Vai al contenuto

Reato di rapina: che differenza c’è tra rapina propria e impropria

Come viene punito il reato di rapina? Cosa cambia tra rapina propria e impropria e quali sono le differenze rispetto al furto e all'estorsione? Scopriamolo insieme.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
20 Gennaio 2022
reato di rapina

Il reato di rapina è disciplinato dall’articolo 628 del Codice penale, da non confondere con il reato di furto

Quando si parla di reato di rapina, si può distinguere tra:

  • rapina propria;
  • rapina impropria. 

Si può anche parlare di tentata rapida, di concorso nel reato di rapina e di rapina aggravata, come la rapina a mano armata

Vediamo di seguito come viene punito il delitto di rapina e quali sono la prescrizione, la procedibilità, la competenza e gli elementi costitutivi del reato

Reato di rapina nel Codice penale

L’articolo 628 del Codice penale stabilisce che: 

Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, mediante violenza alla persona o minaccia, s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da euro 927 a euro 2.500.

Alla stessa pena soggiace chi adopera violenza o minaccia immediatamente dopo la sottrazione, per assicurare a sé o ad altri il possesso della cosa sottratta, o per procurare a sé o ad altri l’impunità.

reato di rapina

Rapina aggravata

Sempre all’articolo 628 c.p. viene stabilita la pena prevista del caso in cui si dovessero verificare delle circostanze aggravanti. In particolare, è prevista la reclusione da sei a venti anni e della multa da euro 2.000 a euro 4.000:

1) se la violenza o minaccia è commessa con armi, o da persona travisata, o da più persone riunite;

2) se la violenza consiste nel porre taluno in stato d’incapacità di volere o di agire;

3) se la violenza o minaccia è posta in essere da persona che fa parte dell’associazione di cui all’articolo 416 bis;

3-bis) se il fatto è commesso nei luoghi di cui all’articolo 624 bis o in luoghi tali da ostacolare la pubblica o privata difesa;

3-ter) se il fatto è commesso all’interno di mezzi di pubblico trasporto;

3-quater) se il fatto è commesso nei confronti di persona che si trovi nell’atto di fruire ovvero che abbia appena fruito dei servizi di istituti di credito, uffici postali o sportelli automatici adibiti al prelievo di denaro;

3-quinquies) se il fatto è commesso nei confronti di persona ultrasessantacinquenne.

Se concorrono due o più delle circostanze di cui al terzo comma del presente articolo, ovvero se una di tali circostanze concorre con altra fra quelle indicate nell’art. 61, la pena è della reclusione da sette a venti anni, e della multa da euro 2.500 euro a euro 4.000.

Circostanze attenuanti

Le circostanze attenuanti, diverse da quella prevista dall’articolo 98, concorrenti con le aggravanti di cui al terzo comma, numeri 3), 3-bis), 3-ter) e 3-quater), non possono essere ritenute equivalenti o prevalenti rispetto a queste e le diminuzioni di pena si operano sulla quantità della stessa risultante dall’aumento conseguente alle predette aggravanti

Qual è la differenza tra furto e rapina?

La rapina è un reato contro il patrimonio, che viene realizzato con violenza o minaccia, e deriva dal reato di furto (art. 624 c.p.), ovvero quello in base al quale Chiunque s’impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto per sé o per altri, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 154 a euro 516

La differenza tra il furto e la rapina, che hanno praticamente la stessa formulazione, consiste nell’aggiunta dell’uso della violenza o della minaccia, che nel furto non sono presenti.  

La rapina è un reato plurioffensivo in quanto non lede soltanto il patrimonio di chi la subisce, ma anche la sua libertà fisica e morale. Nella sentenza della Corte di Cassazione n. 28852/2013 si legge infatti che il reato di rapina ha carattere plurioffensivo, sicché oltre al valore del bene sottratto andava considerata la lesione del bene giuridico dell’integrità fisica e morale della persona aggredita.

Elementi costitutivi del reato di rapina

La rapina è un delitto commesso a titolo di dolo, quindi con volontà e coscienza di sottrarre una cosa mobile al suo possessore. Nel momento in cui il dolo diventa specifico, è possibile distinguere tra:

  1. rapina propria;
  2. rapina impropria

Si tratta di un reato comune in quanto può essere commesso da chiunque.

reato di rapina

1. Rapina propria: esempio

La rapina propria è disciplinata dal comma 1 dell’articolo 628 c.p., per il quale la sottrazione della cosa mobile altrui si realizza con violenza o minaccia esercitate nei confronti della vittima e non nei confronti della cosa (in questa ipotesi, si parlerebbe di reato di furto con strappo).

La violenza non deve necessariamente provocare una lesione nella vittima, mentre la minaccia consiste in un atteggiamento che sia in grado di incutere timore. Violenza e minaccia devono mettere chi le subisce nell’impossibilità di prendere liberamente una decisione

Nell’ipotesi in cui ciò non accadesse e la vittima mantenesse una minima capacità decisionale, si configurerebbe il reato di estorsione (629 c.p.). La rapina propria richiede il dolo specifico. Chi commette una rapina ha la volontà e la coscienza di voler arrecare a sé o ad altri un ingiusto profitto. Tale profitto può consistere in un vantaggio di natura patrimoniale, intellettuale o morale. 

Leggi anche: “Cos’è l’appropriazione indebita“.

Differenza tra rapina ed estorsione

Il reato di estorsione è quello immediatamente successivo al reato di rapina del Codice penale. Disciplinato dall’articolo 629 c.p. prevede che Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a  fare o ad omettere qualche cosa, procura a se’ o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione  da  cinque  a dieci anni e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000

La pena è della reclusione da sette a venti anni e della multa da euro 5.000 a euro 15.000, se concorre taluna delle  circostanze indicate nell’ultimo capoverso dell’articolo precedente

Rapina impropria: esempi

Nella rapina impropria (disciplinata dal comma 2 dell’articolo 628 c.p.), si sposta il momento in cui avviene la condotta violenta o minacciosa a un momento successivo rispetto a quello in cui viene sottratta la cosa. 

Gli elementi costitutivi della rapina impropria sono gli stessi della rapina propria. A cambiare è il dolo specifico, in quanto nella rapina impropria si manifestano non solo la coscienza e volontà di trarre un profitto ingiusto, ma anche l’intenzione di assicurarsi l’impunità o il possesso della cosa.

Il Tribunale di Torino (sentenza n. 90162/2011) mette anche in luce una diversa cornice temporale tra i due reati, specificando che Per la configurazione del reato non è richiesta la contestualità temporale tra la sottrazione e l’uso della violenza o della minaccia, ma è invece necessario e sufficiente che tra le due diverse attività, intercorra un arco di tempo tale da non interrompere il nesso di contestualità dell’azione complessiva, e cioè che dette attività si presentino come un’azione unitaria, posta in essere al fine di impedire al derubato di tornare in possesso delle cose sottratte o di assicurare al colpevole l’impunità.

Tentata rapina impropria

Una parte della giurisprudenza sostiene che non sia necessaria l’avvenuta sottrazione della cosa affinché si configuri il reato di rapina impropria avvenuto con il solo tentativo di sottrarre la cosa

Procedibilità, competenza e prescrizione

Il reato di rapina rientra tra i delitti procedibili d’ufficio e prevede l’arresto in flagranza obbligatorio in base quanto previsto dall’articolo 380, secondo comma, lettera f), del codice di procedura penale. Il fermo indiziato di delitto può essere applicato come misura precautelare. 

La competenza del reato di rapina è:

  • del tribunale in composizione monocratica per le ipotesi di rapina propria e impropria;
  • del tribunale collegiale in presenza di circostanze aggravanti

Come per tutti i delitti, il tempo di prescrizione del reato di rapina è pari al massimo della pena edittale prevista, più un quarto.

Reato di rapina – Domande frequenti

Quando una rapina è aggravata?

Le circostanze aggravanti del reato di rapina sono descritte all’articolo 628 del Codice penale: clicca sul link per saperne di più

Quali sono gli elementi essenziali che caratterizzano la rapina impropria?

Gli elementi costitutivi della rapina impropria sono gli stessi della rapina propria: clicca sul link per conoscere cosa cambia.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto Penale

Approfondimenti, novità e guide su Diritto Penale

Leggi tutti
reati contro pubblica amministrazione
22 Dicembre 2022
Il Codice penale italiano disciplina diversi reati contro la Pubblica amministrazione o commessi da funzionari pubblici, come per esempio l’oltraggio a pubblico ufficiale o il reato di peculato.  Nelle prossime righe, analizzeremo due diverse tipologie di reato che rientrano in questa macrocategoria, ovvero: l'usurpazione di funzioni pubbliche; il rifiuto e…
corruzione
11 Dicembre 2022
Il reato di corruzione è disciplinato dall’articolo 318 e successivi del Codice penale. Si tratta di un reato che può essere commesso dal pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni o da un incarico di pubblico servizio.   Rientra tra i reati commessi contro la Pubblica Amministrazione, tra i quali si…
Oltraggio a pubblico ufficiale
05 Dicembre 2022
Il reato di oltraggio a pubblico ufficiale trova disciplina giuridica all’articolo 341-bis del Codice penale.  Tale delitto non è stato depenalizzato, quindi trasformato in illecito, ma ha subito alcune modifiche con la conversione in legge del D.L. n. 53/2019 (Decreto Sicurezza Bis). A cambiare rispetto a prima è stato l’inserimento…
misure cautelari reali
29 Novembre 2022
Le misure cautelari si dividono in misure cautelari personali e in misure cautelari reali.  Queste ultime hanno una funzione ben precisa e sono costituite da due tipi di sequestro penale, ovvero il sequestro conservativo e il sequestro preventivo.  Vediamo di seguito cosa sono di preciso le misure cautelari reali e…
riforma cartabia
21 Novembre 2022
L’entrata in vigore della riforma Cartabia del processo penale è stata rinviata con il decreto legge 31 ottobre 2022, n. 162, denominato “Misure urgenti in materia di divieto di concessione dei benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia, nonché in materia di entrata…
reato di peculato
19 Novembre 2022
I delitti contro la Pubblica Amministrazione rappresentano una tipologia di reati che possono essere compiuti da un privato cittadino contro la Pubblica Amministrazione, oppure da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio nell’esercizio delle sue funzioni.  Il peculato rientra fra i delitti contro la Pubblica Amministrazione…