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Figlio non riconosciuto: il mantenimento è obbligatorio?

Le riforme recenti in tema di filiazione hanno modificato notevolmente la differenza tra figli legittimi e naturali, che sono stati equiparati: ecco come funziona il mantenimento dei figli che non sono stati riconosciuti.

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Redazione deQuo
31 Agosto 2021
mantenimento figlio non riconosciuto

Come funziona il mantenimento nel caso di figlio non riconosciuto? Si tratta di una somma che deve essere corrisposta in modo obbligatorio? Quali sono i diritti del padre che non riconosce il figlio?

Le riforme recenti in materia hanno permesso di equiparare i figli naturali ai figli legittimi: questo significa che le regole relative a mantenimento, affidamento, visite e rapporti con le famiglie dei genitori siano le stesse per entrambi. 

Considerato che tra gli obblighi del padre rientra quello di riconoscere il bambino nato fuori dal matrimonio e di mantenerlo, cosa succede nel caso in cui quest’ultimo non dovesse riconoscere il figlio? A chi spetterebbe il mantenimento? Cerchiamo di chiarire la questione. 

Mantenimento figlio non riconosciuto: a chi spetta

La regola generale prevede che anche in caso di coppia non sposata, se i coniugi vivono sotto lo stesso tetto, allora il mantenimento spetta a entrambi i genitori, sulla base delle loro possibilità economiche. 

Cosa succede nel caso in cui la coppia dovesse separarsi? In questa evenienza, si dovrà stipulare un accordo per stabilire l’ammontare dell’assegno di mantenimento che il genitore non convivente dovrà versare per il figlio. 

Si dovrà tenere in considerazione non solo l’importo che permetterà di coprire le spese ordinarie, ma fare anche una stima delle ipotetiche spese straordinarie. Solitamente, la divisione è al 50%. Nel caso in cui non si dovesse riuscire a raggiungere un accordo, sarà il giudice stabilire quale sarà la quota spettante a ciascuno. 

Cosa succede se il padre non riconosce il figlio

Qualora il padre non dovesse riconoscere un figlio, l’altro genitore dovrà anticipare tutte le spese relative al suo mantenimento

A sua volta, avrà la possibilità di avviare un’azione:

  1. per il riconoscimento giudiziale da parte del padre: il rifiuto senza giustificazione a fare il test del DNA rappresenterà una tacita ammissione di paternità;
  2. necessaria a ottenere il rimborso delle spese che sono state sostenute per il figlio. 

Quando il figlio diventerà maggiorenne avrà, a sua volta, il diritto di agire contro il padre naturale per avergli procurato il danno di non aver avuto una figura paterna, il quale viene riconosciuto dalla legge come danno non patrimoniale

Cos’è la dichiarazione giudiziale di paternità

Nel momento in cui un figlio nasce al di fuori del matrimonio, sarà necessario procedere con un atto di riconoscimento da parte dei genitori nei suoi confronti. 

Tale riconoscimento potrà avvenire:

  • con una dichiarazione scritta da apporre sull’atto di nascita;
  • recandosi al Comune, davanti all’ufficiale dello stato civile, dopo la nascita o il concepimento;
  • tramite un atto pubblico o un testamento

In assenza di tali forme di riconoscimento spontaneo, la maternità e la paternità saranno accertate in modo giudiziale, ovvero chiedendo al Tribunale di dichiarare il rapporto di filiazione

La dichiarazione giudiziale di maternità o paternità potrà essere richiesta da:

  1. il figlio o dai suoi eredi, nel caso in cui quest’ultimo dovesse morire prima di aver intrapreso l’azione giudiziale;
  2. il genitore che esercita la responsabilità genitoriale;
  3. il tutore, il quale dovrà essere autorizzato dal giudice. 

Questo procedimento, nel quale la prova è rappresentata dall’esame del DNA, si conclude con una sentenza che dichiara il rapporto di filiazione e produce gli effetti del riconoscimento. 

Conseguenze della dichiarazione di paternità 

In seguito alla sentenza attestante la filiazione, il giudice può emanare i provvedimenti che riterrà più utili non solo per quel che riguarda il mantenimento del figlio, ma anche in merito a:

  • l’affidamento;
  • l’istruzione e l’educazione;
  • la tutela dei suoi interessi patrimoniali. 

Chi ha sostenuto le spese per il mantenimento del figlio fin dalla sua nascita, avrà il diritto di richiedere il rimborso rivolgendosi al Tribunale competente. La domanda dovrà essere accompagnata dalle prove delle spese effettuate. 

Il genitore che non rispetta l’obbligo di mantenimento del figlio commette un reato in quanto viola gli obblighi di assistenza familiare imposti dalla legge. Il Codice penale prevede, in tale ipotesi, la reclusione fino a un anno o una multa che va da un minimo di 103 a un massimo di 1.032 euro

Mantenimento figlio non riconosciuto – Domande frequenti

Che succede se non riconosco un figlio?


La madre ha il diritto di intraprendere una causa di accertamento della paternità naturale, per mezzo della dichiarazione giudiziale di paternità.

Che vuol dire figlio illegittimo?

La differenza tra figli legittimi e illegittimi (ovvero nati fuori dal matrimonio) non esiste più in quanto i figli sono stati equiparati dal punto di vista giuridico.

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Redazione deQuo
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