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Decreto 15 marzo 2021: le regole in vigore fino a Pasqua

Quali sono i cambiamenti introdotti dal decreto 15 marzo 2021, che resterà in vigore fino al 6 aprile 2021. Tutte le novità su spostamenti, zone e deroghe previste nel weekend di Pasqua e Pasquetta.

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Redazione deQuo
13 Marzo 2021
Decreto 15 marzo
  • Il 12 marzo 2021 è stato approvato un nuovo decreto Covid, le cui regole saranno in vigore dal 15 marzo al 6 aprile 2021
  • Il primo cambiamento sarà relativo ai colori delle regioni: a partire dal 15 marzo le regioni gialle diventeranno arancioni
  • Saranno invece rosse Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento.
  • L’unica eccezione resta la Sardegna, la quale resterà in zona bianca
  • Vediamo di seguito quali saranno tutte le regole da rispettare nelle prossime settimane. 

Le nuove zone

Dal 15 marzo al 6 aprile 2021 non ci sarà nessuna Regione in colore giallo. Le misure inserite nel nuovo decreto prevedono che:

  • tutta Italia diventerà zona rossa dal 3 al 5 aprile 2021: nel weekend di Pasqua e Pasquetta sarà comunque possibile fare visita ad amici e parenti una volta al giorno, a patto che si trovino nella stessa Regione e nel rispetto degli orari del coprifuoco nazionale (in vigore tra le 22 e le 5);
  • il rosso scatta in automatico una volta superati i 250 casi ogni 100.000 abitanti.

Gli spostamenti in zona rossa dovranno essere motivati: si dovrà pertanto portare con sé la relativa autocertificazione

Decreto 15 marzo

Le visite

A proposito delle visite ad amici e parenti, saranno sempre vietate in zona rossa (tranne che nei giorni compresi tra il 3 e il 5 aprile), mentre gli spostamenti saranno consentiti in zona arancione. 

Di base, ci si potrà muovere una sola volta al giorno, tra le ore 5 e le ore 22. Si dovrà rispettare il limite massimo di 2 persone, più eventuali minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti, con le quali si conviva.

Resta in vigore la regola, per i piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, di potersi spostare nel raggio di 30 km dal confine del proprio Comune, anche in una Regione differente, con il divieto di potersi recare nel capoluogo di Provincia. 

Aperture e chiusure

Le regole relative a bar, ristoranti e attività commerciali restano le stesse in vigore finora, ovvero:

  1. bar e ristoranti restano chiusi sia in zona arancione, sia in zona rossa;
  2. potranno lavorare soltanto in modalità di asporto, fino alle 22 (o 18 nel caso dei bar) e con la consegna a domicilio, senza limiti di orario. 

I negozi al dettaglio sono chiusi in zona rossa, mentre sia in zona rossa sia in zona arancione resta in vigore la chiusura delle attività commerciali collocate all’interno dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi

Attività sportiva e motoria

Nonostante in tutte le regioni rosse e arancioni palestre e piscine siano chiuse, sarà possibile svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva, in forma individuale, all’aperto. 

In zona arancione, ci si potrà recare presso i centri e i circoli sportivi del proprio Comune per svolgere attività sportiva di base all’aperto. Non si potranno utilizzare gli spogliatoi e gli sport di contatto resteranno sospesi

Sarà possibile andare in un altro Comune per svolgere un’attività sportiva che preveda uno spostamento, come può essere, per esempio, la corsa o la bicicletta. Tale spostamento deve essere unicamente funzionale all’attività sportiva stessa e la destinazione finale deve essere il Comune di partenza. 

Decreto 15 marzo

Congedi parentali

Il decreto del 15 marzo ha previsto anche l’erogazione di un bonus baby sitter del valore massimo di 100 euro a settimana, alternativo al congedo parentale, per:

  • i lavoratori autonomi;
  • i sanitari;
  • le forze dell’ordine.

A chi lavora in smart working e ha figli in didattica a distanza o in quarantena sarà garantito l’accesso ai congedi parentali straordinari

Chiarimenti sugli spostamenti

In seguito all’approvazione del decreto 15 marzo, il Governo ha anche realizzato un’apposita sezione FAQ nella quale sono stati raccolti i chiarimenti sui dubbi più frequenti.

In particolare, è stato chiarito che:

  • sarà sempre possibile il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione, quindi anche nelle seconde case che si trovino dentro o fuori Regione, nelle quali non dovranno essere presenti persone che non appartengono al nucleo familiare convivente;
  • sarà possibile spostarsi per andare dal proprio partner o coniuge nel caso in cui per motivi di lavoro si viva in un luogo diverso, ma ci si ritrovi nella stessa abitazione con regolare frequenza e periodicità.

I genitori separati e divorziati, infine, potranno raggiungere i figli che vivono con l’altro genitore, anche se in un Comune o una Regione diversa dalla propria, a patto che scelgano “il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario, nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori”.

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