Omessa denuncia di reato: quando la denuncia è obbligatoria
Chi conosce un reato ha l'obbligo di farne denuncia? Ecco quando si configura il reato di omissione di denuncia da parte del privato cittadino, di un pubblico ufficiale, di un incaricato di pubblico servizio o di un medico.
Quando si denuncia un fatto non si fa altro che farlo conoscere all’autorità competente in modo tale che possa accertare se si tratti effettivamente di un reato.
Ci sono ipotesi in cui la denuncia è obbligatoria per legge, da parte del comune cittadino, di un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio?
La risposta è affermativa: in alcuni casi, l’omessa denuncia rappresenta infatti un reato: vediamo quali sono quelli in cui si configura, partendo dalla differenza esistente tra denuncia e querela.
- Cosa si intende per denuncia
- Cos’è la querela
- Differenza tra reati procedibili d’ufficio e reati a querela di parte
- Quali sono i casi in cui la denuncia è obbligatoria
- Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale
- Omessa denuncia di reato da parte di un incaricato di pubblico servizio
- Omessa denuncia aggravata (363 c.p.)
- Omessa denuncia da parte del cittadino
- Omessa denuncia del medico
Cosa si intende per denuncia
La denuncia rappresenta il momento in cui si fa conoscere a un pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria un fatto che potrebbe rappresentare un reato. Potrà essere presentata sia in forma orale sia in forma scritta, da chiunque sia venuto a conoscenza del fatto.
Quando la denuncia viene presentata oralmente l’ufficiale di polizia giudiziaria avrà il compito di redigere un verbale, che dovrà essere sottoscritto dal denunciante; nel caso della denuncia scritta, l’atto dovrà essere sottoscritto dal denunciante o dal suo procuratore legale. Nei casi in cui la denuncia sia facoltativa, non ci sono termini per la sua presentazione.
Cos’è la querela
La querela potrà essere presentata solo dalla persona che è stata direttamente vittima del reato:
- entro determinati limiti di tempo;
- dovrà indicare la manifestazione esplicita di procedere con la punizione di chi ha commesso il crimine.
Tale diritto dovrà essere esercitato entro 3 mesi da quando si è venuti a conoscenza del fatto che rappresenta un reato. Viene estesa a 6 mesi soltanto nei casi di particolari delitti, quali quello di stalking e di violenza sessuale.
Differenza tra reati procedibili d’ufficio e reati a querela di parte
Dalla differenza tra denuncia e querela deriva la distinzione tra i reati procedibili d’ufficio e quelli che possono essere puniti solo a querela di parte, ovvero nel momento in cui si dà la propria autorizzazione affinché il colpevole possa essere punito.
La regola prevede che i reati procedibili d’ufficio, ovvero quelli che possono essere denunciati da tutti e non solo dalla persona che ha ricevuto l’offesa, siano quelli di maggiore gravità.
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Quali sono i casi in cui la denuncia è obbligatoria
La legge prevede che, di base, sporgere querela o presentare una denuncia per un fatto che potrebbe rappresentare un reato non sia obbligatorio.
Tuttavia, esistono delle eccezioni: ci sono dei casi in cui la denuncia è obbligatoria e nell’ipotesi in cui non si dovesse rispettare tale obbligo si commetterebbe il reato di omessa denuncia. Quali, sono, dunque, i casi nei quali la denuncia è obbligatoria per legge?
Omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale
L’omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale è disciplinata dall’articolo 361 del Codice penale, nel quale si legge che:
“Il pubblico ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria, o ad un’altra autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell’esercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa da euro 30 a euro 516.
La pena è della reclusione fino ad un anno, se il colpevole è un ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto.
Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa”.
Omessa denuncia di reato da parte di un incaricato di pubblico servizio
L’articolo 362 c.p. disciplina il reato di omessa denuncia da parte di un incaricato di pubblico servizio e prevede che:
“L’incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di denunciare all’autorità indicata nell’articolo precedente un reato del quale abbia avuto notizia nell’esercizio o a causa del servizio, è punito con la multa fino a euro 103.
Tale disposizione non si applica se si tratta di un reato punibile a querela della persona offesa, né si applica ai responsabili delle comunità terapeutiche socio-riabilitative per fatti commessi da persone tossicodipendenti affidate per l’esecuzione del programma definito da un servizio pubblico”.
Omessa denuncia aggravata (363 c.p.)
Qualora l’omessa denuncia di reato riguardi un delitto contro la personalità dello stato, allora la pena prevista per il reato di omessa denuncia da parte di un pubblico ufficiale o di un incaricato di pubblico servizio sarà aumentata:
- da 6 mesi a 3 anni;
- da 1 a 5 anni nel caso della polizia giudiziaria.
Omessa denuncia da parte del cittadino
L’articolo 364 c.p. prevede che “Il cittadino, che, avendo avuto notizia di un delitto contro la personalità dello Stato, per il quale la legge stabilisce l’ergastolo, non ne fa immediatamente denuncia all’Autorità indicata nell’articolo 361, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 103 a euro 1.032”.
Nonostante il Codice penale faccia rientrare tra i reati che devono essere denunciati in modo obbligatorio soltanto quelli rivolti contro la personalità dello Stato, ve ne sono altri per i quali è previsto un obbligo generalizzato di denuncia.
Nello specifico, si tratta di:
- reati in cui siano state ricevute in buona fede monete contraffatte o alterate e si accorga poi della loro contraffazione;
- reati in cui sia stato ricevuto denaro o acquistato o comunque ricevuto cose provenienti da delitto senza conoscerne o sospettarne la provenienza;
- casi in cui si venga a conoscenza che nel luogo da lui abitato si trovano materie esplodenti o esplosivi di qualunque natura, o ancora si venga a conoscenza di depositi o di rinvenimenti di esplosivi;
- delitti di furto o dei casi in cui si incappi nello smarrimento di armi, parti di esse o esplosivi di qualunque natura.
I rappresentanti di enti sportivi sono poi tenuti a denunciare la sussistenza di frodi nelle competizioni sportive e la denuncia è obbligatoria anche da parte di chiunque venga a conoscenza di un sequestro di persona a scopo di estorsione (anche se solo tentato).
Omessa denuncia del medico
In questa ipotesi si parla di omissione di referto, la quale viene disciplinata dall’articolo 365 c.p. e stabilisce che:
“Chiunque, avendo nell’esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d’ufficio, omette o ritarda di riferirne all’Autorità indicata nell’articolo 361, è punito con la multa fino a cinquecentosedici euro.
Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale”.
Omessa denuncia di reato – Domande frequenti
La denuncia è obbligatoria in alcuni casi previsti dagli articoli 361, 362, 364 e 365 del Codice penale: ecco di cosa si tratta.
Nonostante di base la denuncia non sia obbligatoria, chi non denuncia un reato di cui è a conoscenza è sempre complice.