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Corruzione e concussione: quali sono le differenze?

Cosa sono i reati di corruzione e concussione, qual è la loro differenza e le pene previste. C'è differenza tra corruzione propria e impropria? E cos'è il reato di peculato?

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Redazione deQuo
09 Gennaio 2020
corruzione concussione differenze

Corruzione e concussione sono due reati differenti contro la Pubblica Amministrazione, contenuti all’interno del Codice Penale. Nonostante i due termini vengano spesso confusi tra loro, le differenze tra i due reati sono palesi sia in relazione alla dinamica con la quale si svolgono sia in relazione alle sanzioni penali previste.

Sia la corruzione sia la concussione sono delitti commessi da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio nei confronti della Pubblica Amministrazione, così come lo è il reato di peculato. Quando si parla allora di reato di corruzione e quando invece la parola esatta da utilizzare è concussione?

Analizziamo quali sono le differenze tra corruzione e concussione in base alla normativa vigente in Italia, con un focus sulle varie tipologie di reato la cui disciplina di riferimento è contenuta nel libro secondo del Codice Penale, in cui gli articoli che si occupano dei delitti contro la Pubblica Amministrazione vanno dal 314 al 360.

Corruzione: significato

Il reato di corruzione è disciplinato dall’articolo 318 del Codice Penale nel quale si legge che “Il pubblico ufficiale che, per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o ne accetta la promessa è punito con la reclusione da uno a sei anni”.

La corruzione consiste, dunque, in quella situazione nella quale un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio riceve somme di denaro o beni in cambio di servizi che non dovrebbe prestare in relazione ai suoi doveri di ufficio.

Per Legge, la corruzione non è un reato che può essere commesso da chiunque: se ricevo una bustarella per fare un favore a qualcuno, non sto commettendo un reato di corruzione in quanto non occupo una determinata posizione sociale o lavorativa.

Esistono diverse tipologie di reato di corruzione:

  1. la corruzione per atto d’ufficio (articolo 318 del c.p.);
  2. la corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (articolo 319 del c.p.);
  3. la corruzione in atti giudiziari (articolo 319-ter del c.p.);
  4. la corruzione indebita a dare o promettere utilità (articolo 319-quater del c.p.);
  5. la corruzione di una persona incaricata di un pubblico servizio (articolo 320 del c.p.);
  6. l’istigazione alla corruzione (articolo 322 del c.p.).

Leggi anche Cos’è il reato di malversazione

corruzione

Corruzione propria e impropria: differenze

Bisogna inoltre distinguere tra due forme di corruzione, la corruzione propria e quella impropria:

  • la corruzione propria consiste nel pagare un funzionario pubblico per commettere un’azione contraria ai suoi doveri. Per Legge, il pubblico ufficiale che accetta denaro o un’altra utilità per omettere o ritardare un atto del suo ufficio o per commettere un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio viene punito con la reclusione da 6 a 10 anni. La stessa pena viene applicata anche al corruttore ed è ridotta di un terzo nel caso in cui la persona che si lascia corrompere sia un incaricato di un pubblico servizio e non un pubblico ufficiale;
  • la corruzione impropria, invece, consiste nella situazione in cui un pubblico ufficiale riceve del denaro o favori di altro tipo per continuare a svolgere il proprio lavoro. Viene considerata una forma meno grave di corruzione, punita con la reclusione da uno a sei anni. La stessa pena viene applicata anche al corruttore ed è ridotta di un terzo nel caso in cui la persona che si lascia corrompere sia un incaricato di un pubblico servizio e non un pubblico ufficiale. Un esempio di corruzione impropria potrebbe essere rappresentato dall’offrire del denaro a un finanziere che deve controllare l’azienda di un competitor, con la richiesta che svolga il proprio lavoro in modo super fiscale.

Concussione: significato

Il reato di concussione è disciplinato dall’articolo 317 del Codice Penale, nel quale si legge che “Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.

La concussione è un reato di maggiore gravità rispetto alla corruzione: alla reclusione viene aggiunta anche la pena accessoria del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, che ha durata non inferiore a un anno e non superiore a cinque.

Anche la concussione non è un reato che può essere commesso da chiunque, ma rientra nella categoria di “reato proprio”, ovvero quello che può essere commesso soltanto da una determinata categoria di soggetti.

Di conseguenza, il concussore è una persona che riveste la funzione di pubblico ufficiale oppure un incaricato di un pubblico servizio. La concussione non avviene tra privati, ma in funzione del ruolo svolto.

Concussione: come avviene

La concussione può essere applicata in due modi differenti:

  1. la concussione può essere per costrizione: si verifica quando un pubblico ufficiale abusa dei suoi poteri obbligando qualcuno a compiere una determinata azione. È il caso di un sindaco che raccomandi un parente per fargli ottenere una posizione lavorativa. La concussione per costrizione si basa sulla coercizione psichica e sulla manipolazione della vittima;
  2. la concussione può essere anche per induzione: consiste nella situazione in cui un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio abusi della sua posizione inducendo qualcuno a promettere, a lui o a un terzo, denaro o altri beni.

La concussione assomiglia per certi aspetti all’estorsione, solo che viene commessa da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio. A tal proposito, ecco qual è la definizione delle due figure alle quali si applicano i reati di corruzione e concussione sulla base di quanto contenuto nel Codice Penale

concussione

La figura dal pubblico ufficiale e dell’incaricato di pubblico ufficio nel Codice Penale

In base all’articolo 357 del Codice Penalesono pubblici ufficiali coloro i quali esercitano una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa. Agli stessi effetti è pubblica la funzione amministrativa disciplinata da norme di diritto pubblico e da atti autoritativi, e caratterizzata dalla formazione e dalla manifestazione della volontà della pubblica amministrazione o dal suo svolgersi per mezzo di poteri autoritativi o certificativi”.

È il caso, per esempio, di ufficiali giudiziari, consulenti tecnici, membri delle Forze Armate, il sindaco, gli ispettori e gli ufficiali sanitari.

In base all’articolo 358 del Codice Penalesono incaricati di un pubblico servizio coloro i quali, a qualunque titolo, prestano un pubblico servizio. Per pubblico servizio deve intendersi un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di questa ultima, e con esclusione dello svolgimento di semplici mansioni di ordine e della prestazione di opera meramente materiale”.

Ne sono un esempio gli impiegati di enti pubblici, i farmacisti, i portalettere, i conduttori di trasmissioni televisive.

Corruzione e concussione: quali sono le differenze?

Adesso che abbiamo delineato il quadro completo possiamo passare alla differenza esistente tra le due tipologie di reato: la corruzione e la concussione sono entrambi reati commessi dai pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione.

La differenza consiste nel fatto che:

  1. nel reato di corruzione il pubblico ufficiale riceve del denaro al fine di omettere o ritardare lo svolgimento dei suoi doveri di ufficio o per commettere un atto contrario ai suoi doveri;
  2. la concussione consiste invece nel costringere un terzo soggetto, abusando della propria posizione, a fare qualcosa o a dare denaro o altri vantaggi al concussore o a soggetti terzi.

Nella corruzione vi è in pratica un accordo, nella concussione interviene un elemento di costrizione e manipolazione di un altro soggetto. Nel reato di corruzione il colpevole non è solo chi corrompe, ma anche chi si lascia corrompere.

Corruzione e concussione: differenza con il reato di peculato

Un’altra tipologia di reato commessa da pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione con la quale si tende spesso a fare confusione è quello del peculato. Il reato di peculato è disciplinato dall’articolo 314 del Codice Penale che stabilisce quanto segue:

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro o di altra cosa mobile altrui, se ne appropria, è punito con la reclusione da quattro anni a dieci anni e sei mesi”.

La pena prevista per il reato di peculato può essere ridotta da sei mesi a tre anni nel caso in cui chi ha commesso il delitto restituisca quanto aveva sottratto indebitamente.

Corruzione e concussione – Domande frequenti

Qual è la differenza tra concussione e abuso d’ufficio?

L’abuso di ufficio è un reato commesso da un pubblico ufficiale che potrebbe essere confuso facilmente con la concussione. In realtà, mentre la concussione è un reato che comporta la costrizione di un altro soggetto, nell’abuso di ufficio il pubblico ufficiale può violare la legge al solo scopo di trarne un vantaggio personale, senza che vi debba essere necessariamente una vittima.

Qual è la differenza tra corruzione e concussione?

Corruzione e concussione sono due reati propri, ovvero che possono essere commessi soltanto da un pubblico ufficiale o da un incaricato di pubblico servizio ai danni della pubblica amministrazione. La differenza fondamentale consiste nel fatto che nella corruzione c’è un accordo fra due parti: qualcuno riceve denaro da qualcun altro per non svolgere il suo dovere o commettere un atto contrario al suo dovere d’ufficio. I colpevoli del reato di corruzione sono sia il corruttore sia il soggetto che viene corrotto, perché entrambi ricevono un beneficio. Nella concussione, invece, il pubblico ufficiale abusa della sua posizione e dei suoi poteri e costringe un terzo soggetto a commettere un determinato atto, dal quale otterrà un vantaggio.

Cos’è il peculato?

Il peculato è un reato proprio che consiste nella situazione in cui un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio si appropri in modo illecito di denaro, beni o beni mobili altrui. Il peculato può essere d’uso, vuoto cassa o mediante profitto di errore altrui.

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