEE inferiore a 9.360 euro;
- patrimonio immobiliare in Italia e all’estero inferiore a 30.000 euro, senza contare la casa di abitazione;
- patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente.
Il valore massimo del patrimonio mobiliare varia in relazione al numero di componenti del nucleo familiare, sulla base della tabella riportata di seguito.
Numero componenti nucleo familiare | Valore massimo patrimonio mobiliare |
1 componente | 6.000 euro |
2 componenti | 8.000 euro |
3 o più componenti | 10.000 euro incrementati di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo e di 5.000 euro per ogni componente con disabilità |
Il RdC è compatibile con la NASpI e l’indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata, ovvero la DIS-COLL, ma anche di altri strumenti che siano a sostegno del reddito per la disoccupazione volontaria.
Chi è escluso dal Reddito di Cittadinanza?
La richiesta del RdC non può essere effettuata nel caso in cui si possiedano:
- autoveicoli immatricolati per la prima volta nei 6 mesi antecedenti la domanda;
- autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 2 anni antecedenti la domanda, fatta eccezione per quelli ai quali spetta un’agevolazione fiscale in favore di persone con disabilità;
- navi e imbarcazioni da diporto.
Per verificare di essere in possesso dei requisiti ISEE, è possibile utilizzare il simulatore disponibile sul sito dell’INPS, nella pagina di calcolo dell’ISEE.
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Reddito di cittadinanza INPS: come si richiede
La domanda per ricevere il RdC, che può essere presentata ogni mese, a partire dal sesto giorno fino alla fine del mese, consiste nella presentazione del modulo SR180:
- in uno degli uffici di Poste Italiane;
- per via telematica, sul portale www.redditodicittadinanza.gov.it;
- tramite il sito istituzionale dell’INPS;
- presso i Centri autorizzati di Assistenza Fiscale (CAF) o i patronati.
I beneficiari del RdC saranno tenuti a comunicare all’INPS:
- eventuali cambiamenti relativi alla situazione lavorativa verificatisi durante la fruizione del RdC;
- il reddito presunto per l’anno solare successivo, se l’attività lavorativa continuerà nel corso di tale anno;
- le dimissioni volontarie dal lavoro da parte di uno o più componenti del nucleo familiare;
- la presenza nel nucleo familiare di componenti in stato detentivo o ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o in altre strutture residenziali a totale carico dello Stato;
- la cessazione dello stato di detenzione o ricovero da parte di uno dei membri del nucleo familiare;
- le eventuali variazioni patrimoniali.
Reddito di Cittadinanza – Domande frequenti
Il Reddito di Cittadinanza potrà essere richiesto nel rispetto di determinati requisiti anagrafici e reddituali: clicca qui per saperne di più.
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