Reato di dichiarazione fraudolenta: cos’è, esempio e pena
Cosa si intende per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti o di altri artifici e come viene punita in base alla legge in vigore.
La presentazione della dichiarazione dei redditi all’Agenzia delle Entrate è un obbligo che i contribuenti sono tenuti a rispettare.
La presenza di informazioni non veritiere, in particolare l’esistenza di fatture false che fanno riferimento a operazioni inesistenti attraverso le quali è stato possibile ridurre le imposte da pagare, non è lecita.
In tali ipotesi si configurerebbe il reato di dichiarazione fraudolenta: oltre a dover restituire allo Stato le somme non versate, si andrebbe incontro a un procedimento di tipo penale.
Vediamo allora in cosa consiste di preciso il reato di dichiarazione fraudolenta, che può verificarsi:
- mediante l’uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti;
- mediante altri artifici.
Dichiarazione fraudolenta: reato proprio
Ai sensi dell’articolo 2 del D.Lgs 74/2000, il reato di dichiarazione fraudolenta può essere commesso da chiunque, in una dichiarazione dei redditi o dell’IVA, indichi elementi passivi fittizi.
Gli elementi passivi fittizi non sono altro che i costi:
- non veritieri;
- che non sono mai stati sostenuti.
Si parla, infatti, di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, quali gli scontrini fiscali, le note di credito, le pratiche da presentare per ottenere un bonus edilizio.
Il reato si configura nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi contenente gli elementi passivi fittizi.
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Dichiarazione fraudolenta: pena
La pena prevista per la dichiarazione fraudolenta appena descritta è strettamente legata all’importo. In particolare:
- se gli elementi passivi fittizi ammontano a meno di 100.000 euro, la pena prevista è la reclusione da un anno e sei mesi a sei anni;
- se vengono superati i 100.000 euro, invece, la reclusione va da un minimo di 4 anni fino a un massimo di 8.
L’elemento soggettivo del reato è il dolo: non vengono dunque punite le dichiarazione che risultano non veritiere per mero errore e non per intenzionalità.
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Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici
Questa seconda tipologia di dichiarazione fraudolenta, disciplinata dall’art. 3 D.Lgs. n. 74/2000, prevede la reclusione da 18 mesi a 6 mesi prevista per chiunque al fine di evadere le imposte sul valore aggiunto o sui redditi, indica elementi passivi fittizi o indica elementi attivi inferiori a quelli effettivi nelle dichiarazioni annuali, sulla base di una falsa rappresentazione nelle scritture contabili e avvalendosi di mezzi fraudolenti idonei ad ostacolare l’accertamento.
Le soglie di punibilità affinché si configuri il reato sono:
- superare i 30.000 euro di imposta evasa;
- gli elementi attivi sottratti all’imposizione e gli elementi passivi fittizi superano il 5% degli elementi attivi dichiarati o comunque 1 milione di euro.
Tra elementi necessari affinché questo reato si configuri, si annoverano:
- la presenza di elementi attivi inferiori al reale o di elementi passivi fittizi;
- una falsa indicazione nelle scritture contabili;
- l’utilizzo di mezzi fraudolenti, quali l’intestazione di beni o conti bancari a prestanome.
Reato di dichiarazione fraudolenta: quando si prescrive
Ai sensi dell’articolo 157 del Codice penale, la prescrizione del reato di dichiarazione fraudolenta avviene in 8 anni, termine che può essere interrotto in caso degli eventi previsti dall’art. 160 c.p., quali la richiesta di rinvio a giudizio.
I termini di prescrizione non possono comunque aumentare più di un quarto, quindi la durata massima prevista corrisponde a 10 anni. La prescrizione decorre dal momento in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi in quanto il delitto di dichiarazione fraudolenta è di tipo istantaneo.
Per quanto riguarda eventuali casi di non punibilità, si verificano qualora il contribuente decida in modo spontaneo di pagare integralmente quanto evaso con la dichiarazione presentata – ma dovrà farlo prima dell’inizio di eventuali accertamenti nei suoi confronti e di procedimenti penali.
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Reato di dichiarazione fraudolenta – Domande frequenti
La dichiarazione fraudolenta è un reato che prevede la presentazione della dichiarazione dei redditi con elementi falsi e non veritieri, come per esempio una fattura falsa.
Il reato si configura nel momento in cui viene presentata la dichiarazione dei redditi, dato che il reato di dichiarazione fraudolenta è istantaneo.