Importo Assegno sociale 2023 INPS: requisiti, aumento importo, maggiorazione, età
Quali sono i requisiti di età e di cittadinanza, e i limiti di reddito per avere accesso all’assegno sociale? Qual è l’importo che spetta e a quanto ammonta dopo i 70 anni? Scopri le ultime novità 2023, per esempio quelle relative alla rivalutazione dell'importo.
L’assegno sociale è una prestazione in vigore dal 1996, anno in cui ha sostituito la pensione sociale, e consiste in un contributo di assistenza economica erogato dall’INPS.
Si tratta di una prestazione di tipo assistenziale che, a differenza delle prestazioni previdenziali, non dipende dai contributi che sono stati versati, ma dalla situazione di svantaggio economico nella quale ci si trova.
Quali sono i requisiti da rispettare, i termini di età e di reddito per poter avere accesso all’assegno sociale? Ecco cosa sapere sugli importi e le maggiorazioni 2023 e qual è la procedura da seguire per fare domanda all’INPS.
Assegno sociale 2023: a chi spetta
Per richiedere e poter accedere all’assegno sociale INPS, è necessario:
- aver compiuto i 67 anni di età (parametro unico, valido sia per le donne sia per gli uomini);
- versare in una condizione di bisogno economico;
- risiedere effettivamente in Italia: il beneficio termina dopo 29 giorni di residenza in un Paese estero;
- avere la residenza effettiva e continuativa, in Italia, per un minimo di 10 anni;
- non superare 6.085,30 euro annuali di reddito personale e 12.170,60 euro annuali di reddito complessivo con il coniuge.
L’assegno sociale 2023 è, inoltre, rivolto:
- ai cittadini italiani;
- ai cittadini comunitari;
- ai soggetti titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
- agli stranieri extracomunitari in possesso di un permesso di soggiorno CE per soggiorni di lungo periodo.
Assegno sociale INPS 2023: limiti di reddito ISEE
Chi ha un reddito personale pari a zero, avrà diritto all’importo pieno dell’assegno sociale.
I limiti di reddito da possedere per ricevere l’assegno sociale vengono modificati di anno in anno. Come già accennato, per il 2022 non si dovranno superare:
- i 6.542,38 euro in riferimento ai redditi personali;
- i 13.084,76 euro per i richiedenti coniugati.
Vediamo di seguito quali sono i redditi da dichiarare e quelli da non dichiarare per determinare il limite reddituale di accesso al beneficio.
Redditi da dichiarare
Per poter accedere all’assegno sociale, i cittadini interessati devono dimostrare di essere in possesso dei requisiti di reddito fissati per legge. Quindi, per aver diritto alla pensione INPS senza contributi, il richiedente e il coniuge devono dichiarare:
- tutti i redditi assoggettabili all’IRPEF, al netto fiscale e contributivo;
- i redditi esenti da imposta;
- i redditi con ritenuta alla fonte a titolo di imposta (sono incluse qui anche le vincite di concorsi a premi corrisposte dallo Stato);
- tutti i redditi soggetti a un’imposta sostitutiva, come gli interessi bancari e postali, titoli di stato e obbligazioni;
- i redditi derivanti da terreni e fabbricati;
- pensioni di guerra;
- rendite vitalizie dall’INAIL;
- pensioni dirette erogate dagli stati esteri;
- pensioni e assegni corrisposti a invalidi civili, ciechi civili e sordi;
- assegni alimentari.
Redditi esclusi
Tra i redditi che non devono essere inclusi nel calcolo della soglia di reddito da non superare, ci sono:
- il TFR e qualsiasi altra tipologia di indennità di fine servizio, come l’indennità di buonuscita o quella di anzianità;
- la rendita della casa principale;
- gli arretrati da lavoro dipendente che hanno una tassazione separata;
- gli arretrati per lavoro svolto all’estero;
- l’indennità di accompagnamento per invalidi civili di ogni genere;
- gli assegni per l’assistenza personale continuativa, nei casi di invalidità permanente assoluta, che vengono riconosciuti dall’INAIL.
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Aumento assegno sociale 2023
Nel 2022, l’ammontare dell’assegno sociale era pari 468,10 euro, mentre la maggiorazione 2023 prevede un aumento a 503,26 euro (+5,3%).
L’assegno sociale sarà versato in 13 mensilità – a dicembre si riceverà anche la tredicesima. Non è invece prevista la quattordicesima.
L’assegno sociale spetta per intero ai richiedenti non coniugati e coniugati che non hanno un reddito e ai soggetti coniugati con un reddito familiare inferiore all’ammontare annuo dell’assegno.
Spetta invece in misura ridotta:
- ai non coniugati che hanno un reddito sino a 6.542,38 euro;
- ai coniugati che hanno un reddito sino a 13.084,76 euro.
Calcolo assegno sociale INPS
Calcolare la riduzione dell’assegno sociale è davvero molto semplice: basta sottrarre al reddito massimo di 6.085,30 euro (o di 12.170,60 euro) il reddito effettivo della famiglia e dividere la cifra ottenuta per 13: in questo modo sarà possibile individuare l’importo al quale si ha diritto ogni mese.
Facciamo un esempio: supponiamo che una persona non coniugata abbia un reddito annuo di 2.500 euro. L’importo dell’assegno sociale che si dovrebbe ricevere ogni mese sarà pari a 6.542,38 – 2.500 euro / 13 mensilità, ovvero 310,95 euro al mese.
Allo stesso modo, supponiamo che una persona coniugata abbia un reddito pari a 7.500 euro all’anno: l’importo del suo assegno sociale sarà pari a 13.084,76 – 7.500 euro / 13 mensilità, ovvero 429,60 euro al mese.
Assegno sociale: importo a 70 anni
Quanto è l’assegno sociale a 70 anni? L’assegno sociale può subire:
- una maggiorazione di 12,92 euro al mese per i soggetti con un’età compresa tra i 67 e i 70 anni che abbiano un reddito inferiore a 6.151,60 euro, oppure a 12.854,11 euro, se coniugati;
- un incremento al milione una volta superati i 70 anni: sono previsti 191,74 euro in più per i pensionati over 70 il cui reddito non superi gli 8.476,26 euro, o i 14.459,80 euro, per i coniugati.
Anche in questo caso, si avrà diritto a ricevere l’assegno sociale pieno solo se si privi di reddito, altrimenti l’assegno sarà comunque erogato in forma maggiorata, ma nella misura ridotta.
La maggiorazione non arriva in modo automatico nel momento in cui si raggiungono i 70 anni di età, ma deve essere presentata una nuova domanda nella quale si dovrà dichiarare:
- l’età;
- i propri redditi.
Esistono poi altre particolarità relative all’assegno sociale che riguardano le pensioni di invalidità e la pensione di reversibilità: ecco cosa succede nel momento in cui si compiono 67 anni.
Assegno sociale e pensione di reversibilità
Una volta raggiunti i 67 anni di età, si ha diritto a ricevere l’assegno sociale anche nei casi in cui si riceva la pensione di reversibilità del coniuge deceduto, qualora l’importo sia molto basso, ovvero non superiore ai 6.542,38 euro all’anno.
Viceversa, se si stesse percependo l’assegno sociale e il proprio coniuge dovesse morire, si potrebbe fare domanda all’INPS per ricevere la pensione di reversibilità che prevale sull’assegno sociale: nel caso in cui quest’ultima fosse superiore a 6.542,38 euro, si riceverebbe infatti soltanto la pensione di reversibilità.
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Assegno sociale: domanda e documenti necessari
Dopo aver verificato di essere in possesso dei requisiti di età, di reddito e di cittadinanza per avere accesso all’assegno sociale, è possibile fare domanda attraverso:
- il sito dell’INPS, effettuando l’accesso all’area Servizi per il cittadino, tramite l’utilizzo del PIN dispositivo, dello Spid almeno di 2° livello o della carta nazionale dei servizi;
- chiamando il call center dell’INPS, al numero 803.164 da fisso, oppure 06.164.164 da cellulare;
- chiedendo il supporto di un CAF o di altri intermediari dell’INPS.
La domanda dovrà essere accompagnata dai seguenti documenti:
- l’autocertificazione dei dati personali;
- la dichiarazione della situazione reddituale;
- la dichiarazione di responsabilità, relativa ad eventuali ricoveri ospedalieri, con retta a carico dello Stato: in questi casi si avrebbe diritto all’assegno sociale ridotto.
Abbiamo detto, che oltre ai limiti di reddito e al raggiungimento di 67 anni di età, si può avere accesso all’assegno sociale se si è in possesso della residenza in Italia da almeno 10 anni consecutivi.
In merito a questo punto, dovrà essere presentata la dichiarazione ACCAS/PS, la cui funzione è proprio quella di dichiarare di essere residenti in Italia in modo effettivo, ma anche gli eventuali ricoveri gratuiti presso strutture sanitarie, pubbliche o private.
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Tabella pensioni INPS 2023
Pensioni INPS 2023 | Importo |
---|---|
assegno per l’assistenza personale e continuativa per inabilità: | 585,51 euro |
trattamento minimo di pensione lavoratori dipendenti e autonomi | 563,74 euro |
assegni vitalizi | 321,36 euro |
assegno sociale | 503,27 euro |
limite reddituale personale per l’assegno di invalidià e assegno sociale | 17.920,00 euro |
prestazioni per invalidità civile | 313,91 euro invalidi 217,64 euro ciechi parziali 339,48 euro ciechi assoluti |
Di seguito, invece, sarà possibile visionare e scaricare il pdf con gli importi e i limiti di redditi provvisori previsti per il 2023 in base a quanto stabilito dall’INPS.
Assegno sociale – Domande frequenti
L’assegno sociale è una prestazione assistenziale che le persone che si trovano in condizioni di disagio economico ricevono al compimento di 67 anni di età: scopri come funziona.
Il limite di reddito relativo all’assegno sociale varia di anno in anno: ecco qual è quello relativo al 2023.
L’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale a partire dal 1996.