Quali lavoratori hanno l’obbligo di Green Pass?
Se lavoro nella Pubblica Amministrazione, devo per forza vaccinarmi? In quali casi è obbligatorio avere il Super Green Pass per lavorare? Ecco quali sono le regole in vigore oggi in Italia.
Serve il green pass rafforzato (ovvero il Super Green Pass) per recarsi al lavoro o è sufficiente il green pass base, ovvero la certificazione che si può ottenere con un test antigienico o molecolare negativo?
L’aggravarsi della situazione epidemiologica ha reso necessaria l’introduzione di una serie di regole, che cambiano in relazione alla tipologia di lavoro che si svolge, con differenze tra il settore pubblico e quello privato.
L’obiettivo delle prossime righe sarà quello di fare chiarezza su quali siano gli obblighi vaccinali in vigore a seconda del mestiere svolto, analizzando le disposizioni in vigore al momento della scrittura di questo testo.
Green pass e dipendenti pubblici
Il green pass è obbligatorio per tutti i dipendenti delle amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, ma non è in vigore alcun obbligo di vaccinazione. Si potrà dunque andare al lavoro con un tampone antigienico rapido o molecolare negativo.
Rientra in questa categoria:
- il personale di diritto pubblico;
- il personale delle Autorità amministrative indipendenti, che comprendono anche la Consob (Commissione nazionale per la società e la borsa), la Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), la Banca d’Italia, gli enti pubblici economici e gli organi di rilievo costituzionale;
- i soggetti titolari di cariche elettive e di cariche istituzionali di vertice;
- tutti i soggetti che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa, formativa o di volontariato presso le pubbliche amministrazioni, pure nei casi in cui abbiano un contratto esterno.
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Lavoratori del settore privato e Green Pass
Anche per i lavoratori del settore privato è necessaria la certificazione verde per recarsi presso il luogo in cui si svolge la propria attività lavorativa: come nel caso del settore pubblico, sono esenti quei soggetti in possesso di una certificazione medica rilasciata sulla base dei criteri della circolare 4 agosto 2021 del Ministero della Salute.
Per quali categorie di lavoratori è obbligatorio il vaccino?
Il personale sanitario è stata la prima categoria di lavoratori per la quale, il 1° aprile 2021, è stato introdotto l’obbligo vaccinale.
Il decreto legge 172/2021 – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 novembre 2021 – ha inserito anche altre categorie, ovvero:
- tutto il personale scolastico (si tratta di 1,45 milioni di lavoratori);
- il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico (517.658 persone).
Il 10 ottobre 2021 era già stato introdotto l’obbligo anche per il personale impiegato nelle Rsa. Facendo la somma di tutti i lavoratori obbligatori al vaccino, si tratta di un numero che supera i 4 milioni, ovvero il 17,4% degli occupati.
Chi non farà il vaccino, sarà momentaneamente sospeso dalla propria attività lavorativa, fino a quando non deciderà di adempiere all’obbligo fissato dalla legge. Dal 1° gennaio 2022, il personale sanitario che non farà il vaccino potrebbe rischiare, dopo un periodo di transizione di 3 mesi, il licenziamento. Si tratta al momento di un’ipotesi che il Governo potrebbe decidere di approvare.
Chi controlla il green pass dei lavoratori?
La verifica della certificazione verde, sia da parte dei lavoratori del settore pubblico, sia del settore privato, è a carico di ogni singola amministrazione o azienda, che dovrà effettuare i controlli nel rispetto:
- della privacy;
- delle linee guida emanate dal DPCM del 12 ottobre 2021.
I controlli potranno avvenire anche a campione, sulla base delle modalità operative stabilite dai datori di lavoro. Si potrebbero, per esempio, prevedere controlli all’ingresso, effettuati da soggetti incaricati.
Nelle pubbliche amministrazioni, la verifica dovrà avvenire su base giornaliera, con priorità al mattino. Dovrà essere controllato almeno il 20% del personale in servizio, con un criterio di rotazione che permetta di controllare, a giro, tutto il personale dipendente.
Supporto all’app Verifica C19
Oltre che con l’utilizzo dell’app Verifica C19, ci saranno anche altre funzionalità che offriranno un supporto ai datori di lavori per rendere i controlli sulle certificazioni verdi quotidiani e automatizzati.
In particolare, potrebbe trattarsi:
- dell’integrazione del sistema di lettura e verifica del QR code del certificato verde nei sistemi di controllo agli accessi fisici, compresi quelli di rilevazione delle presenze, o della temperatura;
- per gli enti pubblici aderenti alla Piattaforma NoiPA, realizzata dal Ministero dell’economia e delle finanze, dell’interazione asincrona tra la stessa e la Piattaforma nazionale-DGC;
- per i datori di lavoro con più di 50 dipendenti, sia privati che pubblici non aderenti a NoiPA, dell’interazione asincrona tra il Portale istituzionale INPS e la Piattaforma nazionale-DGC;
- per le amministrazioni pubbliche con almeno 1.000 dipendenti, anche con uffici di servizio dislocati in più sedi fisiche, di una interoperabilità applicativa, in modalità asincrona, tra i sistemi informativi di gestione del personale e la Piattaforma nazionale-DGC.
Leggi anche: “Certificazione verde e accesso agli uffici giudiziari”.
Sistemi di controllo automatico per le aziende private
Oltre all’app Verifica C19, le aziende private potranno servirsi di 2 soluzioni per la verifica del green pass, ovvero:
- il pacchetto di sviluppo per applicazioni Software Development Kit – SDK rilasciato dal Ministero della salute con licenza open source;
- il servizio Greenpass50+ messo a disposizione dall’INPS per le aziende con più di 50 dipendenti.
Green pass e lavoro agile
Chi lavora in smart working non avrà alcun obbligo di green pass. Tuttavia, è bene ricordare che i lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione non potranno usufruire della modalità di lavoro agile solo perché non possono andare al lavoro perché non hanno il green pass. In tale ipotesi, saranno considerati assenti ingiustificati.
Si ricorda, infine, che gli utenti che hanno accesso a un ufficio pubblico non saranno obbligati a presentare il green pass.