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Decreto Rilancio, cosa prevede: il testo definitivo in sintesi

Tutte le misure economiche del decreto Rilancio: ecco come saranno utilizzati i 55 miliardi di euro stanziati dal Governo.

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Redazione deQuo
14 Maggio 2020
cos'è il decreto rilancio

Presentato ufficialmente mercoledì 13 maggio dal premier Giuseppe Conte, il decreto Rilancio è il nuovo documento che stabilisce le misure economiche che saranno utilizzate per rilanciare l’economia del nostro Paese e che corrispondono a ben 55 miliardi di euro.

Il decreto è costituito da 256 articoli e 464 pagine: alcuni dei punti presenti al suo interno sono un aggiornamento di quelli che erano già presenti nel decreto Cura Italia, molte altre rappresentano invece delle novità.

Il Governo ha cercato di sostenere tutti i settori toccati dalla crisi e tutti i professionisti nel difficile cammino che dovrebbe condurre alla ripresa totale del nostro Paese: ecco qual è il contenuto del decreto, in sintesi, e quali sono i bonus che saranno introdotti in seguito alla pubblicazione del documento in Gazzetta Ufficiale.

Le misure a sostegno dei lavoratori

Tra le misure a sostegno dei lavoratori, è stata confermato il bonus spettante ai titolari di partita IVA, che sarà rinnovato a 600 euro. Coloro i quali dimostrino di aver subito perdite superiori al 33% del fatturato relativo allo stesso periodo nel 2019, riceveranno un secondo bonus di 1.000 euro.

La cassa integrazione è stata prorogata per altre 5 settimane: non sarà più valida per il periodo compreso fra il 23 febbraio e il 31 agosto 2020, ma sarà prolungata dal 1° settembre fino al 31 ottobre 2020.

decreto rilancio misure

A essere prorogate sono state anche la NASPI e la DIS-COLL: chi ha l’indennità scaduta nel periodo compreso fra il 1° marzo e il 30 aprile 2020 avrà diritto a una proroga di 2 mesi. Per quanto riguarda i licenziamenti, sono stati bloccati per un periodo totale di 5 mesi.

I giorni di permesso previsti dalla Legge 104 sono stati aumentati a 12: queste giornate in più potranno essere svolte nel periodo compreso fra il 1° maggio e il 30 giugno 2020.

Il bonus colf e badanti

Sarà introdotto un bonus pari a 500 euro riservato ai lavoratori domestici relativo ai mesi di aprile e maggio 2020: colf e badanti sono una delle categorie di lavoratori che sono state più duramente colpiti dal lockdown e dal distanziamento sociale.

Il bonus potrà essere erogato a patto che non si sia conviventi con il datore di lavoro e che si possedesse un contratto attivo al 23 febbraio 2020, nel quale è stato previsto lo svolgimento di 10 ore lavorative a settimana.

Cos’è il reddito di emergenza

Si tratta di un sussidio economico destinato alle famiglie che hanno un ISEE inferiore a 15.000 euro e che avrà durata di due mesi. L’importo dell’indennità varia da un minimo di 400 euro a un massimo di 800 euro:

  • il valore massimo per poter accedere al bonus è stato fissato a 10.000 euro;
  • tale valore viene incrementato di 5.000 euro per ogni componente del nucleo familiare che non sia il richiedente, fino a una cifra massima di 20.000 euro.

Per ricevere il reddito di emergenza, dovrà essere inviata una domanda apposita.

La regolarizzazione del permesso di soggiorno temporaneo per i lavoratori stranieri

La misura è contenuta nell’articolo 110, intitolato “Emersione di rapporti di lavoro” e permetterà ai datori di lavoro di sottoscrivere un contratto di lavoro con i cittadini stranieri che si trovano già sul territorio nazionale in modo tale che questi ultimi non lavorino con un rapporto che non sia regolare.

Ai cittadini stranieri con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019, è stata concessa la possibilità di richiederne uno temporaneo e di utilizzarlo per cercare un posto di lavoro.

Le misure a sostegno delle famiglie

Gli incentivi più importanti a sostegno delle famiglie saranno:

  • il bonus baby sitter, che passerà dai 600 euro del decreto precedente a 1.200 euro in presenza di figli di età inferiore ai 12 anni oppure sempre nel caso in cui si avesse un figlio disabile. In alternativa, tale bonus potrà essere utilizzato per pagare centri estivi per i propri figli;
  • il congedo parentale retribuito al 50% è stato prorogato per i genitori con figli di età inferiore a 12 anni, fino al 31 luglio e per un periodo massimo di 30 giorni, frazionati o continuativi;
  • lo smart working è stato trasformato in un diritto per i lavoratori del settore privato che hanno uno o più figli di età inferiore ai 14 anni, anche in assenza di accordi individuali, ma “a condizione che nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa o che non vi sia genitore non lavoratore”.

Sarà poi previsto un ecobonus con detrazioni pari al 110% sui lavori di manutenzione e riqualificazione energetica che saranno svolti fra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2021.

Il sostegno alle imprese

Nel decreto sono stati previsti i contributi a fondo perduto a sostegno di tutti i titolari di un’attività di impresa, di lavoro autonomo o di reddito agrario, in partita IVA. È stata inoltre introdotta l’abolizione dell’IRAP – in relazione al saldo del 2019 e al primo acconto del 2020 – per le aziende che abbiano fatturato meno di 250 milioni di euro nel 2019.

L’articolo 131 del decreto ha sancito la proroga dei termini di ripresa della riscossione dei versamenti sospesi, che ha previsto lo spostamento al 16 settembre 2020 delle seguenti scadenze fiscali:

  • IVA;
  • ritenute d’acconto;
  • contributi previdenziali;
  • contributi INAIL;
  • atti di accertamento,
  • cartelle esattoriali e avvisi bonari;
  • rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio.

Per i mesi di maggio, giugno e luglio 2020 è prevista una riduzione delle bollette dell’energia elettrica destinata alle imprese. È stato poi previsto il rimborso delle spese dell’affitto tramite credito d’imposta al 60% per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo, affitto d’azienda e cessione del credito.

cos'è il decreto rilancio

Tale rimborso è destinato alle imprese che hanno fatturato meno di 5 milioni di euro nel periodo di imposta precedente, anche nel caso degli autonomi. Non ci sono vincoli, invece, per quel che riguarda le strutture turistico-ricettive.

Tra le misure presenti nel decreto Rilancio, ci sono anche:

  1. lo sblocco dei debiti della Pubblica Amministrazione, per un totale di 12 miliardi di euro;
  2. la sospensione della TOSAP, ovvero la tassa per l’occupazione del suolo pubblico, per bar e ristoranti;
  3. ulteriori sconti per chi decide di investire sulle aziende in crisi.

Gli aiuti statali agli stipendi

Sono state previste anche delle sovvenzioni per le aziende da utilizzare per il pagamento degli stipendi dei dipendenti, che saranno elargiti per un periodo massimo di 12 mesi a partire dalla presentazione della domanda.

L’obiettivo sarà quello di vietare i licenziamenti nei prossimi mesi. Si potrà avere accesso a tale bonus, che potrà arrivare fino all’80% dello stipendio lordo, a condizione che si continui a lavorare in modo continuativo.

Cos’è il bonus sanificazione

Nell’articolo 128-bis del decreto è stato riconosciuto un credito di imposta pari al 60% delle spese sostenute nel 2020, fino a un massimo di 80.000 euro, relative agli interventi necessari a far rispettare le norme igienico-sanitarie e le misure di contenimento contro la diffusione del coronavirus.

Vi rientrano, per esempio:

  • il rifacimento di spogliatoi e mense;
  • la realizzazione di spazi medici, ingressi e spazi comuni;
  • l’acquisto di arredi di sicurezza;
  • gli investimenti in attività innovative, come quelli legati all’acquisto di strumenti e tecnologie necessari per lavorare in sicurezza;
  • l’acquisto di apparecchiature per il controllo della temperatura di dipendenti e utenti.

Il sostegno al settore turistico

Un altro settore che ha visto azzerare il suo fatturato a causa della crisi è quello del turismo. Le misure presenti nel decreto che ne dovrebbero favorire il rilancio sono:

  • un bonus di 1.000 euro per il mese di maggio riservato ai lavoratori stagionali il cui rapporto di lavoro è cessato in modo involontario fra il 1° gennaio e il 17 marzo 2020;
  • un fondo di 50 milioni di euro per il settore del turismo;
  • il bonus vacanze, chiamato tax credit, consistente in 500 euro che potranno essere utilizzati dalle famiglie che hanno un ISEE inferiore a 40.000 euro durante le loro vacanze nelle strutture ricettive italiane;
  • la sospensione della prima rata dell’IMU, sia la quota Stato sia la quota comune, per alberghi e strutture ricettive.

Le agevolazioni sui trasporti

Il decreto Rilancio ha previsto anche un fondo di 120 milioni di euro che saranno elargiti tramite bonus da 500 euro da utilizzare per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici e altri mezzi di mobilità sostenibile, al fine di limitare l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Il buono potrà essere richiesto soltanto dai cittadini dei Comuni con più di 50 mila abitanti, non potrà superare il 60% della spesa sostenuta per l’acquisto e potrà essere sfruttato fino al 31 dicembre 2020.

Infine, tra le misure di tutela per i pendolari di trasporto ferroviario e TPL, è previsto un rimborso relativo ai mesi in cui non si è usufruito dell’abbonamento ai mezzi pubblici a causa del lockdown.

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