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Fideiussione bancaria: significato e quanto costa

Cos'è la fideiussione bancaria, definizione del Codice Civile, tempi e costi.

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Redazione deQuo
14 Settembre 2020
fideiussiona bancaria

Cos’è la fideiussione bancaria

La fideiussione bancaria è un contratto giuridico attraverso il quale un soggetto, detto fideiussore, contrae l’obbligo nei confronti del creditore di soddisfare in via accessoria un’obbligazione assunta da un soggetto terzo, ovvero il debitore

Per esempio, la fideiussione può avvenire nel caso di un mutuo contratto per l’acquisto di una casa o per pagare l’affitto, laddove il fideiussore si impegna a rimborsare il prestito del debitore, facendogli da garante nel caso in cui quest’ultimo dovesse risultare inadempiente. 

In questa guida analizzeremo il significato di fideiussione nel Codice Civile e quali sono le sue caratteristiche in termini di funzionamento, requisiti, tempi e costi. 

Definizione nel Codice Civile

La fideiussione trova disciplina nell’articolo 1936 del Codice Civile, il quale stabilisce che “È fideiussore colui che, obbligandosi personalmente verso il creditore, garantisce (promessa unilaterale) l’adempimento di un’obbligazione altrui. La fideiussione è efficace anche se il debitore non ne ha conoscenza”. 

Sono dunque tre i soggetti coinvolti in questa forma di contratto giuridico:

  1. il fideiussore, ovvero il garante, che nel caso della fideiussione bancaria coincide con l’istituto di credito (o con più istituti);
  2. il debitore;
  3. il creditore

Il contratto di fideiussione è a forma libera e ha carattere accessorio, nella misura in cui esiste solo in relazione all’esistenza dell’obbligazione garantita: di conseguenza, il suo valore non potrà mai essere superiore rispetto a quello del debito

fideiussiona bancaria

La cofideiussione

La cofideiussione, disciplinata dall’articolo 1946 del Codice Civile, rappresenta la possibilità da parte di più soggetti di poter fare da garante a uno stesso debitore. In questa ipotesi, ogni fideiussore sarà obbligato a garantire per la cifra totale del debito, a meno che non venga stabilita in anticipo la divisione. 

Qualora si decidesse di seguire questa strada, il creditore potrà rivalersi sul fideiussore, ma unicamente in merito alla quota pattuita dal processo di divisione. Nel caso in cui il creditore dovesse richiedere l’obbligazione a un solo fideiussore, quest’ultimo potrà far valere il diritto di regresso su tutti gli altri garanti. 

Tipologie di fideiussione

Oltre alla fideiussione bancaria, nel nostro ordinamento civile sono presenti anche altre tipologie, tra le quali rientrano per esempio:

  • la fideiussione omnibus, nella quale il fideiussore si impegna a garantire tutte le obbligazione che il debitore contrarrà nei confronti dell’istituto di credito, anche quelle future;
  • la fideiussione assicurativa;
  • quella per rimborso IVA;
  • quella a garanzia d’affitto, che può essere richiesta nel momento in cui si stipula un contratto di locazione ad uso commerciale o abitativo per la copertura dei canoni di affitto o del deposito cauzionale in caso di inadempimento;
  • la fideiussione per gli stranieri che necessitano del permesso di soggiorno breve, che ha durata massima di 90 giorni.

Fideiussione solidale o con beneficio di escussione

Abbiamo detto che nella fideiussione bancaria l’istituto di credito diventa il garante del soggetto che fa ricorso a questa forma di tutela, la quale può essere di due tipi: solidale o con beneficio di escussione

Nella fideiussione solidale la banca farà da garante per l’intera somma del debito contratto dal cliente: è fissata una cifra oltre la quale i fideiussori non hanno alcun obbligo di agire. Il contratto può prevedere anche la presenza di più istituti di credito che facciano da garanti per lo stesso debito: in caso di mancato pagamento del debito, saranno le banche a occuparsi della sua assoluzione

L’opzione del beneficio di escussione, invece, prevede che il fideiussore debba pagare solo l’importo residuo, ma unicamente quando si verificherà l’escussione del debito principale. Nell’ipotesi di mancato pagamento, il creditore dovrà prima rivolgersi al debitore e, solo in seconda battuta, alla banca

Tempi e requisiti

La fideiussione bancaria è valida sia per le persone fisiche sia per le persone giuridiche: i tempi per riuscire a ottenere una garanzia da parte di una banca variano dalle 2 alle 3 settimane. La fideiussione bancaria non prevede un limite massimo di credito, ma nel momento in cui riceve la richiesta, l’istituto di credito può prendersi del tempo per valutare la tipologia di cliente che ha di fronte. 

Nel caso di persona fisica, saranno quindi richiesti i seguenti documenti:

  • carta d’identità e codice fiscale;
  • ultime due buste paga;
  • visura camerale;
  • modello unico, 730 o CUD;
  • recapiti telefonici.

Nel caso di richiesta da parte di una persona giuridica, sarà necessario presentare:

  • il documento d’identità e il codice fiscale dell’Amministratore dell’azienda;
  • gli ultimi due bilanci aziendali;
  • la situazione contabile corrente;
  • l’iscrizione alla Camera di Commercio;
  • lo stato patrimoniale;
  • il modello unico.
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Costo

Nel momento in cui un debitore si rivolge a una banca per stipulare un contratto di fideiussione bancaria, quest’ultima potrà richiedere il rilascio di un deposito cauzionale. Una volta firmato il contratto, viene inviata subito una comunicazione alla Centrale di Rischio, per evitare che nel frattempo il debitore si rivolga ad altri istituti di credito per richiedere ulteriori finanziamenti. 

Quanto costa una fideiussione bancaria? Oltre al deposito cauzionale, ci sono alcuni oneri che bisogna tenere in considerazione, il cui valore è più alto in relazione alla cifra e alla durata del prestito. 

Si tratta:

  1. di una commissione dell’1% della cifra totale;
  2. un premio calcolato su base trimestrale, con tassi di interesse variabili tra lo 0,75% e il 3%

I costi saranno quasi sicuramente più elevati rispetto a quelli di una fideiussione assicurativa o finanziaria, ma la sicurezza dell’investimento è maggiore. 

Estinzione

In quali casi la fideiussione può essere estinta? Come sarà facile intuire, si tratta dell’ipotesi in cui il creditore si rivolga al debitore e quest’ultimo paghi per intero il suo debito. Dunque il contratto di fideiussione si considera estinto quando viene meno l’obbligazione principale. 

Ai sensi dell’articolo 1955 c.c., la fideiussione si può estinguere anche nell’ipotesi in cui il creditore agisca in malafede, per esempio prestando dei soldi al debitore all’insaputa del fideiussore. 

Il fideiussore che ha invece pagato il debito contratto dal suo cliente:

  • potrà esercitare il suo diritto di regresso e ottenere il risarcimento della cifra concordata con il debitore, comprensiva degli interessi e delle spese di gestione;
  • notificare il pagamento al debitore: in mancanza di tale comunicazione, il debitore non sarà obbligato a versare gli oneri previsti al fideiussore. 

Fideiussione bancaria – Domande frequenti

Cosa chiede la banca per una fideiussione?

In caso di fideussione bancaria è in genere previsto un deposito cauzionale e una serie di documenti per verificare l’affidabilità del debitore: ecco quali sono.

Cosa comporta firmare una fideiussione?

La fideiussione è un contratto attraverso il quale un soggetto terzo si impegna a pagare per conto di un debitore in caso in cui quest’ultimo dovesse essere inadepiente.

Chi può fare una fideiussione?

La fideiussione può essere richiesta sia dalle persone fisiche sia dalle persone giuridiche.

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