Lavoratori fragili: chi sono
L'emergenza coronavirus ha portato al rafforzamento delle tutele dei cosiddetti lavoratori fragili: ecco chi sono e quali sono i loro diritti.
L’esplosione del coronavirus ha reso necessario l’introduzione di nuove tutele sul fronte salute e igiene sul lavoro per alcune categorie di lavoratori.
Si tratta dei cosiddetti lavoratori fragili: ecco chi sono e quali sono tutte le novità che li riguardano, come indicato nella Circolare del Ministero del Lavoro e della Salute n. 13 del 4 settembre 2020.
Chi sono i lavoratori fragili
Il termine lavoratori fragili indica tutti i lavoratori che hanno delle patologie preesistenti a cause delle quali potrebbero avere conseguenze anche molto gravi nel caso di infezione da covid-19.
Questa categoria di lavoratori, per la quale il coronavirus potrebbe anche essere letale, ha il diritto di chiedere al proprio datore di lavoro l’attuazione di misure di sorveglianza sanitaria adeguate, anche nei casi in cui l’azienda non sia tenuta a nominare il medico competente, ovvero la figura che dovrebbe occuparsi della sorveglianza sanitaria obbligatoria.
Il datore di lavoro potrà inviare il lavoratore fragile (su richiesta) a fare una visita:
- presso l’INAIL, dove è stata attivata una specifica procedura per garantirne la tutela;
- presso le ASL e i dipartimenti di medicina legale e del lavoro delle Università.
Come viene intesa la fragilità
La condizione di fragilità del lavoratore deriva e dipende:
- dall’età;
- dalle patologie pregresse, che incrementano la sua vulnerabilità.
Si tratta di una condizione che viene considerata in modo temporaneo, ovvero in relazione all’emergenza coronavirus.
Definizione di lavoratori fragili
I lavoratori fragili sono stati definiti dall’articolo 26 comma 1 bis del DL 104/2020 (ovvero il decreto agosto), nel quale si fa riferimento ai dipendenti pubblici e privati che siano in possesso di una certificazione rilasciata dalle autorità sanitarie o dal medico di base.
In tale certificazione si evidenzia una condizione di rischio che può derivare da:
- immunodepressione;
- patologie oncologiche;
- svolgimento di terapie salvavita;
- disabilità con connotazione di gravità con riferimento alla Legge 104.
L’età non è una condizione necessaria per stabilire se un lavoratore possa rientrare nella categoria dei lavoratori fragili.
La tutela dei lavoratori fragili
Il medico competente è la figura che ha il compito di coadiuvare il datore di lavoro nell’attuazione delle misure di prevenzione e di protezione necessarie in relazione all’emergenza pandemica.
In particolare, tra le sue mansioni ci saranno:
- quella di segnalare la presenza di lavoratori con situazioni di particolare fragilità che dovranno essere tutelati dall’azienda, nel massimo rispetto della loro privacy;
- quella di applicare le indicazioni che sono state fornite dalle autorità sanitarie, tra le quali può rientrare, per esempio, l’adozione di mezzi diagnostici che possano favorire il contenimento del virus;
- quella di identificare le condizioni reali dei lavoratori e occuparsi anche del loro reinserimento nel contesto lavorativo al termine dell’infezione da coronavirus.
Assenze dal lavoro
Le assenze dal lavoro dei lavoratori fragili vengono equiparate al ricovero ospedaliero.
La legge di conversione del decreto agosto aveva introdotto la regola per la quale i lavoratori fragili:
- dovranno lavorare in smart working;
- potranno ricevere l’assegnazione di compiti differenti, che rientrino nelle loro mansioni e siano fattibili sulla base del rispettivo contratto di lavoro;
- potranno svolgere dei corsi di formazione professionale a distanza.
Chiarimenti INPS
Il messaggio INPS n. 3653 ha specificato che ai lavoratori fragili in sorveglianza precauzionale non potrà essere applicata la tutela previdenziale del ricovero ospedaliero.
Quindi il lavoratore, anche se fragile, non sarà messo in malattia, ma continuerà a svolgere le proprie attività da remoto.
Ovviamente, nel caso di malattia accertata dal medico, il lavoratore fragile riceverà la prestazione previdenziale prevista, ricevendo la relativa indennità di malattia INPS.
Nell’ipotesi, invece, dei lavoratori fragili dichiarati inidonei, sarà assegnata, in modo temporaneo, la malattia d’ufficio.
Novità 2021
Il messaggio INPS n. 171 del 15 gennaio 2021 ha chiarito le novità che sono state previste dalla legge di Bilancio 2021 in merito alla tutela dei lavoratori fragili, nonché di quelli in quarantena o in permanenza domiciliare fiduciaria.
Per i lavoratori fragili è stato previsto un nuovo periodo di tutela, compreso tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2021, nel corso del quale avranno il diritto di continuare a lavorare in smart working.