Vai al contenuto

Sublocazione di immobili: quando è possibile?

Cosa significa sublocazione? È legale subaffittare a qualcuno? Come va stipulato un contratto di sublocazione e quali sono costi e termini? Scopriamolo.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
05 Febbraio 2019
sublocazione

Molti utenti ci chiedono se sublocare un immobile preso a propria volta in locazione sia vietato. Con questo articolo vi illustreremo quando è possibile concedere in sublocazione un immobile.

La sublocazione di immobili. Definizione

La sublocazione è un contratto con cui un soggetto, che ha ricevuto in locazione un immobile da un altro soggetto, lo cede a sua volta in sublocazione ad un terzo, che ne acquista in questo modo il godimento. Per esemplificare: A e B stipulano un contratto di locazione in virtù del quale A cede in locazione un bene a B; B, a sual volta, cede il detto bene in sublocazione a C.

La Sublocazione è vietata?

Il codice civile, all’art. 1594, prevede che salvo patto contrario, il conduttore, ha facoltà di sublocare la cosa locatagli, ma non può cedere il contratto senza il consenso del locatore. Pertanto, se le parti al momento della stipula del contratto di locazione non hanno convenuto un espresso divieto di sublocazione, il conduttore ha la piena facoltà di sublocare l’immobile ricevuto in locazione.

Quindi, il subaffitto di immobili non è illegale in assoluto, ma può essere espressamente vietato nel contratto di locazione concretamente stipulato dalle parti.

Il locatore può, così, impedire al conduttore di sublocare il suo bene, ma in mancanza di questo espresso divieto l’inquilino può sublocare. In quest’ultimo caso devono osservarsi delle norme particolari.

La sublocazione di immobili urbani adibiti ad uso abitativo

Nel caso di immobili urbani ad uso abitativo alla sublocazione si applica la disciplina speciale contenuta nell’art. 2 legge n. 392/1978.

La normativa prevede che il conduttore non può sublocare totalmente l’immobile locato senza che vi sia il consenso del locatore. Senza il consenso del proprietario l’inquilino non può sublocare l’intero immobile.

Il conduttore ha la facoltà di concedere in sublocazione solamente una parte dell’immobile abitato, salvo patto contrario, comunicando al locatore con lettera raccomandata la persona del sublocatore, la durata della sublocazione ed i vani sublocati. 

Ciò significa che se le parti della originaria locazione non hanno espressamente convenuto un divieto di sublocazione, il conduttore può sublocare una parte di immobile (es. una o due stanze).

Se intende concedere in sublocazione l’intero appartamento deve ottenere il consenso del locatore.

Diversamente, può sempre sublocare una parte dell’immobile locato e, in assenza di previo patto contrario, il locatore non può validamente opporsi. Il conduttore in questo caso ha semplicemente l’onere di comunicare al locatore con lettera raccomandata la persona del sublocatore, la durata della sublocazione ed i vani locati.

La sublocazione di immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello abitativo

Relativamente invece ai contratti aventi ad oggetto immobili urbani adibiti ad uso diverso da quello abitativo (es. per l’esercizio di un’attività commerciale), il conduttore può sublocare l’immobile o cedere il contratto di locazione anche senza il consenso del locatore, purché venga insieme ceduta o locata l’azienda. In questo caso il conduttore ha l’onere di darne comunicazione al locatore mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento.

Il locatore può opporsi, per gravi motivi, entro trenta giorni dal ricevimento della comunicazione.

Nel caso di cessione, il locatore, se non ha liberato il cedente, può agire contro il medesimo qualora il cessionario non adempia le obbligazioni assunte, es. il pagamento dei canoni.

La durata della sublocazione

La durata del contratto di sublocazione è vincolata alla durata del contratto di locazione?

Si, secondo l’orientamento prevalente della giurisprudenza di legittimità la durata della sublocazione non può essere superiore alla durata del contratto di locazione. Pertanto, il contratto di sublocazione cessa nel momento in cui scade il contratto di locazione.

Precisamente, la Cassazione con sentenza n. 11003 del 6 novembre 1993, ha statuito che è “irrilevante che la durata del contratto di sublocazione sia stata programmata dalle parti di tale contratto per continuare oltre la data in cui si determina la cessazione del contratto di locazione; nello stesso modo, non rileva che la durata del contratto di sublocazione fosse stata prorogata per legge si da poter durare oltre la data in cui poi interviene la cessazione della locazione“.

Di conseguenza, la durata del contratto di sublocazione non può superare mai la durata del contratto di locazione, anche se le parti del contratto di sublocazione hanno stabilito una durata superiore, rimanendo tale pattuizione irrilevante.

Immagine profilo autore
Redazione deQuo
Cerca
Effettua una ricerca all'interno del nostro blog, tra centinaia di articoli, guide e notizie
Ti serve il parere di un Avvocato sull'argomento?
Prova subito il nostro servizio di consulenza online. Più di 3000 avvocati pronti a rispondere alle tue richieste. Invia la tua richiesta.
Richiedi Consulenza

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter settimanale per ricevere informazioni e notizie dal mondo legal.

Decorazione
Hai altre domande sull'argomento?
Se hai qualche dubbio da risolvere, chiedi una consulenza online a uno dei nostri Avvocati
Richiedi Consulenza

Altro su Contratti

Approfondimenti, novità e guide su Contratti

Leggi tutti
servitu di passaggio
29 Agosto 2022
Le servitù di passaggio sono diritti di godimento sulla cosa altrui. Rientrano nella categoria della servitù prediali, la cui definizione si trova nel codice civile.  Queste ultime rappresentano il peso imposto su un fondo per l’utilità di un altro fondo appartenente ad un diverso proprietario. Una servitù presuppone l’esistenza di…
servitù prediale
26 Agosto 2022
La servitù prediale è un diritto reale di godimento della cosa altrui, disciplinato dall’articolo 1027 del Codice civile.  Tale articolo la definisce nel seguente modo: La servitù prediale consiste nel peso imposto sopra un fondo per l'utilità di un altro fondo appartenente a diverso proprietario.  Il presupposto per la costituzione della…
dimissioni per giusta causa
01 Luglio 2022
Le dimissioni per giusta causa rappresentano uno strumento del quale il lavoratore può avvalersi per far valere i propri diritti: esistono, infatti, alcune circostanze nelle quali è prevista la possibilità di risolvere immediatamente il rapporto di lavoro, senza dover dare un preavviso al proprio datore di lavoro. Se ti ritrovi…
accordi verbali
08 Ottobre 2021
Nel corso della propria vita, ci potranno essere diverse occasioni in cui si potranno stringere degli accordi verbali.  Potrebbe trattarsi di un accordo verbale di lavoro, di compravendita, ovvero relativo all’acquisto di un immobili, tra partner economici, e così via.  Gli accordi non scritti sono validi e vincolanti? Cosa dice…
multiproprietà
27 Luglio 2021
Il contratto di multiproprietà nasce sotto la spinta di esigenze di tipo turistico come un contratto atipico. Esso è stato disciplinato per la prima volta dal d. lgs. n. 427/98 e, più di recente, dal d. lgs. n. 79/2011. Le normative sono trasfuse nella disciplina contenuta negli articoli 69 e ss.…
diritto di recesso
01 Luglio 2021
Il diritto di recesso, noto anche come diritto di ripensamento, consiste nella facoltà da parte di un consumatore di rinunciare all’acquisto di un bene o di un servizio concluso a distanza, o fuori dai locali di un esercizio commerciale. Il diritto di recesso è contenuto all’interno del Codice del consumo…