Vai al contenuto

Mantenimento figli dopo il divorzio

Come funziona il mantenimento dei figli dopo il divorzio: dall'assegno di mantenimento alla collocazione, ecco quali sono tutti i diritti che dovranno essere tutelati e fino a quando.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
30 Marzo 2021
mantenimento figli dopo il divorzio

La legge prevede una serie di tutele per ammortizzare gli effetti che si avranno indubbiamente sui propri figli in caso di divorzio

L’obiettivo è quello di garantire gli stessi diritti che si avevano in precedenza, che vanno dallo studio all’educazione fino alla possibilità di interagire con entrambi i genitori. 

Nel comma 1 dell’art. 30 della Costituzione viene stabilito che “É dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio”.

Prendiamo dunque in esame come funziona il mantenimento dei figli dopo il divorzio e quali sono i diritti che dovranno essere rispettati. 

Il diritto al mantenimento

Quando due persone con figli si separano, dovranno prima di qualsiasi altra cosa garantire il diritto al mantenimento, ovvero fare in modo che i figli abbiano accesso allo stesso tenore di vita che c’era prima della fine del matrimonio. 

Tale obbligo ricade sia sul padre sia sulla madre e varia in relazione alle capacità economiche di ognuno. Nella pratica:

  • il genitore che continuerà a vivere con i figli dovrà provvedere alle spese quotidiane;
  • l’altro genitore dovrà, invece, versare ogni mese un assegno di mantenimento, il cui importo dovrà essere stabilito dal giudice;
  • il genitore che non rispetta l’obbligo di mantenimento dei figli dopo il divorzio potrà essere denunciato
mantenimento figli dopo il divorzio

L’assegno viene ricevuto sul conto del genitore con il quale i figli convivono, ma nel momento in cui i figli diventano maggiorenni, potranno ricevere direttamente la somma che spetta loro per legge, anche se nella pratica dovranno fare in modo di rendersi indipendenti. 

Dovranno dunque scegliere se continuare a studiare o se trovare un lavoro, altrimenti perderanno in automatico l’assegno di mantenimento. Secondo la giurisprudenza, a 35 anni l’assegno di mantenimento cessa in automatico poiché se il figlio è ancora disoccupato è solo a causa della sua pigrizia. 

Il diritto alla casa

Fino al momento in cui non siano indipendenti dal punto di vista economico, i figli avranno il diritto di restare a casa del genitore presso il quale sono stati collocati dal giudice. 

La collocazione viene stabilita dal tribunale, che terrà comunque sempre conto della volontà del figlio: a partire dai 12 anni la sua opinione dovrà essere sempre ascoltata.

Il genitore non collocatario potrà comunque richiedere la revisione della decisione del giudice:

  1. se è il figlio a richiederla;
  2. nei casi di inadeguatezza da parte dell’altro genitore. 

Le visite ai figli

Il genitore non collocatario, inoltre, mantiene sempre il diritto (e il dovere) di incontrare i propri figli: se non si riesce a trovare un accordo con l’ex coniuge, sarà direttamente il giudice a fissare un calendario. 

Chi non rispetta gli incontri previsti, potrà avere delle conseguenze sia dal punto di vista penale sia civile: potrebbe, per esempio, dover risarcire i danni procurati dal suo disinteresse. 

Di contro, l’ex coniuge non potrà opporsi in alcun modo agli incontri dei figli con il genitore non collocatario. Se lo fa, rischia di essere condannato dal tribunale e, nei casi di maggiore gravità, di perdere l’affidamento. Tra i diritti dei figli, rientra anche quello di poter vedere i nonni e di mantenere solidi legami con loro. 

mantenimento figli dopo il divorzio

Altri diritti da garantire ai figli

Nonostante il divorzio, gli ex coniugi hanno l’obbligo di garantire ai propri figli il diritto agli studi: la nuova situazione familiare non dovrà, di fatti, avere incidenze negative sulla loro formazione. 

Di conseguenza, i figli avranno anche il diritto di poter proseguire con l’educazione universitaria, la quale dovrà essere sostenuta dai genitori. 

I figli, inoltre, non dovranno essere tutelati soltanto dalla ricezione di vitto e alloggio e dal diritto allo studio: dovranno infatti essere garantiti anche il gioco, lo sport, il tempo libero, la vita sociale, che nella pratica si traducono con l’acquisto di smartphone, PC, abbonamenti a mezzi pubblici, piscina, palestre, vacanze studio e viaggi. 

Mantenimento figli dopo il divorzio – Domande frequenti

Quanto spetta per il mantenimento dei figli?

L’importo dell’assegno di mantenimento da versare dopo il divorzio viene stabilito dal giudice. 

Quando finisce il mantenimento dei figli?

Dopo i 18 anni, i figli potranno continuare a ricevere l’assegno di mantenimento se scelgono di studiare, altrimenti dovranno impegnarsi a cercare un’attività lavorativa. 

Chi decide il mantenimento dei figli?

Il mantenimento dei figlio dopo il divorzio non potrà essere deciso di comune accordo dai due ex coniugi, ma sarà il giudice a decretare collocazione ed eventuali assegni di mantenimento. 

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Diritto di Famiglia

Approfondimenti, novità e guide su Diritto di Famiglia

Leggi tutti
adozione famiglia biologica
11 Gennaio 2023
Con sentenza del 5.1.2023 n. 230, la Suprema Corte di Cassazione ha sollevato la questione di legittimità costituzionale della normativa in materia di adozione e affidamento dei minori (legge n. 184 del 1983) in relazione alla Carta Costituzionale, alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo ed alla Convenzione di New York…
affido minori
11 Gennaio 2023
In passato il giudice sceglieva la tipologia di affidamento in base al caso concreto. Oggi, invece, con l'entrata in vigore della legge n. 54/2006, la regola generale è l’affidamento congiunto - o meglio l’affido condiviso - mentre l’affidamento esclusivo è applicabile solo in circostanze eccezionali. Secondo tale modalità di affido,…
assegno unico
04 Gennaio 2023
L’assegno unico universale per i figli a carico è stato confermato anche per il 2023: sostituisce altre prestazioni quali il Bonus mamma domani, il bonus bebè, gli ANF e le detrazioni per i figli a carico sotto i 21 anni. Non elimina, invece, il bonus asilo nido. La sua funzione…
alienazione parentale
04 Ottobre 2022
Il rapporto tra genitori e figli viene solitamente indagato dal punto di vista psicologico, in quanto si è portati a puntare il dito e analizzare gli aspetti educativi e il legame che si instaura con i figli.  Quando in famiglia si verificano situazioni difficili, che portano i coniugi a separarsi…
aborto illegale legale
17 Settembre 2022
L’aborto o interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è soggetto a una legislazione differente nei vari Paesi a seconda di quelle che sono le convinzioni culturali, etiche o religiose.  La pratica è oggi autorizzata per legge in diversi Paesi, ma ce ne sono ancora alcuni nei quali l’aborto è illegale, oppure…
affidamento condiviso
01 Luglio 2022
L'affidamento condiviso è l'istituto attraverso il quale viene attribuita una gestione paritaria dei figli ai genitori in seguito a una separazione, che scatta nel momento in cui in due coniugi non vivono più sotto lo stesso tetto. In questo modo entrambi i genitori potranno continuare a esercitare la responsabilità genitoriale…